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160 Dalla VALCAVASIA al monte TOMBA |
Referente: FRANCESCO (Checco1966@Yahoo.it)
SCHEDA TECNICA:
Verso AO - L= 30 Km – Disl. 950 - Quota min/Max = 190/875 – Tempo Standard: ore 3:40 min
Ciclabilità temporale 93% – GD=69 MEDIO/DIFF
NOTE:
1) Se non avete una VAM di almeno 800 m/ora, la salita principale vi costringerà ad una lunga camminata: la ciclabilità aumenta (al 98%) se optate per il giro in senso inverso (OR), più facile, anche se esteticamente meno pregiato.
2) La variante da trattoria “Da Rosso” wp G –> wp I (breve tratto di salita molto dura) si può facilmente evitare restando sulla strada asfaltata che si innesta su quella che sale da Cavaso nel wp G1 (q. 735).
3) La breve digressione al Sacro Cuore è evitabile, ma consigliata.
DESCRIZIONE:
Si parte in dir. Est, lungo l’argine del T. Curogna; poi si devia a sud per raggiungere il crinale di Castelcies – Castelli da cui si gode una bella panoramica sulla Valcavasia, sul Monte Grappa ed il monte Tomba che presto saliremo. Una sterrata permette di ridiscendere a valle evitando le cave che impediscono un percorso più diretto per le stradine di fondovalle. Superato un largo guado, si attraversa la Valcavasia in dir. Nord e ci si avvicina ai piedi del Tomba. Dopo alcuni saliscendi per stradine e tratturi, si arriva a Virago dove inizia la durissima salita alla cima; non è solo un problema di pendenza (il tratto iniziale al 20% è asfaltato) ma il fondo sconnesso che rende difficile tenere l’equilibrio a bassa velocità (considerate quanto detto in Nota 1). A quota 600 circa (casa sulla dx) la pendenza si fa più dolce e poco dopo si trova l’asfalto sulla strada che collega con la salita da Cavaso e che passa per l’antica trattoria “Da Rosso”. Alla trattoria, si può seguire la traccia (vedi Nota 2) o rimanere su asfalto: comunque si arriva sulla strada da Cavaso e si procede in salita. Si affrontano le ultime rampe e finalmente si guadagna il crinale del Tomba da cui la vista spazia dalle Prealpi (gruppo del Cesen verso est), alle Vette Feltrine con il Pavione verso nord ed al Massiccio del Grappa (a nord ovest) cui il Tomba si addossa. Percorso il crinale in dir ovest, presto si arriva a malga MIET dove si può trovare ristoro e cambiare abbigliamento prima del discesone su Possagno.
Il fondo generalmente buono e le pendenze non eccessive consentono un veloce e gradevole discesa con bei tratti panoramici sulla Valcavasia ed i Colli Asolani. Notevole è il logo indicato dal wp O (col Draga con Monastero del Sacro Cuore); ancora degno di una sosta (e visita, se avete un po’ di tempo) il Tempio monumentale del Canova che si raggiunge a fine discesa.
Per saperne di più
Resta un delizioso tratto di discesa su Obledo e poi il ritorno finale in Valcavasia.
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Come arrivare al punto di partenza
Dalla SR 358 (Feltrina) si oltrepassano Montebelluna e Cornuda in dir. di FELTRE; poco prima di PEDEROBBA, si esce dalla SR svoltando a dx per la Valcavasia (ind. Possagno - Cavaso). Dopo 5,5 Km, si scorge sulla sx, l’ampio parcheggio della Latteria – Caseificio presso cui si può lasciare l’auto ed usufruire dell’ottimo servizio bar.
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Commenti
Dr. Jekyll
07.01.2012 08:54
Confermo tutto: il tratto iniziale per Castelcies è molto piacevole, la salita è tosta ma fattibile con una poca di pazienza e grinta, il panorama dal Tomba è notevole (ieri lassù tirava un vento che mi spostava). La discesa è su una bella mulattiera non particolarmente sconnessa, tranquilla e molto piacevole, ripaga della salita.
Un giro da tenere in buona considerazione.
Ciao a tutti
Stefano