|
Capanna San Lucio |
Itinerario fantastico sulle pendici del Monte Bar e dei suo vicini. Si parte poco prima di Corticiasca, in Valcolla, e si segue la strada verso Signora fino a Bogno, dove la si abbandona per cominciare la salita sterrata, in parte ripida, che porta al confine con l'Italia presso la Capanna San Lucio. Il panorama spazia dal Monte Rosa alla Valtellina e una pausa contemplativa è d'obbligo, anche perchè quello che vi aspetta adesso è un'orgia di singletrack come è difficile trovarne.
Infatti si taglia tutto il versante sud del Monte Gazzirola su un sentiero infinito e perfetto da pedalare (diversi su e giù, un reggisella telescopico aiuterà molto). È anche segnalato come percorso per le mtb Nr. 66 dal Ticino Turismo. Unica avvertenza: non fatelo troppo presto in primavera, perchè i canaloni saranno ancora pieni di neve e alcuni di loro sono difficili da passare perchè la neve sarà scavata dai ruscelli che ci passano sotto, rischiando quindi di cedere al vostro passaggio. Oggi, 8 aprile 2011, c'era solo un canalone con questo problema.
La cavalcata fino a Piandanazzo è epica, vi dico solo questo. Così come è epica la discesa verso la Costa del Vallone e poi dai dintorni dell'Alpe Musgatina fino al punto di partenza (questo è il tratto piú tecnico ma sempre fluido, una vera goduria).
Itinerario simile ma al contrario:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/2536
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Come arrivare al punto di partenza
Venendo da Tesserete, dopo il Grotto Molino, sulla destra, ci sono doverse piazzole dove parcheggiare, prima del paese di Albumo.
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
skycross
22.05.2011 23:17
Però 3 ore per completare il giro mi sembrano davvero un pò pochine, se non si è davvero in ottima forma (io, ad esempio, ce ne ho messe 5). La cavalcata fino a Piandonazzo è bella tosta, e anche superata la Capanna San Lucio, che è la parte più ripida, il sentiero resta sostanzialmente in salita...anche il fondo non è certo dei più scorrevoli. Detto questo, la discesa è innegabilmente epica, di quelle che ripagano anche il più duro sforzo, tutto come descritto da Marco, se non si hanno particolari problemi con i tornantini stretti, forse aparte uno o due passaggi, praticamente non c'è mai motivo di scendere dalla sella. Cos'altro aggiungere? Da rifare! Ma con più calma...e coi panini.