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Pedalata alla Specchia dei Mori |
Partendo dal Piazzale della stazione di Galatina,si raggiunge il paese di Soleto,entrando di fatto nel territorio cosiddetto della Grecìa Salentina,una zona nella quale ancora oggi si parla un'antica lingua di derivazione greca,il Griko.Nel paese val la pena fermarsi un attimo ad ammirare la maestosa Guglia di Raimondello fatta erigere da Raimondo Orsini del Balzo.Usciti da Soleto ci dirigiamo verso Zollino,un paesino di 2000 anime dove la prima settimana di agosto,ogni anno,si svolge la caratteristica Sagra della Sceblasti,una specie di pagnottella rustica molto saporita.Si prosegue quindi per Martano,paese dove risiedono i monumenti megalitici più imponenti del Salento che abbiamo visitato,vale a dire il Menhir del Teofilo ed,appunto,la Specchia dei Mori
Specchia dei Mori
non prima di aver fatto però visita ad una caratteristica masseria abbandonata fuori Martano
Masseria Sciuscia
ed aver scattato la solita foto di rito
Paolo Davide e Luca
Sulla strada che da Martano porta a Caprarica,un paio di km fuori dall'abitato,prendendo uno sterrato sulla destra,si raggiunge la Specchia(detta anche Specchia del Diavolo).Narra la leggenda che i Mori fossero gli antichi abitanti di queste terre che,per raggiungere Dio,costruirono una torre altissima,ma Dio li volle punire per la loro superbia e li fece sprofondare sotto la loro stessa costruzione.Dalla cima si può godere di uno splendido panorama ed ammirare il Mare Adriatico
Il panorama dalla specchia
Una volta scesi,non senza difficoltà,giù dalla Specchia
Discesa complicata
abbiamo inforcato le nostre biciclette ed abbiamo fatto ritorno a Galatina.
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Come arrivare al punto di partenza
Piazzale della stazione di Galatina
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