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VALCAVA: Calolzio-Pertùs-Erve |
Tipologia: Giro AllMountain con salite a tratti molto impegnative e discese incacchiate non sempre semplici da seguire.
Lunghezza: una trentina di km
Dislivello: credo sui 1100m
Periodo: l'ho fatto a metà gennaio, ma perchè pioggge e sole hanno sciolto tutto, direi da marzo fino a novembre.
Traccia GPs: Sì ma ocio, è ottenuta unendo tre spezzoni e senza esser stata pulita.
Allora, son salito da Calolzio per la vecchia strada che sale fino a Carenno passando da Lorentino e Moioli, strada ciottolata molto ripida dove passano solo i trattori.
Arrivato a Carenno ho seguito la strada asfaltata principale fino ad arrivare ai campi di calcio, in prossimità dei quali parte la carrozzabile che sale verso la vecchia colonia (o convento, boh) e poi al passo del pertùs, l'ultima parte è tutta sterrata\cementata.
Salendo si intravede quasi sempre l'ultimo pezzo di sterrata da percorrere sotto il monte Ocone ed il passo del pertùs; PRIMA di arrivare alla vecchia colonia, anzichè fare l'ultimo tornante a destra si tira dritto sempre sulla sterrata con una gran vista panoramica, ad un certo punto si comincerà a scendere, ad un certo punto la strada si stringerà sempre più fino ad arrivare ad un roccolo.
Qui ci sono tre possibilità: a sinistra c'è un sentiero che scende verso Carenno in località "i morti", a detta di un local col trial è molto carino da fare anche se corto; andare dritto verso il monte Spedone e poi scendere a Erve, ma sempre secondo lui è molto brutta, me l'ha sconsigliata. Io sono andato a destra in un sentiero stretto che poi diventa molto sporco e non sempre chiarissimo, il punto di riferimento è un piccolo nucleo di case sopra Nesolio che si riesce ad intravedere; spingendo\pedalando si arriva ad una palina di segnalazione dei sentieri che indica solamente che continuando dritto si va verso la passata, qui si deve girare a sinistra ed il sentiero inizia a dare soddisfazioni.
Tornantini, rocce, stretto, ripidi, da guidare, c'è di tutto e non è affatto banale. Si punta ad una casa isolata nel bosco, sulla sua sinistra il sentiero continua fino ad un bivio destra-sinistra: il più invitante ricordo essere a sinistra, beh, si va a destra, ricordate di puntare sempre al gruppetto di tre case che si intravede al di là del bosco. Poco avanti si attraversa un ruscello e si arriva finalmente al gruppetto delle case; qui comicia un drittone tutto da guidare molto divertente fino ad arrivare al vecchio paesino di Nesolio, per chi ne avesse piene le balle da qui parte una recente sterrata che vi porterà velocemente giù ad Erve, altrimenti tenendo la sinistra riparte il vecchio sentiero con diversi tornantini bastardi da chiudere fin giù ad Erve.
Qui si risale su asfalto in direzione Costalottiere, la strada sale, poi scende e risale fino al gruppo di case di Saina, da qui sentiero in salita fino ad una croce con un tavolone, ora si scende. Bel traverso per poi incazzarsi seriamente, boccioni sul sentiero con purtroppo diversi alberi ad intralcio, si sbuca ad un ristorante sopra la chiesa di S.Girolamo; non scendere verso questa chiesetta perchè è una cementata ripida senza senso, si continua verso il ristorante e lo si supera, dopo nemmeno 150m si entra nel bosco sulla destra, con diversi saliscendi si arriva ad un acquedotto e poi giù per un sentiero molto carino (impossibile da spiegare) fino a sbucare sulla strada principale.
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Commenti
dariuz
16.01.2011 23:41
ho fatto entrambi i sentieri che citi al Roccolo, quello che va a sinistra era bellissimo finchè non hanno tagliato il bosco, ora è molto rovinato, arrivi al baitello genepi, li è interessante!
quello che va diritto verso il monte spedone invece a me piace, ci sono un solo un paio di punti inkazzati
esiste un terzo che sale e attraversa tutti i roccoli e poi scende a intercettare il secondo ed è molto bello, ripido e tutto a tornantini molto stretti...
Dariuz