north face

qualche anno fa, nei mesi morti della montagna, la domenica pomeriggio amavo salire fin su a Pietra Nera a passeggiare fra le rocce, provavo qualche passo di arrampicata sulle rocce più salde, insomma tiravo l'ora di andare in piscina...
Una volta (come nelle favole) seguii un sentiero che diventava canalone, e che si arrampicava lungo la via all'ombra del Kanate. Sul Kanate c'ero stato...molto tempo prima con una bionda morosa....ma avevo altre idee in testa!
Il sentiero saliva saliva, si immergeva nella montagna. Saliva ripido, e nelle foglie umide facevo due passi avanti e uno indietro. Alla fine la sera incombente, e il non saper bene dove sarei andato a finire mi convinsero a rientrare.
L'altra settimana una simpatica banda di salsesi mi ha detto:"vieni con noi...che andiamo a fare un giro sul Kanate!" . Dalle antenne c'ero già stato la qualche giorno prima con la solita compagnia...ma fa niente, compagnia nuova...
Al ritrovo noto che i giovanotti in questione erano tutti armati di bici da free ride....e quello che aveva la bici "normale" mi era noto come grande discesista. "Anduma ben" penso..."vorrà dire che mi aspetteranno, o che dovranno tornare indietro a raccogliere i cocci di Alinovi"..
E ciacolando del più e del meno ci incamminiamo, cioè pedaliamo in direzione di...
Tranquillamente, si fa per dire, conquistiamo le antenne. I miei compagni di viaggio iniziano a vestire le protezioni per braccia e gambe....Sembrano cavalieri medioevali prima del torneo...Io le ho lasciate stupidamente a casa....
La discesa inizia veloce, prendiamo la via che porta al canalone ovest (mi piace anche la dizione WEST), ma una serie di bolli gialli devia la squadra in direzione Nord....
Speriamo bene!
La prima parte della discesa è uno stupendo susseguirsi di derapate fra faggi e castagni, poi ci si infila in un canalone in ripida discesa.
Il fondo è interamente coperto da uno spesso manto di foglie secche che nascondono...
nascondono completamente il fondo. La mia bici è in balia della parte oscura del sentiero.
Devo fidarmi di forcella e sospensione, e lasciarmi trasportare. Ogni tanto una "svergolata" mi obbliga ad appoggiare il piede...poca roba. I miei compagni di viaggio, più bravi e veloci ogni tanto si fermano ad aspettarmi...Grazie!!
Così trasportato (mi sto anche divertendo parecchio) dal mezzo meccanico arrivo in fondo al canalone e mi ritrovo davanti alla Pietra Nera...
Ma guarda...ma questo è il sentiero...che quella volta...ma se avevo fatto fatica a salire a piedi...ecco perchè la discesa era un pò impegnativa...Urca....
Usciamo veloci dall'ombra del Kanate e scaldati dai raggi solari di questo tiepido 8 dicembre ci dirigiamo verso l'ultima parte di discesa....
Questo tratto, anch'esso di nuova tracciatura, e contrassegnato da bolli gialli, è la naturale continuazione del canalone west del Kanate...
L'ho percorso qualche giorno prima con l'altra compagnia....
I miei amici partono e questa volta il mio distacco si contiene in termini ragionevoli...
Il sole dai colori caldissimi e avvolgenti penetra all'interno del bosco fra i nudi rami dei faggi che si fanno scaldare. Le ombre lunghe danno sensazioni strane sulle foglie a terra....
Il faggio senza foglie mantiene comunque una grande classe....ed è bello "danzare" con la mtb fra un tronco e l'altro....
Lasciamo correre le bici su un sentiero costeggiato da antichi muretti....
Lascio correre la bici un pò troppo, Sento che la velocità è alta....ma il piacere di questa volata è alto. Purtroppo qualcosa di nascosto sotto le foglie porta via la mia ruota anteriore facendomi cadere....non piano.
La cosa è talmente improvvisa che non riesco nemmeno a staccare le mani dal manubrio e mi ritrovo là, sotto la mia Merida...
Un rapido conto dei danni fisici...poca roba...
La bici invece è bucata.....e ha il freno anteriore sfondato e la leva che compie un curioso ghirigori....In buona sostanza ho solo il freno posteriore funzionante...
I ragazzi, non vedendomi arrivare accorrono in aiuto...e grazie a loro riesco a mettermi in "pista" in pochi minuti.
L'ultima parte della discesa (veramente poca) la eseguo con estrema prudenza.
Una volta sull'asfalto rientriamo verso casa percorrendo la fondovalle che da Pellegrino porta verso Salsomaggiore. Sotto il borgo di Vigoleno (da visitare assolutamente) guadiamo lo Stirone e aggiungiamo un pò di sterrato. All'altezza del lago Salmerino due signore in mtb ci chiedono info. Collaboriamo volentieri e tentiamo di spiegare loro che non hanno le idee chiare sul percorso...non sentono ragioni....
Una di loro è in canottiera, l'altra visibilmente arrabbiata, è super vestita....Mah....strani personaggi....
Il resto del rientro prosegue tra mille chiacchiere.....

Attualmente il canalone nord è abbastanza sporco e non bene identificabile. Contiamo di andarlo a pulire per bene col ritorno della bella stagione....la traccia è comunque corretta.

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Come arrivare al punto di partenza

Salsomaggiore è molto facile da trovare . Per chi viene da Piacenza o Parma è sufficiente seguire la Via Emilia fino a Fidenza e poi le indicazioni stradali portano tranquillamente a Salsomaggiore.
Per chi arriva in autostrada A1 uscita Fidenza/Salsomaggiore e seguire le indicazioni. Per chi arriva in A15 uscita Pontetaro/Castelguelfo (Parma Ovest) e seguire la Via Emilia direzione Fidenza /Piacenza e a Fidenza seguire indicazioni stradali.
In Salsomaggiore si può partire dal parcheggino sopra il Palazzo dei congressi in Via Primo Maggio

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Infos

Inserito da
stefano alinovi
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
03.01.2012
Località
Viale Primo Maggio, 43039 Salsomaggiore Terme PR,
Regione
Emilia-Romagna
Tempo Percorrenza
3-4 ore
Distanza
35
Dislivello
900
Difficoltà tecnica
difficile
Condizione fisica
buona
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