Eremi S. Maria Val di Sasso e S. Maria d'Appennino - Fonte Teia

Consigli: arrivati alla sorgente del Giano (Fonte Teia - Vedi altro mio itinerario con GPS) facciamo una bella pausa, panini e acqua freschissima dalla fontanella in pietra pochi metri dopo la sorgente.
Alla sorgente anche in estate c’è molta umidità in quanto è ubicata dentro un canalone per cui è consigliato avere con se un giubbino leggero.

Percorriamo la strada asfaltata in direzione Fabriano – Valleremita. Dopo 200 metri circa, oltrepassato il ristorante sulla destra, svoltare, sempre a destra in direzione Valleremita.
Seguendo sempre la strada asfaltata percorriamo la salita (circa un centinaio di metri) abbastanza impegnativa poi, però la strada sempre in salita diventa più “comoda”. Dopo circa 2 km raggiungiamo la frazione di Valleremita (490 metri s.l.m.).
Entriamo nel paese, seguendo sempre la strada che va verso destra, passiamo di fronte alle chiesa imboccando la strada asfaltata stretta e in salita alla nostra sinistra.
Dopo poche decine di metri la strada diventa sterrata (sentiero 100AG), abbastanza agevole. Proseguendo la nostra pedalata sempre in salita; alzando gli occhi possiamo intravedere in mezzo alla valle, a mezza costa, l’eremo in tutta la sua bellezza. Dopo un paio di chilometri, seguendo sempre la sterrata in salita, arriviamo al piccolo piazzale antistante l’eremo di S. Maria di Valdisasso (noto in zona come “La romita”) a quota 670 metri s.l.m.
Qui possiamo fare una sosta ammirare la struttura, parzialmente ristrutturata, dell’eremo.
Di nuovo in sella, in discesa ora ripercorrendo lo stesso percorso dell’andata fino al punto dove abbiamo parcheggiato le auto. In pratica tutto in discesa… la gioia dei biker e il premio dopo la salita!!!!
Arrivati alle nostre auto seguiamo l’indicazione per la frazione di Cancelli. Dopo circa 1,5 Km ecco che inizia il centro abitato di Cancelli (425 metri s.l.m.); la strada, dopo una curva a destra si biforca. Noi dobbiamo proseguire dritti per la salita (leggera) SENZA svoltare a sinistra nella biforcazione.
Attraversiamo tutto il centro abitato e, in prossimità del bar del paese (sulla destra) svoltiamo a sinistra per una strada asfaltata più stretta di quella che stiamo percorrendo (sentiero 101).
Proseguiamo per circa 800 metri fino a raggiungere un bivio dove c’è un piccolo tabernacolo bianco, prendiamo la strada a destra ancora asfaltata per 200 metri.
Percorsi i 200 metri la strada asfaltata “muore” in discesa in prossimità di una casa e noi, dobbiamo svoltare a sinistra per la strada sterrata senza prendere la discesa.
Questa strada, che costeggia sempre il torrente Giano fino alla sua sorgente, è abbastanza agevole anche se in alcuni tratti il fondo è formato da sassi un po’ grossi che in salita rompono abbastanza le scatole ai biker!
Non ci sono grosse difficoltà se non un piccolo strappo in salita ma che è superabile.
Percorsi circa 2,8 km scorgiamo le rovine dell’eremo di Santa Maria d’Appennino, ormai in completo abbandono (480 metri s.l.m.).
La sterrata ora prosegue (inutile andare a vedere l’eremo da vicino perché è pericolante e non è consigliabile entrare!!!).
Manteniamo quindi la sinistra appena superato un ponticello sul torrente Giano e proseguiamo in piano fino ad incrociare il torrente che dobbiamo attraversare.
Proseguiamo in salita, sempre seguendo la strada sterrata che a tratti si fa più sconnessa fino alle sorgenti del Giano (Fonte della Teia).
Gli ultimi 300 metri sono impegnativi, sia per lo strapiombo alla nostra destra e sia per la pendenza. I mostri sacri la faranno in sella credo… gli altri un po’ meno!
Arriviamo alla sorgente del fiume Giano (565 metri s.l.m.), una piccola cascata che traversa la strada. Proseguiamo per altri 50 metri e troviamo dei tavoli in legno e una fontanella d’acqua per bere direttamente l’acqua sorgiva.
Qui possiamo fermarci e tornare in dietro per la strada percorsa perché proseguendo la sterrata porta (dopo 1,5 km) al rifugio dei cacciatori del luogo (chiuso) e poi sui prati del monte Maggio o, con un sentiero MOLTO impegnativo e pericolo all’abitato di Cacciano (sentieri 129 e 124). Oltretutto c’è un cancello in ferro spesso chiuso per evitare che il bestiame al pascolo scenda lungo la strada.
Tornando indietro prestiamo attenzione alla discesa subito dopo la sorgente che è un po’ impegnativa, più che altro, per il fondo molto ghiaioso.

Se avete dubbi o volete informazioni potete tranquillamente scrivermi un MP o contattarmi per e-mail.

Il percorso segnalato è un suggerimento che non implica alcuna responsabilità del sottoscritto per eventuali danni a persone e/o cose avvenuti durante l'effettuazione di escursioni.

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Come arrivare al punto di partenza

all’uscita “Fabriano Ovest” della S.S. 76 lasciare le auto in una strada senza uscita vicino al bivio per Cancelli (si imbocca dalla grande rotatoria all’uscita delle rampe della superstrada); verificare eventuali cartelli di divieto di sosta!

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Infos

Inserito da
Musty
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
28.05.2009
Località
SS76, 60044 Fabriano AN, Italia
Regione
Marche
Tempo Percorrenza
1,5 ore
Distanza
22
Dislivello
470
Difficoltà tecnica
Facile
Condizione fisica
Facile
Visite
163
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