Rocca del Poggiolo

Rocca del Poggiolo

Ecco la salita della “ vigna “

categoria: mountain bike.
data: 7 aprile 2007
hanno pedalato: Zanna, Robi, Luce, Fux.
tempo impiegato: 2 ore.
lunghezza: 30,35 km.
tipo strada: 23.35 km asfalto; 7 km sterrato.
altitudine partenza: 19 m.
altitudine massima raggiunta: 230 m.
altitudine minima raggiunta: 8 m.
guadagno dalla partenza: 210 m.
dislivello massimo: 222 m.


Accesso alla partenza: partendo da Ravenna bisogna raggiungere Russi, superata la cittadina in direzione Faenza dobbiamo seguire le indicazioni per l’abitato di Prada. www.ciclostanco.it Oltrepassato il paese, dopo circa 1,3 km incrociamo la SP60, via Corleto, che imbocchiamo a destra. Seguendo sempre la strada principale giungiamo alla Pieve di Corleto che troviamo sulla nostra destra.

Descrizione: subito dopo la partenza dalla Pieve di Corleto troviamo la prima salita impegnativa, solo un cavalcaferrovia, andiamo avanti fino all’incrocio con la via Emilia, attraversiamo la statale e seguiamo la strada dritta davanti a noi, subito dopo alla curva a sinistra troviamo il bivio in cui giriamo a destra in via Castel Leone, 4,5 km dalla partenza. www.ciclostanco.it CORLETO l’antica Coloriterla e poi Colorita indi Coloreta, era il luogo dove ora si trova la “pieve di Corleto” da cui il nome. Forse in quel terreno, durante l’epoca romana, abbondava un’erba che serviva a tingere i panni e le tele. Corleto è rimasta famosa per la sanguinosa zuffa avvenuta tra Faentini e Forlivesi circa la nota questione di Castel Leone (Castrum Leonis) costruito dai Forlivesi a ovest di Prada. La contesa durò tre anni (1168-1171) e riprese nel 1201 ma, dopo alterne vicende, vittorie e sconfitte, Faenza risultò vincitrice e distrusse il castello in questione. www.ciclostanco.it Durante le sanguinose battaglie, il campanile della Pieve venne distrutto.Anche Corleto ebbe il suo castello (Castrum Corleti o Corileti) che i Faentini fortificarono nel 1217; dopo tale data, tuttavia, non se ne ebbero più notizie. La strada inizia subito a salire con una pendenza media del 3,7%, superiamo la chiesa di Castiglione, sempre dritto fino al bivio al 7.85 km giriamo a destra continuando a salire fino al 9 km.Andiamo a destra, la strada si fa sterrata, veloce e in discesa per circa 1 km, in fondo teniamo la destra, sempre in sterrato, ma stavolta in salita per circa 800 m. Al bivio in cima alla salita giriamo a sinistra e seguiamo lo sterrato fino all’inizio dell’asfalto. Abbiamo percorso circa 12,2 km dalla partenza e aggrediamo la discesa più dura del percorso “ il serpentone ”, non tanto per la pendenza del 9%, ma per il susseguirsi di stretti tornanti da affrontare con piglio motociclistico. Ora ci rilassiamo nella lunga discesa che ci porta verso il paese di Castrocaro Terme. www.ciclostanco.it Poco prima del paese, al km 16,5 incomincia, a sinistra, la salita più dura dell’intero itinerario “ la vigna “, non troppo lunga 1,5 km, ma con una pendenza del 8,2% e un fondo rovinato dal continuo passaggio dei trattori. Giunti in cima teniamo la destra su un largo strabello sterrato con vista sulla Rocca del Poggiolo. Finalmente !!!! FORTE DEL POGGIOLO le sue origini si confondono e si intrecciano con quelle della Rocca di Castrocaro, di cui probabilmente fu torre di vedetta. I primi documenti risalgono al 906 anno in cui viene citato tal "conte Berengario del castello di Montepoggiolo". Nei secoli successivi è sotto in controllo delle più potenti famiglie del luogo, fra cui gli Orgogliosi, gli Ordelaffi, i Pagani ed i Manfredi. Viene annessa alla repubblica di Firenze nel 1403 assieme al castello di Castrocaro. Per la sua posizione, dominante su tutta la pianura romagnola e agli estremi confini della Romagna Toscana, nel 1471 ne viene deciso l'ampliamento ed il rinforzo, affidandone il progetto all'architetto Giuliano da Maiano. E' in questa epoca che il fortilizio assume l'attuale struttura a pianta romboidale. www.ciclostanco.it Con la costruzione della nuova città fortezza di Terra del Sole, la fortezza di Montepoggiolo diventa vedetta di quest'ultima cittadina, tanto che l'ordinanza di disarmo che colpì la rocca di Castrocaro nel 1676 non riguardò Montepoggiolo.Quando nel 1772 Pietro Leopoldo di Lorena decide il disarmo di Terra del Sole, stessa sorte tocca anche Montepoggiolo che nel 1782 viene venduta a privati. Il primo proprietario fu don Bagio Magli. Così la descrive Edoardo Warren nel 1748: alla sommità di un monte che è ragionevolmente alto al grecale di Terra del Sole a circa un miglio di distanza vi è un antico castello che serve di scoperta a questa Fortezza, la quale essendo in pianura non può scoprire di lontano. www.ciclostanco.it Questo Castello si chiamava altre volte Monte Falcone di Romagna, ma non viene ora conosciuto che sotto il nome di Monte Poggiolo. Questo posto scuopre tutta la pianura della Romagna papale da Faenza fino a Ravenna e l'Adriatico, di modo che non è possibile far passare fra questo mare e Terra del Sole di piano alcun corpo considerabile senza esserne avvisati. La Pianta ed elevazione di questo castello qui unita, e che è una specie di losangio agli angoli del quale vi sono quattro torri di cui una è molto maggiore dell'altre, ne danno un'idea ragionevole, vi regna all'intorno un fosso rivestito assai largo e questo posto è al coperto di un' insulto. A tutt'oggi di proprietà privata, ed in stato di avanzato degrado, da anni si è in attesa di un progetto di restauro conservativo. La fortezza, situata sul rilievo cupoliforme di Monte Poggiolo, domina la parte sud orientale della Pianura Padana dai dintorni di Forlì fino all’Adriatico. Ad est sovrasta il fiume Montone e ad ovest i rilievi collinari verso il faentino. www.ciclostanco.it Data la sua importanza strategica la Rocca fu anche lungamente contesa: nel 1179 i Ghibellini Romagnoli la occuparono e la distrussero ma, sei anni dopo, venne ricostruita dai Castrocaresi, che furono costretti a cederla al Comune di Forlì. Dal 1234 al 1317 la tennero i Fiorentini fino all’arrivo degli Ordelaffi che, a loro volta, furono costretti a consegnarla alla Santa Sede, la quale la restituì ai Castrocaresi che la fortificarono, ma, nonostante ciò, la occupò Francesco Manfredi. Nel 1371 la fortezza tornò sotto il dominio della Santa Sede e, in seguito, riconquistata dalla famiglia Ordelaffi che fu però costretta a riconsegnarla alla Santa Sede. Per cent.’anni i Fiorentini e i Forlivesi si contesero la rocca, finché nel 1482 venne ricostruito da Giuliano da Maiano. Alla fine del 1500, la Rocca perse la sua importanza in seguito alla costruzione della fortezza di Terra del Sole, munita di artiglieria. Nell’aprile del 1951 un meteorite fece crollare un bastione dell’antico castello di Monte Poggiolo. Circa trent’anni fa la Rocca fu acquistata dall’architetto bolognese Luigi Vignoli, che tentò di iniziare il restauro, ma il progetto venne respinto. www.ciclostanco.it Superiamo la Rocca e continuiamo seguendo la strada che diventa asfaltata poco più avanti, arrivati in piano teniamo la sinistra per rientrare al primo bivio incontrato. Non resta altro che ripercorrere il tragitto dell’andata per raggiungere la Pieve di Corleto.

Varianti:

Punti critici: la discesa “ serpentone “ 7 tornati a gomito su asfalto; la salita “ vigna “ non troppo lunga 1,5 km, ma con una pendenza del 8,2% con un fondo sterrato, impossibile con il bagnato.

Fux
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Infos

Inserito da
ciclostanco
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
22.06.2011
Località
Castrocaro
Regione
Emilia-Romagna
Web
Homepage
Distanza
30.0 km
Dislivello
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