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MONTE CERASO |
La partenza è fissata nella piccola frazione di Fornisco,Comune di Valle Castellana. Parcheggiata l’auto nella piazzola del paese, si scende alla strada provinciale. La svolta è verso dx in dierzione della S.P. 48 per il Ceppo. Pedalando su asfalto ci si innalza a quota 1000 m circa passando tra le frazioni di Rio di Lame e Pascellata. Incrociata la strada che porta al Ceppo, la seguiamo, attraversiamo l’abitato di Paranesi dopodiché non ci resta che spingere sui pedali per raggiungere il Ceppo. Durante il tragitto, che aggira il Monte della Spillara per poi insinuarsi tra il Monte Ceraso ed il Colle Morlone, si può già ammirare la bellezza dei boschi che ricoprono l’intera zona. Arrivati al piazzale antistante l’albergo Julia è possibile rifornirsi d’acqua. Guardando frontalmente l’albergo, è evidente una strada che sale ripida sulla dx. Lasciamo finalmente il bitume ed iniziamo a salire per il sentiero 300 C.A.I. Sempre a dx si scorge un edificio del Corpo Forestale ed alcune strutture ludiche. Ora però il sentiero si restringe immergendosi nell’oscuro Bosco Solagnone. L’attraversamento risulta agevole in quanto il fondo spesso è battuto dal passaggio dei fuoristrada. A parte qualche strappo in salita si riesce facilmente a raggiungere Monte Ceraso. Usciti dalla boscaglia, tramite una discesa tra le felci, si attraversa una piana erbosa (nella bella stagione piena zeppa di fragoline di bosco). Soffermandosi tra i prati contempliamo alle nostre spalle Pizzo di Moscio. Sulla sx si nota una sterrata che scende sulla provinciale per Valle Castellana. A dx, il sentiero 328 C.A.I., attraversa la Costa Granara e scende all’Ara Martese. Noi proseguiamo diritto. D’estate quando si attraversa la piana in questione occorre fare attenzione ai cani pastori che sorvegliano le greggi di pecore provenienti dalla frazione di Pietralta e dintorni. Per un breve tratto si torna costeggiare il bosco prima di solcare una seconda piana. Ivi giunti possiamo distintamente notare la traccia che sale ripida sul Monte la Morra e dà la possibilità di scendere a Morrice. Noi ci manteniamo invece sul sentiero di dx che passa sotto il Colle di Mezzo. Una volta svoltato a dx, l’ordine categorico è quello di indossare le protezioni ed allacciarsi stretto il casco perché la discesa sul sentiero 321 C.A.I. è un’autentica goduria(se poi viene affrontata dopo una leggera nevicata vi mancheranno le renne e il cappello di Babbo Natale). Dal Colle di Mezzo al Colle della Casetta sino a Colesecco si assapora il brivido di una discesa veloce e ricca di insidie ma non priva di leggere risalite. Il tratto consente anche di gareggiare sportivamente tra bikers vista l’ampiezza della sterrata ma si raccomanda pur sempre prudenza…considerando che potremmo baciarci con qualche fuoristrada proveniente in senso contrario. Occorre inoltre dare uno sguardo al gps dato che si incrociano delle deviazioni create da boscaioli. Lungo la discesa si incontrano un paio di grossi tronchi adagiati a terra dai quali sgorga acqua fresca(qualche persona di buon cuore ha avuto la brillante idea di creare dei punti di bivacco). Dopo il Colle della Casetta ha inizio il tratto più ripido e tecnico del percorso che culmina poco sotto la piazzetta di Fornisco. Soltanto un brevissimo strappo in salita ci separa dal nostro punto d’arrivo. Se per metà questo anello vi costringerà a pedalare su asfalto, per la restante traccia avrete la sicurezza di essere profumatamente ripagati dalla magia del sentiero N.300 e dall’adrenalinico 321 C.A.I.
CINGHIALE – CAPRA 28/12/2010 Fornisco (Valle Castellana)
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Come arrivare al punto di partenza
da Teramo si percorre S.P. 48 direzione Ceppo per prendere poi direzione Valle Castellana
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Commenti
rpapero
12.03.2012 20:27