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Sighignola Vert |
"Il balcone d'Italia" viene chiamata Sighignola, ovvero quella protuberanza sopra Campione. Arrivarci in bici non è niente di che, sono circa 1100 metri di dislivello su per la Val Mara, passando la dogana e entrando in Italia, proseguendo per Lanzo e alla fine arrivando al cosiddetto balcone. Tutto asfalto, anche se alla fine questo è bello sfondato. Un giro che anche i bitumari fanno.
La vera sfida è trovare una discesa ciclabile fino al lago di Lugano. Forse questa è la piú fattibile. Il tratto da Sighignola ad Arogno è in gran parte ripido e in alcuni tratti veramente vert, con un sentiero largo si e no 30cm, tornantini e alcuni tratti esposti. Aggiungendo questo al fatto che ho provato il giro il 25 novembre 2011, quindi a foglie già cadute, si ha un risultato dubbio, dato che i pezzi più impestati sono praticamente invisibili a causa delle foglie.
Però, superata la fascia rocciosa che si trova nel bel mezzo fra Sighignola ed Arogno, il sentiero diventa veramente bello, un vero singletrack alpino. Si arriva ad Arogno e da qui si risale verso Pugerna. Lasciata la strada asfaltata si imbocca una sterrata e dopo poco un sentiero sulla destra (occhio a non mancarlo perchè siete in discesa!). Beh, questo è semplicemente fantastico: flow puro, ed è pure pulito in pieno autunno! Godrete come dei ricci.
La goduria non dura tanto, dato che il sentiero si fa a velocità mach3 e vi sputerá fuori a Bissone, dove si sbuca esattamente alla rotonda dove avete parcheggiato la macchina.
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Come arrivare al punto di partenza
A Melide si seguono i cartelli per "Campione". Presso la rotonda da cui parte l'imbocco per l'autostrada in direzione Lugano si può parcheggiare gratuitamente (vedere punto di partenza nella cartina qui sotto)
Cartina
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Commenti
Comaz15
17.11.2012 18:44
Spettacolare la vista dalla cima!
La discesa però non vale tutta la fatica fatta: la prima parte è ripida ma scorrevole con dei bei zig zag tra gli alberi... e le foglie.Poi però il sentiero diventa qualcosa di veramente trialistico e qualche punto non è proprio affrontabile in sella(almeno sulla linea che ho seguito io). Solo verso la fine del tratto ripido,la pendenza permette di staccare le dita dai freni,però complessivamente non è il massimo.
La seconda parte della discesa,dopo Arogno è.decisamente migliore: bella.scorrevole.con qualche roccia da saltare e sponde in sequenza... peccato che finisca subito. Se si ha poco tempo consiglio di interrompere la salita ad Arogno per imboccare questo sentiero.