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Sellaronda off road + impianti |
Luogo:
Conosciuto come giro dei quattro passi, (Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo) da effettuarsi attorno al massiccio del Sella, praticato sia d’inverno con gli sci, che in estate, su strada asfaltata.
Questo tour offre un panorama senza precedenti e lo scenario alpino che circonda il gruppo del Sella, rappresenta uno dei paesaggi più belli di tutta la catena montuosa delle Dolomiti.
Si propone questo tour apportando delle modifiche al circuito Sellaronda Hero, gara competitiva e ritenuta una delle più impegnative del circuito marathon, contenendo però il dislivello con l’impiego degli impianti di risalita, riducendolo così a 930 m invece dei 3500 m di salita previsti.
Quattro ore di escursione per un totale di 62 km, ma ridotti a 53 km, quelli pedalati, che non spaventano, perché le poche salite vengono ripartite in più riprese.
Percorso:
Percorso ben attrezzato ma poco segnalato quasi completamente su strada sterrata con alcuni tratti in single track.
Questo giro lo abbiamo eseguito in senso orario, partendo dalla località di Arabba, salendo subito in funivia per raggiungere quota 2478 m di Porta Vescovo. Uno sguardo al ghiacciaio della Marmolada e il sottostante lago del Fedaia e poi una ripida discesa su strada sterrata per raccordarci con l’asfalto della SR48 che conduce al passo Pordoi (2239). Discesa su sentiero fino a raggiungere l’hotel Gonzaga, si attraversa la strada per avvicinarsi alla casa cantoniera e si prosegue sul sentiero per terminare in prossimità dello chalet Monti Pallidi sulla strada del passo Sella. Questa discesa si presenta molto tecnica e difficoltosa, utilizzata dai bikers che praticano la DH, pertanto la sconsigliamo ed in alternativa ci sarebbe la strada sterrata che dalle piste da sci conducono direttamente alla località Lupo Bianco.
Saliamo sulla strada del passo Sella per un centinaio di metri e prendiamo il sentiero a sinistra che ci porterà all’hotel Lupo Bianco, nei pressi della partenza degli impianti per il Sella e per Belvedere. Proseguiamo dietro l’albergo Lupo Bianco su sentiero e scendiamo su strada bianca fino a Canazei, in alternativa si può evitare la prima parte di sentiero, che si presenta relativamente tecnico e prendere direttamente la strada sterrata dal tornate nr. 8.
Dal paese di Canazei, lungo via Roma, proseguiamo sulla ciclabile e raggiungiamo Campitello di Fassa per salire nella funivia del Col Rodella e raggiungere la vetta a quota 2389 m, poi scendiamo al passo Sella e passando vicino al rifugio Salei (2225) svoltiamo a sinistra su strada bianca che conduce al rifugio Comici (2154), attenzione ai pedoni nell’ultimo km. Ora ci attende una lunga discesa nella valle che separa il monte Pana con le piste di Selva di Val Gardena, tanto da attraversare la pista di sci della coppa del mondo, la Saslong, per raggiungere la località La Selva e poi Selva di Val Gardena. Saliamo lungo la strada del centro cittadino che conduce all’impianto Dantercepies, carichiamo la nostra mtb in cabinovia e raggiungiamo la vetta presso l’omonimo rifugio (2270). Uno sguardo alle vette e ai paesaggi sottostanti per riconoscere l’itinerario appena percorso e quello che dobbiamo ancora fare. Dopo pochi metri lasciamo la strada che conduce al passo Gardena per svotare a sinistra e raggiungere il rifugio Jimmy’s su sentiero (attenzione ai pedoni).
Scendiamo al passo Gardena, lo attraversiamo per imboccare il sentiero ripido e tecnico che conduce alla località di Colfosco.
In alternativa lo si può evitare scendendo lungo la strada asfaltata SS243 fino a Colfosco, oppure dal passo Gardena su sentiero a sinistra si raggiungono le piste da sci di Colfosco e il rifugio Edelweiss. Questo sentiero si presenta nella prima parte stretto, poi strada sterrata.
Ora non ci resta che proseguire lungo la ciclabile che da Colfosco porta a Corvara e da qui prendere l’impianto di risalita del Col Alt (1960). Giunti alla cima si scende di poco su strada sterrata per prendere l’ultimo impianto, una seggiovia, l’unica. Sempre su strada sterrata si sale fino al rifugio Pralongà (2125), poi discesa, prima su strada sterrata, fino al rifugio Capo Nera, poi su sentiero fino al passo Campolongo. Attraversiamo il passo e costeggiamo il sentiero, prima pianeggiante, poi ripido, sassoso e tecnico che ci porta all’abitato di Arabba.
E’ possibile evitare l’ultima discesa tecnica e raggiungere Arabba lungo la SP224 del passo Campolongo.
In alternativa alla discesa fino al passo Campolongo c’è la possibilità di deviare per il rifugio Cherz, una volta scesi dal Pralongià e raggiunto l’incrocio nei pressi della baita Capo Nera si prosegue dritti su strada bianca per il rifugio Cherz e La Vizza, arrivando così alla località di Renaz.
Da qui si sale fino ad Arabba, lungo la SR48, nostro punto di partenza.
Difficoltà:
Si presentano nelle discese ripide e a volte molto tecniche, le quali limitano questo giro ai biker esperti ed equipaggiati di velocipedo efficiente nell’impianto frenante.
Consigliamo vivamente di prendere in esame le alternative per evitare, per quanto possibile, i punti ritenuti pericolosi e rendere questo giro accessibile anche a coloro che non hanno una grande affinità nelle discese.
Partendo da Arabba, ci siamo rivolti alla cassa della funivia di Porta Vescovo pagando 25 euro il biglietto per cinque impianti di risalita. Attenzione però, per poter ottenere il biglietto al prezzo indicato, bisogna essere accompagnati da un istruttore, guida o maestro di mtb, altrimenti si potranno fare solo corse singole; ovviamente il prezzo lievita.
Ad esclusione delle due funivie, negli altri impianti si sale da soli con la propria bicicletta.
Questo tour lo abbiamo provato venerdì 26 agosto 2011, ma ci siamo ripromessi di ripercorrerlo apportando alcune modifiche e renderlo più accessibile e godibile.
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Come arrivare al punto di partenza
Centro abitato di Arabba del comune di Livinallongo del Col di Lana (BL) Veneto -Italy
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Commenti
matley1976
21.09.2011 12:38