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val MAONE e vetta Corno Grande |
Un'altra bellissima esperienza dove, al piacere del freeride, ho unito l'emozione di una salita in cresta (per esperti escursionisti): Gran Sasso D'Italia.
Sono partito prestissimo da Prati di Tivo (1400 mslm), verso le quattro e mezza di una domenica d'agosto.....per evitare la folla sia nella salita in cresta che nella discesa in bici: si imbocca la val Maone scendendo leggermente dal piazzale della funivia verso gli hotel in direzione degli ultimi skilift (sbarra con bacheca in legno); si risale poi all'interno del bosco (utile la frontale e occhio ai cani degli stazzi poco sopra!!!!!) per una comodissima carrareccia e, con qualche saliscendi, si sorpassano le sorgenti del Rio Arno fino all'apertura scenografica (grazie anche all'albeggio) sulla val Maone: fanno da cornice il pizzo d'Intermesoli e le Spalle del Corno Piccolo che si tingono di rosa....
Si procede all'interno della valle non senza difficoltà nel primo tratto, a causa di depositi detritici che ci costringono a procedere a piedi, ma poi tutto più semplice su sentiero di terra battuta: si punta sempre verso sud alla testata della valle fino alle Capanne (1950 mslm, 2/3 ore); sentiero spettacolare non sempre pedalabile ma appagante per l'ambiente d'"alta montagna".
Poi fino al rif. Garibaldi (non gestito, 2200 mslm, 1 ora) e da qui, bici a spinta, fino ad incrociare il sentiero che giunge da Campo Imperatore e che ci condurrà alla sella del Brecciaio (sempre a spinta, 2500 mslm, 1 ora); sotto la sella si parcheggia e si prosegue a piedi...più avanti non conviene andare perché il paesaggio è troppo lunare e roccioso per essere divertente in bici.
Dalla sella del Brecciaio si sale seguendo varie indicazioni (omini e segni) evitando di scendere sia verso la ferrata Brizio e sia ,poi, verso la ghiaiosa Conca degli invalidi, puntando invece alla bellissima cresta Ovest: si percorre quest'ultima per tutta la sua lunghezza ( 400 m, 2 ore circa) fino alla vetta a 2910 mslm (tratti di arrampicata di I grado, poco esposta ma occhio ai segni per non perder tempo).
Dalla vetta scendo per la via normale, facendo molta attenzione a non scaricare sassi sull'enorme massa di turisti che risalivano quella via, anche con scarpe da ginnastica, in gita domenicale!!! Lambito il Passo del Cannone, mi dirigo verso la sella del Brecciaio e più sotto recupero la bici: qui inizia il bello: la discesa.
Come detto il sentiero è molto battuto, non molto largo, molto flow e veloce; i tratti tecnici sono subito sotto la sella del Brecciaio per il fondo sconnesso e pietroso, e alla fine della valle prima della fonte del Rio Arno. Tecnicamente non è impegnativo ma l'esperienza vale la pena di essere vissuta per l'emozione dei luoghi e la vera sensazione di freeride che si prova attraversando la valle. Tutta discesa in sentiero fin sotto la fonte e poi si deve risalire un 100 metri (ODIOSI!!), per riscendere a Prati di Tivo per la carrareccia.
L'ITINERARIO L'HO PERCORSO QUEST'ANNO CON LA MIA KONA STINKY
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Come arrivare al punto di partenza
Gran Sasso d'Italia -Prati di Tivo-
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