|
COLLE SAN MARCO |
Punto di partenza è Porta Cartara di Ascoli Piceno. Si prende la strada in salita per Castel Trosino e si svolta alla prima a sx (o in alternativa si taglia per il sentiero C.A.I. in corrispondenza della rotonda servendosi delle scalette). Il Cinghiale pedala solitario in questa magnifico assaggio di primavera, scaldando le zampe per la trasferta umbra che lo attende all’indomani. Salgo su piacevole bitumta a traffico zero passando tra magnifiche residenze affacciate sull’ascolano a sua volta dominato dal Monte dell’Ascensione. Giunto a Palombare, la strada prosegue in piano, poi scende leggermente fino a incrociare la provinciale per Colle San Marco. Svolto a dx e proseguo in salita arrivando alla frazione Piagge. Entro tra i vicoli del piccolo paesino e raggiungo velocemente la chiesa di San Bartolomeo. Mi trovo davanti la scalinata che porta alla chiesa ma mi mantengo sulla dx e proseguo tramite carrareccia. Quest’ultima,aggirando colle San Marco sulla dx, passa dapprima in un bel castagneto, poi scende di poco intercettando la Fonte del Lupo. Il tracciato dallo sterrato passa al pietroso e sale deciso verso il pianoro di San Marco. Occorre mantenersi sempre a sx per la strada che sale ripida, lungo l’ascesa si incrociano diverse varaianti che potrebbero portarvi da tutt’altra parte. Due o tre strappi tostarelli e ci si ritrova sul pianoro. Dopo un escursus tra pineta e zona residenziale, ci prepariamo alla discesa e imbocchiamo il sentiero n. 1 C.A.I. Il single track che aggira ad sx l’impressionante salto di roccia, è veramente divertente quanto rischioso, perciò il Cinghiale raccomanda occhi aperti specie con fondo viscido. Merita assolutamente una visità l’eremo di San Marco. L'eremo di San Marco è un edificio religioso, dedicato a San Marco Evangelista, di proprietà comunale, ereditato dalla famiglia Sgariglia. E’ abbarbicato alla parete rocciosa del Colle San Marco, nei pressi della frazione di Piagge.La costruzione rappresenta un'importante memoria di arte e spiritualità per la città di Ascoli. Visibile da piazza del Popolo, vigila da molti secoli sulla Valle del Tronto, scorgendo l'ampio panorama che giunge fino al mare Adriatico.
Le prime documentazioni dell'eremo risalgono agli inizi del XIII secolo, quando vi si stabilì una comunità di monaci dell'Ordine cistercense. Questi religiosi, seguendo la loro regola e mossi da un ardente desiderio di solitudine, sceglievano i luoghi dove fissare dimora in ambienti difficilmente accessibili, lontani dai centri urbani, tra i boschi delle aspre alture, abitando in grotte naturali o in modesti fabbricati austeri ed essenziali. Orbene, dopo la visita a suddetto importante sito, si può riprendere la divertentissima discesa verso Porta Cartara, fatta di tagli improvvisi sulla S.P., scalini e scalette, veloci single track e passaggi in macchie boschive dove si potrà dare sfogo all’adrelalina che coviamo dentro… Il Cinghiale vi augura buon divertimento…
CINGHIALE 03/03/2012 Porta Cartara (AP)
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Come arrivare al punto di partenza
da Ascoli piceno direzione Roma. uscita Porta Cartara
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
rpapero
05.03.2012 08:44