monte vaccia e sentiero balcone

Il 18/08/2011 mi sono regalato uno dei giri più belli che avessi mai fatto in Valle Stura... riservato solo a chi abbia voglia di spararsi circa 500m di portage continuo e senza sconti, attraversando ambienti dove portare la mountain bike è quantomeno "inusuale" il sugo del giro sono un lunghissimo e aereo traverso e la lunga e bella discesa finale:
Nota: le cartine riportano un percorso differente per il sentiero di salita alla fine del vallone del Ciaval bisogna seguire gli ometti di pietra (come da traccia gps).
RACCOMANDAZIONE IMORTANTE: per il carattere "aereo" e "CICLOALPINISTICO" della seconda parte della salita è un itinerario da affrontare solo con tempo sicuro e stabile.
Sentiero Balcone (P28) e Giro del Monte Vaccia da Pietraporzio a Sambuco.
con discesa per la GTA (P56), dai ruderi delle caserme del Vaccia in giù la discesa tecnica più bella e continua che io conosca in valle, con una pulizia e perfezione del sentiero unica!!!
il sentiero balcone è un filo che percorre il fianco della montagna quasi in prossimità delle vette, con tratti esposti e panorami aerei sulle marittime e la valle dell'Ischiator, l'ho imboccato alle pendici della Testa della Costabella del Piz (ca.2600) ed arriva alla Colletta Bernarda (ca.2400).
la discesa dal Vaccia in poche parole:
tratti ripidi e tornanti pietrosi nella prima parte e un bosco idilliaco nella seconda parte per circa 1200m di dislivello negativo ininterrotto ...

descrizione dell’itinerario:
sviluppo itinerario: km 19, dislivello circa 1600m, difficoltà OC/OC+.
Ciclabilità salita: 100% fino a pian della regina (asfalto); 80% fino a grange del ciaval (q.2131); 0% (cammalage, obbligatoriamente a spalla, su terreno molto impervio e pietraie) fino al sentiero balcone.
Discesa: Il sentiero balcone non è ciclabile al 100% ma quasi, ha andamento a saliscendi fino alla colletta Bernarda. Dai prati del Vaccia in giù tutta discesa con alcuni tratti molto difficili.

Traccia Gps: da Pietraporzio (inizio salita Pian della Regina) a fine discesa P56 (Bivio Sambuco S. Statale fondovalle).

numerazione sentieri su cartina: P28, fino colletta Bernarda, P25 fino prati del Vaccia, P56 fino s.statale valle stura bivio Sambuco.

partenza da Pietraporzio (1246m) si imbocca la strada per il Pian della Regina, tratto asfaltato.
Al Pian della Regina (fontana) subito dopo il parcheggio si imbocca a sin. la pista forestale che percorre il vallone del Ciaval (sentiero P28), la prima parte è molto ripida e con fondo smosso, man mano che si sale la ciclabilità migliora sensibilmente e si sale con numerosi tornanti nel bosco. Si giunge pedalando prima ad un rifugio privato e poi alla Grangia Prati del Ciaval dove la pista finisce e inizia un sottile sentierino (2131, ometti di pietra). Fine della ciclabilità in salita, per un bel po’ ora si porta (anche un eventuale ritirata in questo tratto comporterebbe di portare la bici a schiena).
Il sentiero segue il fondo del vallone con andamento a SO costeggiando il monte Cialancias fino alla conca pietrosa terminale. Si sale verso sin. la testata della conca (ometti) delimitata dalla Costabella del Piz fino all’insellatura (2608) posta sullo spartiacque verso il vallone dell’ischiator. Sulla cresta si seguono i segnavia bianco rossi fino ad individuare il sottostante “sentiero balcone” (traccia GPS: qui forse ho sbagliato tenendomi troppo a lungo in cresta…sono passato in vetta ad un paio di cime, facendo della mezza arrampicata con la bici sulla schiena).
La mulattiera ex militare si snoda panoramicissima con alcuni saliscendi lungo il versante Ischiator passando poco al di sotto della cresta e della rocciosa Testa di Cavias, fino a giungere alla colletta Bernarda (2400, circa 8 km da Pian della Regina), con tratti esposti e una buona percentuale di ciclabilità.
Dalla Colletta Bernarda (incrocio con sentiero P25 proveniente da Pian della Regina, possibile variante di salita, ma tutta a spinta!) si continua a traversare in discesa (sentiero P25) fino a raggiungere la vasta prateria (si lascia sulla destra il bivio per Bagni di Vinadio) dove sorgono le caserme del M. Vaccia, panorama no comment!!!
Si supera il prato e si imbocca l’evidente e ben segnalato sentiero (P56) di discesa, subito impegnativo dai primi metri.
La discesa inizia con un primo tratto ripido che porta ad una conca erbosa, superata la quale si affronta un tratto a tornanti stretti e ravvicinati, ripidi e con fondo smosso, tratto più difficile di tutta la discesa


. Segue un tratto più rettilineo che conduce nel bosco.
La discesa nel bosco è sensazionale, alterna tratti tecnici a lunghi traversi scorrevoli, il fondo è sempre eccellente, le vedute che si aprono nelle radure fanno capire la distanza dal fondo valle e la pendenza del versante.
Si giunge ad un bivio (segnaletica) in corrispondenza di un fabbricato dell’acquedotto di Sambuco, il sentiero prosegue al di sotto della piccola costruzione (Acqua!), la discesa prosegue nel bosco fino a attraversare prima una stradina asfaltata e poi a raggiungere la statale nel fondovalle, con sequenze esaltanti di curve strette e tratti scorrevoli … nel bosco pieno di funghi rossi a pallini bianchi!!!

Fino ad oggi per me la discesa più lunga più bella più intensa che ho percorso nella meravigliosa Valle Stura, ripaga ampiamente del tanto portage che a fine giro non ricordavo neppure!!!
Inoltre il giro si presta a qualche variante, che non mancherò al più presto di provare!!!
CinghiALPmente vostro, enri-le-fou




Come arrivare al punto di partenza

pietraporzio, strada per pian della regina

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Commenti

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BAROLO71

24.08.2011 15:34

Enri + Cinghial + CicloAlp = garanzia assoluta di giri super .... e gran mazzo!!

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modoloale

13.09.2011 10:54

sabato 17 settembre 2011 è mio! Grazie della traccia.

Ale
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Danybiker88

18.09.2011 14:21

Fatto il 17/09/2011
Giro non tanto ciclabile in salita, ma con una discesa piuttosto divertente. Forse non è la più bella della Val Stura, ma comunque è bella e divertente, anche se mai troppo estrema.

La salita da Pian della Regina a Grangia Prati del Ciaval è decisamente ripida e purtroppo a causa del fondo molto ghiaioso non completamente ciclabile a tratti e molto faticosa. Definirla ciclabile all'80% mi sembra comunque corretto, ma sappiate che quell'80% che si fa in sella richiede molta energia ed impegno.

Dopo Grangia Prati del Ciaval la ciclabilità diventa nulla e il sentiero quasi scompare (seguire gli ometti, è facile sbagliare). Si procede solo in portege, spingere la bici risulta molto difficoltoso.

Arrivati nella conca terminale sconsiglio di salire diretti sulla cresta seguendo le tracce che si inerpicano sullo sfasciume sulla SX. Noi siam saliti di la ma è pericoloso, sia per fondo incosistente, che per la forte esposizione, che per il rischio di far cadere massi su quelli che stanno sotto. Procedere lungo la conca e salire per prati sulla cresta, come da traccia GPS, ed ignorare quello che dicono le cartine è la via migliore, più rapida e più sicura.

Arrivati sulla cresta consiglio di scendere appena possibile sul sentiero balcone e segiurlo, senza seguire la cresta (ciclabilità nulla).

Il sentiero Balcone è in saliscendi ed è bello lungo. Ciclabile praticamente al 100% nei tratti di discesa, non sempre nei tratti di salita. Arrivati dalle casermette comunque la salita è finita, ma considerate che dalla cresta fino a quel punto ci va quasi un'oretta.

La discesa ha una difficoltà complessiva media. Il traverso del sentiero balcone è un S2-S3 esposto. Complessivamente la classificherei come un S3 nel tratto dopo la caserma con un paio di tornanti S4 (richiedono il nose press), per poi diventare un S2 nella seconda metà.

Bello il giro nel suo complesso, soprattutto come paesaggi. La salita però è molto dura e fisica e si spalla parecchio, soprattutto su terreni molto faticosi: una salita che sicuramente non piace a tutti. Se però siete disposti come si suol dire "a farvi il mazzo", il giro merita.
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enri le fou

18.09.2011 15:20

grazie del dettagliato commento,
vedo che avete tentato l'altra via di salita dal fondo del vallone e che non è consigliabile, buono a sapersi !!!

se avete una traccia gps mi farebbe piacere per confrontare il punto di innesto sul sent. balcone sono curioso di sapere se si riesce a tagliare un pò di ravanamento in cresta ...

ciao!!!
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enri le fou

22.09.2011 10:48

20/09/2011 ripetuta ieri sera la discesa dalla conca prativa in giù, sono salito dal sentiero del chiot delle donne, lo sconsiglio vivamente :-) full portage anche se in ambiente!!!invece in discesa può essere un'alternativa interessante, forse leggermente più intensa del P56

invece in discesa sul P56 ho trovato condizioni strepitose e tanti caprioli curiosi !!!

Infos

Inserito da
enri le fou
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Tipologia
Itinerario da A a B
Inserito il
24.08.2011
Località
Via Nazionale, 6, 12010 Pietraporzio CN, Italia
Regione
Piemonte
Web
Homepage
Tempo Percorrenza
6 ore
Distanza
19.0 km
Dislivello
circa 1600
Difficoltà tecnica
molto difficile
Condizione fisica
duro
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