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VALLE DEGLI SCOIATTOLI |
I Monti Gemelli, a due passi dalla città di Teramo, offrono itinerari escursionistici interessanti, immergendosi così in un territorio ricco di scenari incredibili e molto caratteristici. La "Valle degli Scoiattoli" è la valle più suggestiva dei Monti Gemelli, sita tra il crinale di Pietra Stretta e i Balzi di Castiglione della Montagna di Campli, sulle carte è segnata come Fosso Grande, un meraviglioso mondo naturalistico nascosto dalla vicinanza dei centri abitati. E' incredibile la sensazione che si prova appena ci si immerge in questo territorio a tratti selvaggio a pochi minuti da casa. Una volta, era la via più importante dei carbonari che da Macchia da Sole scendevano a Teramo, passaggio più rapido e comodo che avevano per vendere i loro prodotti. Quasi non ci si crede a vedere sbalzi di roccia sulle vroghe (pietraie) che si estendono fino alla base del fosso dove scorre il Fiumicino, torrente dalle sembianze di un corso d'acqua di alta montagna. Si attraversano radure, boschi di querce,pino nero e tuja, lecci, agrifoglio. E' un percorso adatto a tutti i bikers che hanno voglia di vedere ed apprezzare un territorio a molti sconosciuto e da molti snobbato. Oggi il Cinghiale vaga solitario. Parto dalla Traversa di Campli, la giornata si presenta gradevole anche se l'inverno inizia a farsi sentire sulle punte delle mie zampe. Pedalo su strada provinciale verso la frazione di Roiano dove, giunto ad un bivio, seguo l'indicazione per Piano Maggiore. Pedalo comodamente su strada provinciale a traffico quasi pari a zero. La strada è percorsa di solito soltanto da cercatori di tartufo e da qualche pastore della zona. Arrivato ad un secondo bivio che indica la frazione di Magnanella, mi tengo sulla dx fino ad arrivare ad un primo valico. Da questo punto molto panoramico già si vede il mare sullo sfondo. In pochi km ci si alza di 500 m circa e di conseguenza e ben visibile la montagna di Campli ed il comune di Civitella con la sua imponente fortezza. Proseguo sempre in salita costante e, voltandomi in direzione monti, stamattina la catena del Gran Sasso si presenta abbondantemente innevata. Dopo aver affrontato una serie indefinita di tornanti arrivo al Rifugio delle Aquile. Entro dentro un po' infreddolito e trovo un bel caminetto acceso ed una gentile signorina che, sorridendo, mi saluta chidendomi " caffè???? " io le rispondo "si grazie con uno Stravecchio per favore"......"nel caffè?"......"no A PARTE GRAZIE". Ingurgitato l'antigelo saluto la donna e mi rimetto in marcia. Ora ci si addentra in boschi di pini e la strada diventa brecciata ma non molto ripida. Sarebbe già possibile effettuare alcuni tagli sfruttando mulattiere a pendenza massima ma meglio farsele in discesa casomai un'altra volta. Approdo ad un secondo valico dove questa volta mi fermo a scattare qualche foto su quello che sarà più tardi teatro della mia incursione: Fosso Grande o Valle degli Scoiattoli. Continuo sulla strada brecciata attraversando una zona boschiva molto suggestiva, anche se, come premesso all'inizio del report, un po' snobbata dalle persone forse per l'assenza di strutture ricettive, ma sinceramente è proprio questo che cerco perciò nulla questio. Il bosco pian piano si apre sulla zona panoramica di Acquachiara. Appena svalicato, a sx c'è la scassatissima carrareccia che scende a Valle Piola (antico borgo abbandonato messo di recente in vendita!!!!), difronte il Monte della Farina (anello disponibile su questo forum), a dx i Balzi di Castiglione sono un invito a lanciarsi nella Valle degli Scoiattoli. Ancora uno sforzo per raggiungere il valico di Pietrastretta e posso mettermi in assetto da guerra per la discesa. Al primo tornante imbocco la traccia che entra nel bosco e si restringe sempre più fino a diventare un solco. Bisogna passarci dentro con accortezza onde evitare di andare a terra. Il tratto è tecnico ma il bello deve ancora venire quando incrociata di nuovo la carrareccia per Piano Maggiore svolto a dx per una larga mulattiera che scende a valle. Bisogna fare attenzione perchè la zona è stata recentemente soggetta a disboscamento e sono state create molte tracce che possono indurre in errore perciò mantenersi a mezza costa fino ad un tornante da dove parte un evidente solco tra l'erba alta. Ora inizia il tratto più tecnico e pericoloso. E' un susseguirsi di trabocchetti naturali! Si viaggia su una traccia ristretta tra spuntoni di pietra, tornanti, e dislivelli improvvisi. Forse un percorso più adatto al trial.... Si sprofonda nella valle fino a costeggiare torrente Fiumicino. Il percorso diventa più agevole ma la pendenza mi spinge in picchiata versoa la fine della vallata dove , dopo una serie di saliscendi, mi ritrovo nei pressi della frazione di Battaglia. Percorsi poche centinaia di metri, svolto a sx per una lunga e velocissima brecciata "a cronometro" che in poco tempo mi porta ad incrociare la strtada provinciale. A pochi metri è il punto di partenza. L'anello è uno dei classici della zona del teramano, zona aimè dove la cultura dell'escursionismo allmountain stenta ad attecchire. Spero vivamente, con il mio contributo, di alimentare nelle persone la passione per questo sport tanto faticoso quanto immensamente meraviglioso!
CINGHIALE 13/12/2011 TRAVERSA DI CAMPLI
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barilotto
27.12.2011 22:21