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TRAVERSATA MADONNINA-MONTORIO AL VOMANO |
Dura è la vita di un mountainbiker, talmente dura che siamo spinti ad anteporre questa nostra passione a qualsiasi cosa. Gia dal lunedi, che hai ancora addosso la puzza di sterco ovino misto al profumo del sottobosco, tua moglie inizia a guardarti storto perchè ti vede in chat che pianifichi il prossimo percorso,da fare casomai con l'amico di avventure, da condividere con altri biker che a loro volta non aspettano altro che finisca la settimana. Quel chiodo fisso ce lo hai sempre in testa. Prima di coricarti chiudi gli occhi provando ad immaginare l'itinerario che dovrai affrontare,la fatica, i pericoli, le emozioni! Si, sono proprio quelle stesse emozioni che quando schiacci il tasto rewind della tua mente, tornano e ti attraversano il corpo come una scarica elettrica. E queste emozioni te le porti dietro per tutta la vita...perchè quassù, tra queste montagne, ogni singolo gesto, ogni sorriso, ogni pacca sulla spalla, ogni nuova conoscenza, assume un valore inestimabile! E' droga ormai! Droga di quelle pesanti....Lo sanno bene i Cinghiali della Majella (appena reduci dal Cinghial Day) che oggi approdano sui Monti della Laga per affrontare una "classica" traversata a cui ho cercato di apportare qualche variante di modo da renderla un tantino più cinghialesca. Partenza da Pietracamela, temperatura primaverile, assenza di vento, cielo coperto ma non minaccioso di pioggia. La salita per i Prati di Tivo non presenta alcuna difficoltà in quanto è semplicemente una bitumata scaldamotori che te lo fa ammirare da sotto quel "gigante che dorme"...(lo chiamano così massiccio del Gran Sasso). Oggi è un po' imbronciato, e anche un po' incipriato dalla neve caduta nella notte. Breve capatina al "Gran Sasso 3" dove il Papero si innamora momentaneamente della barista...ma per forza di cose "questo matrimonio non sàdda fare" (come dissero i due "bravi" a Don Abbondio nel celebre romanzo...) in quanto piuttosto c'è da fare il biglietto per la funivia che ci farà lievitare a quota 2042mt. Compilamo le liberatorie di rito e di nuovo un colpo di fulmine colpisce il Papero che si innamora questa volta della bigliettaia. Ma che cacchio ha un'esplosione ormonale? Per tutelare la mia "incUlumità" (perdonate il gioco di parole) preferisco prendere la cabina da solo...non si sa mai in alta quota....Arrivati alla Madonnina, scattata la foto amicizia, scendiamo subito sul sentiero 103 C.A.I. che entra nel Bosco Trignano. Il sentiero è stato di recente adibito a bikepark ma l'abbondante fogliame caduto sulla pista lo rende molto insidioso. Emergono da subito le doti di Luca che in sella alla sua Santacruz pare già conoscere il tracciato. Bene! Scendiamo su traccia tortuosa, poi tra rocciame ci scappa pure qualche trampolino. Incrociamo l'asfaltata per Cima Alta e svoltaiamo a sx, arrivati al piazzale Amorocchi, lo attraversiamo per andare a solcare il Sentiero Italia! Il tracciato sembra comodo e ampio ma subito dopo aver intersecato la provinciale, inizia una traccia da che scivola nel Peschio la Pronca. Ci vuole un po' di cosiddetto manico per uscire immuni dal sentiero, specie ora che il costante letto di foglie occulta ogni genere di insidia! Il Papero, col vizietto suo solito, riporta una brutta caduta ma fortunatamente niente di grave, la sua panza piena di birra ha attutito l'impatto! Costeggiamo un rigagnolo d'acqua fino a sbucare sui prati pedalando su traccia veloce. Soltanto dei gradoni ci separano da Pietracamela. Si scende, il tempo di riprendere la provinciale e subito svoltiamo a dx per il sentiero che porta a Cerqueto. Inizialmente si sprofonda nel fosso ma poi subito ci si riporta in quota. Inaspettatamente un componente della ciurma subisce la rottura del cambio ed è costretto a far ritorno a Pietracamela...peccato! Ma sono cose da mettere in conto! Dopotutto mica abbiamo le bici da corsa da sfoggiare in città col completino nuovo?...queste sono bici allmountain ed in quanto tali sono nate per essere maltrattate. Scendiamo per un velocissimo percorso verso Cerqueto (piccola frazione famosa per il cosiddetto "Presepe Vivente" ). Luca sembra aver messo le ali e si esalta nella discesa fino ad incrociare il torrente Rio. Foto amicizia e riprendiamo il cammino fino al paese. Breve discesa, rifornimento d'acqua e prendiamo una vecchia brecciata. Siamo sempre sul 155 C.A.I. ma stavolta tra i fossi che solcheremo è in atto una battuta di caccia al cinghiale! Ho paura! Questi cacchio di cacciatori li conosco...sono esaltati...gia mi vedo incaprettato in bella vista sul cofano di una vecchia Niva. Inizia il saliscendi perenne che tra fitta boscaglia, strappi impossibili, ponticelli di legno, discese improvvise ci porta allegramente alla frazione di Cusciano. Manca poco...6 km di asfalto ci separano dall'arrivo...! Un amico che stamane è uscito in bici,proprio ieri mi accennava di una carrareccia che da Cusciano tagliava la montagna scendendo verso Montorio....Lo chiamo ripetutramente sul telefonino ma lui non risponde...allora penso: "sarà stato crocifisso dalla moglie essendo rincasato a tarda ora?"...vabè...procediamo a fiuto di cinghiale e a 2 km dal paese fiuto una carrareccia sulla sx che precipita a valle. Bingo! Montagne russe fino alla S.S. per montorio ed il sorriso ci stampa sul volto!!!!! E' giunta l'ora di rialzare le selle e pedalare in scioltezza per questi due/tre km che ci separano dall'arrivo! Quest'ultimo è stato scelto, non a caso, in prossimità di un bar dove non ci resta che brindare ai nuovi componenti del gruppo Cinghiale - MTB. Salute! Cinghiali della Majella....alla prossima avventura!
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Commenti
tricikloammortizzato
12.12.2011 10:44
cmq tra cxerqueto e cusciano è stato fantastico.. il genere di percorso che adoro.Gran bella giornata e bikers davvero dallo spirito FREGNO (cinghial!!)