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VALLE TRE SANTI |
La giornata inizia da Garulla inferiore, dove abbandonata l'auto, saliamo costantemente per la sterrata che porta a Pintura di Bolognola. Nonostante la temeperatura estiva ed il sole di ottobre ancora spietato, non abbiamo problemi ad arrancare essendo alleviati dall'ombra dei boschi. Arrivati a Passo Ventoso, a sx ammiriamo il Pizzo di Monte Berro mentre a dx non riusciamo a capire come potremo ( più tardi ) attraversare la Valle Tre Santi visto che da quassù sembra alquanto proibitiva. Giunti nel tratto finale della carrareccia svoltiamo a sx per un sentiero che taglia i Piani di Berro e sbocca sul piazzale di Pintura. Improvvisamente, spinti da chissà cosa, decidiamo di salire verso la cima di un colle dove insiste un manufatto in pietra. Imbocchiamo la strada per il Fargno, svoltiamo poco dopo a sx e , con bici a spalla ci portiamo alla sommità del colle. Uno sguardo al panorama e subito giu per i prati in una veloce discesa fino a ritrovarci di nuovo a piazzale. Da qui saliamo attraversando i Piani Gra dove numerosi cavalli curiosi ci si concedono per foto ricordo. Aggiriamo il Monte Valvasseto e svalichiamo sul versante est, scavalcata una recinzione per bovini, scendiamo di quota mantenendoci sulla sx ed in poco tempo raggiungiamo la località di Sassotetto. Diciamo che fatica è fatta ma si fa per dire...Imbocchiamo a dx una brecciata che scende a valle. Quest'ultima si trasforma in seterrata sabbiosa e mette a dura prova il nostro equilibrio. La luce del sole scompare lasciando il posto all'ombra della fitta boscaglia. Si scende ragazzi!!!! A tratti due colpi di pedale ci permettono di gareggiare tra di noi ma ad un certo punto il gioco si fa veramente duro. Il sentiero precipita nella forra prodotta dall'erosione del torrente Tennacola. E' la Valle Tre Santi!!! Aveva proprio ragione quella vecchia volpe di Sergio Barboni nel preannunciarmi che la discesa sarebbe stata tosta. I freni non servono a nulla...inutile abbassare la sella...pancia sul sellino....culo sulla ruota posteriore.....tutto inutile perchè siamo in perenne equilibrio precario. A causa della eccessiva pendenza e del fondo a sassi smossi vedo i miei compagni di viaggio uscire fuori strada abbracciandosi agli alberi, qualcuno scende in derapata urlando come un pazzo, un' altro si sdraia a terra dietro i tornanti per immortalarci con la fotocamera ma rischia di essere investito da noi altri che scendiamo giu senza controllo, qualcun altro impreca sorridente... Quattro adulti trasformatisi in quattro bambini ad un parco giochi : questo siamo nella Valle Tre Santi. Il gioco continua per molti metri di dislivello. Costeggiamo il Tennacola quando il sentiero torna normale, noi invece, ancora carichi di adrenalina e senza fatica ne paura vorremmo che la valle non finisse mai e spingiamo sui pedali fino alla fine del sentiero. Arriviamo a Giampereto....ora non ci resta che percorrere qualche km di brecciata per tornare a Garulla dove , presso il rifugio escursionistico, ci aspettano fumanti rigatoni alla montanara e qualche litro di birra. Cosa dire...il nostro gruppo non può far altro che ringraziare ancora una volta Sergio Barboni e Giuseppe Reversi per aver messo a disposizione il tracciato.
N.B. per chi volesse terminare il percorso in discesa si consiglia di partire da Giampereto anzichè da Garulla.
Cinghiale/Papero 02-10-2011
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Commenti
barilotto
28.12.2011 13:35