|
MONTE DEI SIGNORI - MONTE UTERO |
A volte la vita di un mountainbiker è alquanto dura, specialmente quando per la grande passione che abbiamo dentro, siamo costretti a solcare vallate, a scalare montagne, ad esporci a rischi in completa solitudine pur di soddisfare la nostra voglia di montagna. Perché la mountainbike (lo dice la parola) è prima di tutto montagna, natura, rispetto per l’ambiente. Poi subentra questo strumento (la bici), che una volta che ce l’hai sotto i glutei genera in te una sorta di dipendenza psicologica e fisica dalla quale è difficile uscirne.
Allora arriviamo a pensare di essere davvero pazzi, "ogni maledetta domenica” (per ricordare un famoso film con Al Pacino), a lasciar famiglia, affetti, impegni ed amici per ritrovare noi stessi…bevendo acqua dalle fonti pastorali, scrutando l’orizzonte dalle alte vette, respirando l’aria fresca dei boschi…arrivando a seguire le orme del lupo. Noi siamo così…ormai la nostra vita ha preso questa strada che sembra non finire mai e riserva continue sorprese…soprattutto quando il destino ti porta a conoscere persone uniche….
Conoscete Sergio e Peppe? Peccato se no!
Il Cinghiale va in trasferta a San Pellegrino (Norcia), unitamente ai compagni d’avventura. Sul posto ci sono Sergio Barboni e Giuseppe Reversi, due che messi insieme superano il secolo con l’età, ma che rappresentano la sintesi dell’amicizia e dell’amore per questo magnifico sport!
Si parte del paesino di San Pallegrino, giornata bella ma molto ventosa. Sergio mostra qualche preoccupazione per quando saremo in alta quota ma, penso, insieme si è più forti e sprezzanti delle insidie atmosferiche. Ci avviamo per la sterrata che si innesta sulla provinciale e, giunti al bivio direzione Ascoli Piceno, prendiamo a sx per la lunga strada che per 16km sale a Forca Canapine. Maciniamo km gettando lo sguardo sulla Piana di Santa Scolastica che più si sale e più assume i contorni di un quadro d’autore. Sergio e Peppe sono scomparsi…pare abbiano messo il turbo….ma dietro una curva a gomito ritroviamo Sergio arrampicato sul fianco della montagna che scatta foto alla ciurma intenta nella salita…..Peppe, più avanti, che con telecamera al seguito, funge da regista. Giunti ai piedi del Monte Serrone prendiamo a dx e continuiamo la salita fino ad incrociare il sentiero 102 del C.A.I.
La temperatura scende, non era previsto un così brusco abbassamento. Il vento che soffia minaccioso mette a dura prova il nostro equilibrio, a tratti ti spinge in avanti, poi ti sbilancia...vuole buttarti giù. Si sale per una brecciata fino ai Pantani di Accumoli, siamo a quota 1600 mt s.l.m. e le sommità dei colli appaiono ricoperte da zucchero a velo. Il gps segna temp -0.6...altro che zucchero a velo, è ghiaccio!!!
Aggiriamo dapprima il Monte dei Signori e poi Monte Utero per giungere infine ad una fonte da dove inizia la lunga e veloce discesa tra i boschi, fondo con qualche sasso smosso…niente paura. Il gruppo si lancia in velocità mentre io li seguo con Peppe che da dietro continua a filmare. Ad un tratto con la coda dell’occhio percepisco che Peppe mi è vicino ma di colpo non lo sento più. Mi giro e lo vedo a terra, sanguinante al volto, indolenzito ma tutto sommato bene a fronte della brutta caduta. Lui si rialza e non capacitandosi del perché dell’accaduto piano piano riprende il cammino. A valle c’è Sergio, fornito di kit primo soccorso, che presta assistenza al malcapitato. Qualche battuta per sdrammatizzare e tutto sembra passato, anche se il dolore alla spalla inizia a farsi sentire. Ma il gruppo è compatto, c’è sintonia, collaborazione e sano agonismo…….proprio quello che cercavamo da questo sabato d’autunno. E’ un susseguirsi di sorpassi, evoluzioni e curve sgangherate mentre il book fotografico prende forma. Tutto avviene in un clima di solidarietà e rispetto per il prossimo, il problema di uno diviene problema di tutti. Questo è il messaggio che passa mentre scendiamo nella boscaglia. Giunti finalmente al paesino di Nottoria ci riposiamo all’ombra di una quercia secolare, col vento che ci concede una tregua e con il sole che torna scaldarci. Il tratto sterrato fino a San Pellegrino non presenta difficoltà.
L’anello è chiuso.
Noi bikers della Laga ci auguriamo che questa bella giornata possa segnare l’inizio di una nuova amicizia, di una nuova e grande avventura!!
E’ stata per me una giornata importante a conferma di ciò che pensavo ormai da tempo…”non siamo pazzi, non siamo i soli, in questo sport c’è spazio per tutti….basta soltanto VIVERE per questo sport”
Grazie a tutti ragazzi!
Cinghiale-Papero 15/10/2011 San Pellegrino (Norcia)
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
barbonis
17.10.2011 23:02