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Monte Ario - FR 5 |
Verso le 3 si parte da Brescia, non c'è una nuvola e la voglia aumenta. Arrivati a Bovegno dopo mezz'ora di trepidazione partiamo. (Per il parcheggio: piazzola del km 28 della strada SP BS 345). Dopo poche centinaia di metri sulla destra appare l'indicazione per Zigole e Mago proprio quella da prendere. Si incomincia a salire, a salire e a salire, si passa Magno, il comune di Carezia e dopo qulache km incontriamo anche il cartello che indica la fine di Bovegno. Per ora tutto asfalto ma perfortuna poco traffico. Il percorso è molto piacevole perché è per l'80 % in ombra e la temperatura è eccezionale. Ecco che ci appare il cartello che sancisce l'inizio del comune di Irma. Accostando una simpaticissima e gradevole pineta giungiamo dopo molta fatica a Vaghezza, più o meno a 1200 mt. Un chiosco low cost tipico della Valtrompia ci permette un rapido rifornimento e via che si riparte. Da Vaghezza parte una strada sterrata molto bella e anche faticosa che ci porta fino in cima a mille e seicento metri. Spettacolo mozzafiato! La cima del Pezzeda ci guarda dall'alto e il Monte Ario, ai piedi del quale ci troviamo, dista a 300 metri di dislivello non percorribili in bici, a quanto dicono i malghesi, e per quanto li si possa capire. Ora, costeggiando il Monte Ario tenendolo sulla destra, ci troviamo di fronte a due malghe una in costruzione e una pittosto "diroccata". Da lì non vi è un vero e proprio sentiero ma basta scendere attraverso il prato situato tra le due malghe ed ecco che, dopo diversi su e giù, tenendo sempre il Monte Ario sulla nostra dx, ci imbattiamo in un faggio spettacolare e gigantesco. Procedendo entriamo in una pineta che è segnalata, saltuariamente, dal colore arancio-rosso. Procediamo e fino a che, pensando di esserci persi, troviamo una strada ghiaiosa piuttosto larga e scorrevole. Alla fine della discesa con grande gioia riconosciamo i cartelli dei percorsi FR e, sotto l'indicazione di un compagno scegliamo il 5°. Percorso piuttosto scorrevole, veloce con tornanti e parabole. C'è un salto carino ma anche piuttosto basso. Il tutto però assume un carattere particolare per la perfetta commistione di ingredienti perfetti: single-track, natura e bici. si può chiedere di più?!
P.s. ad un certo punto la prima parte di FR 5 finisce, c'è un bivio, mi raccomando ricollegatevi alla strada perché la seconda parte e malmessa e difficilmente percorribile.
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Come arrivare al punto di partenza
Procedendo sulla strada principale c'è una piazzola a destra ghiaiosa e piuttosto grande. Per intenderci al cartello stradale 28 SP BS 345.
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