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PRETORO |
Ieri il Papero ha preferito darsi all’alcool, il Mago è stato richiamato all’ordine dalla moglie…e il povero Cinghiale si ritrova solo soletto ad affrontare un giro piuttosto disumano con l’aggravante meteorologico che non promette nulla di buono. Ma mi si accende una fioca lampadina e contatto quel cinghiale di Mauro Brandodoro che dimora ad un’ora di macchina dalla mia tana. A quest’ultimo gli si stringe il cuore a vedermi condannato ad una delle mie ennesime pazzie in solitaria e così mi invita a fare un’escursioncina ai piedi della Majella….come dire di no? Partiamo dal Porchettaro, un luogo di ritrovo per bikers in partenza per gli innumerevoli sentieri del Parco della Majella. Con me ci sono Mauro e l’immancabile Luca Sbaraglia che ieri sera neanche a farlo apposta ha mangiato fagioli e rape e oggi, nonostante il vento che soffia….si sente!!! Si uniscono altri bikers della zona che vagano tra queste montagne da circa vent’anni e conoscono ogni pietra e cespuglio. Spicca tra loro Nicola il Cinghialone che durante il percorso mi rende edotto delle varie location. Tra un labirinto di sentieri attraversiamo diversi terreni agricoli e puntiamo lo splendido abitato di Pretoro. Giunti al paese attraversiamo la sua parte vecchia dove sono ben visibili le abitazioni incastonate nella roccia e le viuzze che si intersecano continuamente. Pedalando tra antiche botteghe artigiane, percepisco un buon odore di cucina casareccia….evidentemente qualche massaia già sta preparando il pranzo per questo giorno della Befana. Il capo branco imbocca un ascensore che mette a dura prova i miei polmoni ma in poco tempo ci permette di uscire dal paese e prendere la provinciale che porta fino al Rifugio Bruno Pomilio. Ovviamente stanotte è nevicato e di conseguenza non possiamo salire oltre i mille metri di altezza. Arriviamo tramite un impervio sentiero ad un’area faunistica dove, per la gioia dei miei occhi, riesco a vedere un grosso lupo che da lontano ci guarda curioso e diffidente. La mia fotocamera non riesce però ad immortalarlo in quanto è troppo lontano ma mi basta averlo visto…..per oggi. Ci dirigiamo verso il Colle Sciarrocca oltrepassando un fosso all’ombra di un’imponente parete di roccia. Si pedala tra prati e boschi. Quasi ci dispiace lasciare le nostre tracce sul sottile strato di neve fresca. Il paesaggio potrei definirlo “lapponico”, specialmente quando il capo branco mi fa notare delle evidenti impronte di orso!! Si tratta di un esemplare di piccola taglia…incrociarlo sarebbe una grande emozione…La discesa verso Pretoro si presenta entusiasmante. La traccia all’interno di boschi di pini è tortuosa, pulita, a fondo compatto e si presta perfettamente alle nostre evoluzioni. Luca, che conosce bene il tracciato, scende come un fulmine ma il bello di queste montagne è che le innumerevoli tracce si intersecano dando la possibilità di andare ovunque. Il ritorno al punto di partenza si snoda tra boschi, cave di roccia, carrarecce, uliveti e campi incolti. Arriviamo al Porchettaro e dopo un paio di birre ci si trasferisce a casa di Luca Sabaraglia dove della succulenta carne di maiale nostrano ci attende distesa su una griglia posta su letto di brace viva. Il freddo di oggi è soltanto un ricordo dopo aver assaggiato il peperoncino di casa Sbaraglia: un‘autentica bomba a mano. Mi piace!…questo assaggio di Majella mi spinge ad acquistare immediatamente un carta del parco e subito mi riprometto di tornare al più presto. C’è un signore che tormenta i miei pensieri già dall’estate scorsa….si chiama Monte Amaro e la sua vetta è a 2793m….appena le nevi si discioglieranno proverò a salirci…chi è disposto a venire con me?....
CINGHIALE 06/01/2012 PRETORO
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Commenti
barilotto
08.01.2012 17:21