MONTE DELLE TRE CROCI

Sabato 17//12/2011, ore 04:00 del mattino, sto dormendo come un ghiro nel mio letto caldo quando improvvisamente mi sveglio accorgendomi di aver lasciato la televisione accesa. Esco fuori dalle coperte e scruto dalla finestra sperando che il cielo sia stellato. Macchè...tira ancora quel ventaccio che mi assilla da due giorni e piovviggina a fasi alterne. Uffaaa!! Mi sa tanto che questo sabato sarò costretto a deprimermi in qualche centro commerciale, condannato al frenetico shopping prenatalizio che odio con tutto me stesso. Sconsolato mi rimetto a letto, passano neanche cinque minuti e la mia stanza inizia a tremare, le ante dell'armadio che sbattono ripetutamente mi portano indietro nel tempo per un attimo. Ma per fortuna è gia tutto finito. E' tornato!! Scossa di terremoto 3.4 scala Richter,epicentro Monti della Laga (nei pressi della frazione di Valle Piola). Così dice il sito di vulcanologia che con velocità supersonica vado a visionare. Il cuore ancora mi batte forte, e chi riprende sonno adesso? Si fa giorno, fuori pioviggina ancora, che faccio?.........Monte Tre Croci. Zona escursionisticamente sconosciuta, che può regalare grandi emozioni, è un posto altamente panoramico da cui si possono scorgere dai Sibillini ai Monti oltre la Majella, passando per la catena della Laga e l'imponente catena del Gran Sasso da nord a sud, mentre ad est si scorge tutta la costa abruzzese e parte di quella marchigiana, potendo leggere così anche il paesaggio collinare e vallivo del teramano. Il Monte Tre Croci o Montagna di Magnanella si pone a cavallo della valle del Vezzola, lo si può raggiungere da Ioanella, da Magnanella o passando da Roiano. Area che non gode di particolari attenzioni dalle istituzioni, quindi è divenuta una montagna snobbata dai teramani, forse perchè non si conosce la bellezza di questi posti, solo il panorama vale l'escursione. Un tempo, quando non esistevano le comode strade statali e provinciali, la zona compresa tra Monte Tre Croci e Pietra Stretta, era un viavai di contadini, di gente che si spostava da un paesino all'altro, la strada tutt'ora presente e ben tenuta, collegava Macchia da Sole con Campli e Torricella Sicura, passando per gli ormai paesi abbandonati di Piano Maggiore, Valle Piola, Acquaratola ecc. Parto dalla bivio per la frazione Pantaneto e pedalo su strada provinciale seguendo direzione Ioanella. Il cielo, che prima sembrava essersi squarciato definitivamente lascando passare i raggi del sole, torna a farsi grigio. A quota 800m tiro un sospiro di sollievo perchè la temperatura si abbassa notevolmente e quella che sotto era pioggia ora è neve soffice che scivola dolcemente sul mio impermeabile senza bagnarmi. E' la prima neve di questa stagione invernale, se ripenso all'autunno, a quello che ci ha regalato quest'anno...ma ora è inutile...il Generale inverno è alle porte e bisogna attrezzarsi per continuare comumque a padalare. Attraverso la frazione di Costumi e salgo a Ioanella. Arrivato all'unico incrocio esistente, giro a dx per una strada che sale ripida. La seguo fino a svalicare. Scorgo sul colle davanti a me il Rifugio delle Aquile, la pendenza diminuisce e mi porto poco sopra il rifugio, svolto a sx e prendo la brecciata per Acquachiara. Uscito dal bosco il vento si alza di colpo! Bufera improvvisa....Condizioni non prprio ottimali ma il tempo, che in questi giorni si è cimentato in spettacoli di trasformismo, mi riserva sorprese in codesta uscita solitaria. Arrancando riesco ad arrivare all'innesto del sentiero che porta ai prati del Monte Tre Croci. Solito spogliarello, mi travesto da palombaro e mi preparo per la discesa. La prima parte si snoda tra prati aperti sfruttando delle veloci tracce che scendono dalla montagna. Giunto alla Madonnina degli Alpini, il sentiero si restringe diventando più tecnico ma ugualmente veloce. Incrocio la S.P., svolta a sx, 4/5 pedalate e subito a dx per una mulattiera che scende a valle. Il tratto è ottimale per bikers adrenalinici ma attenzione...si scende tra un reticolato di sentieri creati dai contadini e boscaioli perciò occhio alle curve coperte perchè non sarebbe la prima volta che un biker si bacia con un trattore che giunge in senso opposto. Posso definirlo un tracciato da gara, si presta molto ad incursioni di gruppo data l'ampiezza delle mulattiere. Consiglio di non farsi prendere dall'entusiasmo e di tenere sott'occhio il GPS per concludere felicemente l'escursione. Questo anello, percorso in condizioni meteo "umane", sicuramente ci regala una bella salita,veniamo ricompensati da stupendi panorami e per finire da una gran discesa....ma vi assicuro che, pedalare sentendo soltanto lo scricchiolio della neve fresca sotto i pneumatici, ....è cosa assai gradita!

CINGHIALE 17/12/2011 bivio Pantaneto




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barilotto

27.12.2011 22:21

per info il ci trovate su http://www.facebook.com/#!/groups/232264236837873/

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Inserito da
rpapero
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
18.12.2011
Località
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga,
Regione
Altro
Tempo Percorrenza
3 h
Distanza
22.0 km
Dislivello
830m
Difficoltà tecnica
facile
Condizione fisica
facile
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