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Sotto il Resegone: Pertus, Passata, Capanna Alpinisti Monzesi, Erve |
Questo giro nasce per andare "a dare un'occhiata" al sentiero tra il pertus e la passata e la discesa da qui fino a Erve passando per la storica Capanna Monza; si parcheggia in zona Calolzio e si comincia a salire sulla monotona asfaltata fino a Carenno e poi verso la frazione di Boccio, da dove inizia finalmente la sterrata che con pendenze regolari e panorami sempre più ampi porta fino alla frazione di Forcella Alta da dove in prossimità del "laghetto" si iniziano a trovare le indicazioni cai per "la passata". Seguendo il sentiero si arriva al ponte degli spagnoli presso il passo del pertus. Da qui è necessario armarsi di pazienza perchè per i prossimi 50 minuti i tratti in bici saranno pochi, infatti la traversata si svela presto per quello che è: uno spezzatino di "brandelli ciclabili" di circa 10 metri quando va bene, spezzate da rocce di tutte le misure e come se non bastasse in continuo saliscendi e con alcuni tratti esposti. L'etimologia di "la passata" probabilmente deriva dal fatto che una volta arrivati qui la voglia di andare in bici potrebbe appunto esservi passata! Non perdete però la speranza perchè dalla passata in poi le cose migliorano decisamente e passando davanti alle vecchie miniere inizia la discesa che porta fino alla Capanna Alpinisti Monzesi sotto le imponenenti bastionate del Resegone. Dal rifugio inizia la discesa che porta fino ad Erve, prestate solo attenzione ai bivi seguendo il sentiero denominato San Carlo. La parte alta pur avendo alcuni passaggi tecnici risulta abbastanza scorrevole mentre nella seconda metà della discesa lo scenario cambia, le pendenze aumentano e i sentieri in terra cedono il posto a continui passaggi su rocce dove per restare in sella un pò di tecnica non guasta certo! Non tutti i passaggi sono comunque ciclabili anche se direi che nel complesso la ciclabilità in discesa supera tranquillamente il 90%. Dopo aver scavalcato diverse volte il torrente che ci accompagna per buona parte della discesa regalandoci la vista di magnifiche pozze, si arriva alla sterrata che in pochi minuti ci porta al paese di Erve.
Da qui si arriva fino alla fine del paese dove all'altezza del municipio si prende a dx dove si ricomincia a salire seguendo le indicazioni per Somasca. Presto la strada cede di nuovo il posto al sentiero che si risale fino ad una croce dalle dimensioni generose che segna l'inizio della discesa verso i resti del castello dell'Innominato manzoniano. Il sentiero non è di certo scorrevole visto che per buona parte risulta coperto di sassi smossi di tutte le dimensioni ma tant'e' dopo tutto quello che abbiamo fatto non fermiamoci adesso e arriviamo fino all'abitato dove percorriamo gli ultimi metri di discesa su asfalto fino a ritornare alla macchina.
Per concludere direi che questo itinerario richiede una discreta dose di pazienza ma sa ripagare per la bellezza dei posti e della discesa se si è amanti dei passaggi trial non impossibili. Per la quota e l'esposizione il periodo consigliato è la primvera o l'autunno prima però che il bosco venga invaso dalle foglie!
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Commenti
gargaroz
14.05.2012 10:21