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Grotta dei Frati |
Così scrivono Alesi e Calibani nel loro libro “Monti Sibillini - le più belle escursioni”: ….Furono i Clareni, Francescani dissidenti (seguaci di Fra' Angelo Clareno, morto nel 1334) a costruire la chiesa nella “Grotta di S. Maria Maddalena de Specu” (Spelonca), oggi conosciuta come “Grotta dei Frati”. Noti come “fraticelli”, i Clareni furono perseguitati come eretici e indicati come “sordidi, malconci, vestiti di pelli ovine ed altri luridi cenci; da le montagne dove se ne stavano ritirati, scendevano di tanto in tanto nelle città e nei villaggi e si fermavano nelle piazze e cantando ed elemosinando imprecavano contro la ricchezza ed i ricchi....”.
Abitata almeno dal 1300 al 1600, la grotta fu poi definitivamente abbandonata forse per “il prosciugamento della sorgente che ha reso così inabitabile il luogo” e per le persecuzioni. Gli abitanti di Monastero raccontano che “per cacciare i frati dalla grotta fu deviato un ruscello che scorre nel monte soprastante, affinché le acque andassero a cadere proprio sopra il romitorio” (Antinori).
Ci si arriva, non senza difficoltà, dal Lago di Fiastra, proseguendo il sentiero che porta alle “Lame Rosse”. Arrivati poi a Monastero si può scegliere di tornare a S.Lorenzo al Lago con la strada asfaltata o percorrere il nostro giro che prevede la salita al Monte Frascare (1278 m.) e la discesa al lago per il G.A.S. (Grande Anello dei Sibillini).
Foto:
https://picasaweb.google.com/brbsrg56l24/FotoGrottaDeiFrati?authuser=0&feat=directlink
www.sibillini-mtb.it
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