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MONTE PISELLI |
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Itinerario indicato per persone stressate dalla vita quotiana, dal capo, dalla moglie dai figli e dalla suocera compresa.
Dona benevole scariche di adrenalina e regala ottimi panorami.
Partiamo dall'abitato di Casette ( poco prima di Castel Trosino giungendo da Ascoli Piceno). Lasciata l'auto transitiamo sulla provinciale direzione Valle Castellana. Subito arriviamo in corrispondenza di una curva a gomito dove insiste una antica porta longobarda che è l'unica via di accesso al borgo di Castel Trosino. E' d'obbligo un breve esursus nel paesino (pulito, ben curato e suggestivo) . In paiazzetta c'è una fontana dalla quale purtroppo sgorga acqua che per la temperatura sarebbe meglio definibile come "piscio". Tornati sulla provinciale, prendiamo una stradina a sx, riduciamo la marcia e ci mettiamo l'anima in pace perchè ora ci toccherà solo salire. La strada da bitumata diventa brecciata ed in costante ascensione svoltiamo a sx per una frangifuoco che sale tra i boschi. Il tracciato diminuisce di pendenza e il fondo si presenta buono anche in condizioni di pioggia. Durante il tragitto si percepiscono odori particolarmente intensi dei pini e dei muschi che ci fanno da cornice. Sotto la piacevole ombra, dopo un'oretta di scalata, arriviamo in corrispondenza di una radura e svoltiamo a sx per il Rifugio Paci. Da qui riprendiamo la strada provinciale che da San Marco porta a San Giacomo svoltando a dx. In poco tempo raggiungiamo il bivio per San Vito, ci riforniamo d'acqua (fresca stavolta), e imbocchiamo la brecciata che porta verso gli impianti sciistici di Monte Piselli. Percorriamo la strada delle "vrecciarole" fino a ricongiungerci con la strada principale, che inesorabilmente ci fa salire di quota. Se si ha la sfortuna di capitare con una giornata nebbiosa purtroppo vi perderete il panorama su tutta la Valle Castellana. Si pedala fino alla base degli impianti sciistici da dove siamo costretti a scendere di sella per un breve tratto. Entriamo nel bosco per poi subito uscire di nuovo allo scoperto sui prati. Ancora uno sforzo con la bici a spalla siamo sopra gli impianti di risalita. Arranchiamo per un traccia su prato che ci porta a quota 1600 mt circa. Il tempo di scattare qualche foto ricordo davanti a una delle tante "caciare" e deviamo tutta a sx tra i prati dirigendoci verso il fitto bosco. Non c'è una traccia evidente ma soltanto piccoli cumuli di pietre a farci da guida. Arrivati alla radura del bosco, facendo attenzione , si scorge l'imbocco di un sentiero dimenticato da tutti, che fortunatamente qualche persona di buon cuore ha avuto la pazienza di risegnalare con spruzzate di vernice rossa sui tronchi d'albero. Entriamo nella selva con molta cautela dato che il sentiero si presenta assai sporco e seguiamo le segnalazioni tenendoci sempre rigorosamente a sx. Dopo alcuni tratti snervanti il sentiero diventa più pulito e iniziamo a darci dentro anche perchè non si affronta di solito una salita del genere senza "ricompensa". E questa puntualmente arriva perchè in uscita dal bosco si inizia a prendere velocità tra i prati seminando il terrore tra i cercatori di funghi che risalgono il fianco della montagna. Adrenalinica discesa fino al piazzale di San Giacomo, breve risalita verso gli alberghi e poi....... e poi signori lascio a voi che scaricherete questo tracciato il piacere della scoperta di ciò che vi aspetta nella discesa verso Castel Trosino. Coloro che hanno provato la traccia denominata SUPER 8 sicuramente sapranno di cosa sto parlando.
CINGHIALE - PAPERO 24/09/2011 CASTEL TROSINO (AP)
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Commenti
barilotto
28.12.2011 13:35