Itinerari Mountain Bike

153 Dal Prosecco al Madean, la strada de la Fan, Col Mongarda

Referente: RENATO fox60 (cttbiker@alice.it)certificato il 13 12 2011

DATI TECNICI: km 41 dislivello mt 1708 quota min- max 152-718
tempo standart ore 6,40 verso orario ciclabilità 99% ( piede a terra in brevi tratti) GD 100=difficile

AVVERTENZE: Il tour proposto lo abbiamo percorso all'indomani di forti piogge e malgrado ciò il terreno non è mai stato fangoso , i tratti in salita con perdenze superiori il 20% non si contano .
DESCRIZIONE: da Col San Martino inizia l'attraversamento della zona del prosecco caraterizzata da ripide salite e discese al WP E si prende la strada Mont ( anche questa ripida) per salire sul Col Vetoraz , siamo nella zona Cartizze , una visita all'osteria senza oste e d'obbligo . da Santo Stefano si sale verso Pian De Farne , a quota 581 WP G la si abbandona per svoltare a DX, alcuni tornantini "piccanti " ci portano in quota per guadagnare un magnifico sentiero che raccorda con la stradina . Attenzione al WP H , non lasciatevi prendere dalla discesa perche si svolta a SX in salita , vi trovate nel bosco del Madean. Sull'asfalto si svolta a SX e in 190 mt di dislivello si giunge al WP M dove lo si abbandona , una stradina meravigliosa in mezzo alle foglie seguita da un sentiero ancora più bello conduce alla strada de la Fan, si scende a Combai con qualche divagazione nei vigneti. Da Combai non poteva mancare il monta serra ma questa volta affrontato in un altro modo. Proseguendo si passa per ponte Raboso ,Guia , la salita per costa Granda fino a col Mongarda ripagata con un delizioso sentiero in discesa , ATTENZIONE al WP S non scendere a DX restare in quota e seguire attentamente la traccia che costeggia dei ruderi coperti di edera poi tutto sara più chiaro. A fondo valle vi aspetta una risalita breve ma pendente, non poteva mancare la visita alla chiesetta di San Martino

Come arrivare al punto di partenza

Cartina

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Commenti

ppovelato

28.05.2013 11:25

Percorso ieri 27.05.13.
A parte l'ultimo colle,, che per mancanza di tempo non ho fatto il resto del percorso l'ho seguito, anche se non sempre facilmente dati gl'innumerevoli bivi.
Complimenti al tracciatore, il percorso è molto vario ed articolato, il paesaggi sono meravigliosi, dal cuore dei vigneti del prosecco che poi dalla alture si possono ammirare nella loro curata ed ordinata bellezza, in mezzo a boschi selvaggi e solitari su sentieri poco battuti, in borgate che sono delle piccole perle.
Ho da segnalare la presenza di 4 o 5 alberi caduti nei sentieri che si affrontano sulle pendici del Cesen, che in vari punti sbarrano il sentiero costringendo a contorsionismi e piccole deviazioni.
Personalmente, ribadisco, mi è piaciuto molto, se lo affrontate solo per pedalare forse potrebbe non piacervi, ma se avete voglia di vivere una piccola avventura con la vostra bici, guardandovi attorno e immergendovi nella natura allora è il percorso adatto.
Grazie Ruotalpina.
Cincin

pes

30.05.2013 14:03

@ppove: ciao, a fango com'era messo il percorso? Grazie!

ppovelato

30.05.2013 18:56

anche dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi il percorso è in buono stato più di metà del percorso è su asfalto, cemento o strade di sassi ben battute.

pes

06.06.2013 15:14

Fatto l'1/06/13. Confermo quanto già detto da ppovelato!
Aggiungo solo 2 note...
La presenza di fango in 2 punti (tali da dover scendere dalla bici) :
- poco dopo la partenza, all'interno del 1° vigneto, i trattori hanno lavorato il fondo rendendolo molto poco praticabile per qualche centinaio di metri;
- nella discesa finale dell'ultimo single track (qualche km dalla fine): fango estremamente viscido tale da non rimaner in piedi (suppongo reso tale dal passaggio di numerosi biker, non avevo mai trovato condizioni del genere) - si possono notare, nella vegetazione a valle, i segni dei coraggiosi che hanno tentato invano di rimanere in sella.
Ad ogni modo, viste le frequenti piogge del periodo e la zona dove si sviluppa l'itinerario, direi che è un lusso.
Forse avrei cercato di ridurre il numero di tagli tra i vigneti al di fuori dei tratturi, giusto per ridurre al minimo le potenziali "rogne" con i proprietari.
Il percorso rimane comunque molto vario e piacevole, con bellissimi paesaggi della zona del Prosecco.
Decisamente più impegnativo dal punto di vista fisico che tecnico, viste le diverse rampe "over 20%".