Itinerari Mountain Bike

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Fossolo-via Gaibola-val di Zena

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Altro giro adatto anche ai principianti (se necessario si può fare qualche salita più dura a spinta).
Percorrendo via Palazzetti (comune di S.Lazzaro) si trova sulla destra il cartello che indica il parco fluviale, e si gira per via Fondè. Dopo poco su un albero incontriamo due piccoli segnali verdi (colore dei segnali del parco dei Calanchi) che indicano due percorsi per bici. Ho preso quello a destra che porta subito sullo sterrato (ripido all'inizio ma subito più dolce ATTENZIONE: ci sono passato oggi 4/10/2011 e il ponticello di legno ha un'asse larga rotta, attenzione: pericolo!!).

La strada è larga e carrabile (serve diverse case private): a un certo punto sembra finire contro un cancello ma è indicato a sinistra il sentiero percorribile. Si costeggia un campo, si passa su un ponticello e infine una discesa breve immette sull'ultimo tratto asfaltato di via Gaibola.

Poco dopo comincia lo sterrato piuttosto ripido, è qui che i "bolsi" scendono e spingono :) Ci si addentra un po' pedalando un po' spingendo nel parco dei Calanchi, e si apre qualche squarcio panoramico sulla città.

Perdersi è quasi impossibile e poi ci sono le tabelle del parco, prima quella della "cava di sabbia", poi quelle delle buche di Gaibola, dell'Inferno e di Ronzana. Purtroppo c'è vegetazione fitta e non si riescono a vedere bene le formazioni carsiche. Però poco prima della buca Gaibola c'è un sentiero cai che va a sinistra (si riconosce perché è più stretto del sentiero che stiamo percorrendo e c'è un cartello di divieto motocross). Forse passando di lì si vede meglio la buca.

Il tratto fra le "buche" è abbastanza pianeggiante e anche i meno allenati lo possono fare tutto in sella. Il sentiero principale si addentra in un bosco, sulla destra c'è il sentiero stretto e ripido che porta al Centro Parco. In questa zona di bosco ho letto che qualcuno ha avvistato una vipera... è una buona idea fare un po' di rumore per farsi sentire e far sì che, se mai ve ne fosse una nei paraggi del sentiero, abbia tempo di fuggire prima del nostro arrivo.

Dopo poco il bosco si apre e si vedono di nuovo abitazioni: siamo alla fine del parco,





sulla strada dell'Eremo (a destra) che, volendo, porta rapidamente in val di Zena. Proseguendo a sinistra c'è una moderata ma lunga salita asfaltata che porta ai calanchi del Rio Maleto, con panorama sulla valle dell'Idice. C'è anche un sentiero cai (817 mi pare) sulla sinistra che dovrebbe portare nei pressi di Mercatale.





Proseguendo si incontra un gruppetto di case. Sulla destra c'è una strada bianca, senza indicazioni se non quella di avere poco dopo il suo inizio una cabina ENEL. Se mancate la svolta -come ho fatto io- arrivate a una strada in discesa (asfaltata ma molto rotta) dove c'è un cartello "Sentiero dell'Eremo". Qui ho fatto inversione e con l'aiuto del GPS (la stradina anche se bianca è indicata nelle cartografie) mi sono orientato e ho iniziato la discesa.

La strada inizia facile poi si stringe e si passa appena fra degli alberi. Continuare imperterriti perché poco dopo si riallarga e torna a essere percorribile e percorsa dalle auto, perché iniziano presto delle case. Ci sono diverse diramazioni (tutte presenti nelle cartografie dei navigatori)) ma prendendo sempre quella in discesa non si sbaglia. La strada è bella e divertente, la ghiaia è omogenea e permette di eccedere un po' con la velocità, occhio però soprattutto nelle curve cieche perché può salire una macchina.





Troppo presto purtroppo si arriva al ponticello che da sulla val di Zena e lo spasso è finito ;)





P.S.: almeno in estate ci sono veramente tanti insetti fastidiosi come i tafani che, appena ci si ferma, banchettano. Meglio cospargersi bene di repellente e possibilmente lasciare poca pelle scoperta.

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Come arrivare al punto di partenza

Si parte dalla zona est di bologna (S.Lazzaro, parco dei Cedri, Mura S.Carlo/Pulce

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