Monte Amiata: tra le faggete della Montagna

L'itinerario proposto parte da Arcidosso, nella centrale Piazza Indipendenza, dove confluiscono le strade per Grosseto, Casteldelpiano e Santa Fiora.
Si scende in direzione della frazione di Bagnoli su asfalto ma al bivio per il paese si prosegue a sinistra (sempre su asfalto in salita) davanti alla chiesetta di Santa Mustiola.
Dopo le frazioni di Capannelle e Grappolini la strada risale fino alla località Piane, dove si svolta a sinistra verso San Lorenzo in discesa.
Giunti a San Lorenzo, in corrispondenza della crocina dell'Audibert, si svolta a destra in leggera salita (via della Montagna).
Il primo tratto è asfaltato, poi diviene sterrato e inizia a risalire tra i castagni anche con tratti ripidi e cementati.
In corrispondenza di un evidente bivio svoltiamo a sinistra, attraversiamo un tratto pianeggiante tra i castagni e raggiungiamo la strada asfaltata che da Casteldelpiano sale alla vetta.
Pochi metri in salita e poi torniamo tra i castagni, alla prima evidente strada forestale alla nostra sinistra.
Qui inizia il tratto che ci porterà faticosamente sopra il fosso di Bugnano, oltre i mille metri tra i castagni del versante grossetano.
Le rampe cementate si susseguono frequenti e, quando la strada sembra terminare occorre scendere di bici e camminare davanti a noi tra i castagni.
Poco dopo ci troveremo davanti ad un passaggio roccioso da superare con estrema attenzione, essendo questo esposto e pieno di foglie che possono ingannare su dove mettere i piedi.
Con estrema attenzione facciamo passare la bicicletta nella spaccatura tra le rocce di trachite e proseguiamo (a piedi) in costa avendo come riferimento alcuni abeti che spiccano tra i castagni.
Siamo ora in vista di un castagneto coltivato e di una strada, raggiunta la quale possiamo ripartire in sella, in salita.
La strada costeggia i castagni e si addentra improvvisamente tra il verde intenso dei faggi.
Poco dopo ci troveremo all'ombra di una meravigliosa faggeta sotto la quale raggiungeremo il fosso di Bugnano, caratterizzato da un enorme masso di trachite.
Da qui il percorso è segnato con i segnavia bianco-rossi, essendo parte della sentieristica dell'anello dell'Amiata.
Proseguiamo su strada segnata prevalentemente in salita fino ad una radura (pian dei Mandrioli) dove proseguiamo a sinistra prima e a destra poi, fino a raggiungere la strada asfaltata che da Seggiano sale alla Vetta Amiata.
Attraversiamo la strada in prossimità della fonte di Capo Vetra (la migliore acqua dell'Amiata) e proseguiamo fino al rifugio forestale.
Da qui percorriamo il sentiero alla sinistra del rifugio oltrepassando un paio di sorgenti fino a tornare sotto una fitta faggeta, anche questa tra le piu' belle della Montagna.
La forestale che percorriamo costeggia bastioni altissimi di trachite ed è immersa in un ambiente molto suggestivo.
Al bivio successivo risaliamo a destra su strada forestale (nota: proseguendo sulla strada precedente a dritto possiamo arrivare all'Ermicciolo - una suggestiva chiesetta nel bosco - e alle fonti del Vivo; basta proseguire fino al tornante a sinistra e in prossimità di questo proseguire dritti nel sentiero del bosco; la zona dell'Ermicciolo e delle Sorgenti è caratterizzata da laghetti, cascatelle e canali sotto il bosco di castagni).
La strada forestale sale costante e passa davanti ad una caratteristica pietra forata (Pietra Porta), oltrepassa prese dell'acquedotto (Fonte Barbara) fino a raggiungere la strada asfaltata che dall'Abbadia sale alla Vetta.
Giriamo a destra in salita per qualche km di asfalto fino al Primo Rifugio Amiatino, dove prendiamo la sassosa strada tra le abitazioni che ci porterà nuovamente ad incrociare un'altra strada asfaltata in località Capanna del Guardiano.
Attraversiamo la strada asfaltata e proseguiamo a dritto sulla forestale, che ci porterà ancora una volta verso il fosso di Bugnano, ma più in alto che in precedenza.
Una deviazione a sinistra in salita e in breve arriviamo al Prato delle Macinaie.
Verso la Contessa c'è un po' di asfalto, ma è possibile tagliare percorrendo una strada di bosco con un ripido tratto finale.
Giunti al Prato della Contessa ignoriamo la salita asfaltata verso la vetta e proseguiamo verso Arcidosso e Santa Fiora, su asfalto; al bivio successivo svoltiamo - sempre su asfalto - verso Santa Fiora scendendo per poche centinaia di metri fino ad un'area di sosta con dei bracieri, che troviamo alla nostra sinistra.
Qui inizia un tratto di forestale in salita che ci farà salire al Piano dei Partigiani, un vasto pianoro (ultimamente interessato da una zona di taglio) dove tra le rocce sono visibili i forni dove i partigiani cuocevano il pane durante l'ultimo conflitto.
Dal Pian dei Partigiani la strada inizia a scendere decisamente nel sottobosco, e occorre prestare attenzione all'ultimo tratto dove vi sono profonde canaline scavate dalla pioggia.
In fondo alla discesa risaliamo a destra fino alle sorgenti delle Metatelle (panchina e fontana) proseguendo (per alcuni tratti a piedi) sul sentiero segnato bianco-rosso.
Alla fine del bel single track ci troviamo nuovamente sulla strada asfaltata, che attraversiamo (riferimento alla segnaletica della sentieristica amiatina sul ciglio opposto) per scendere decisamente nella faggeta (qui fare attenzione ai segnali bianco rossi sugli alberi, la discasa va un po' .... improvvisata ...).
Giunti alla Fonte delle Monache proseguiamo fino ad un'altra strada asfaltata che attraversiamo per proseguire nel bosco (segnali bianco rossi).
La discesa che ci attende è molto bella ma il fondo è sporco e presenta numerosi sassi e canalette; va percorso con attenzione.
Alla fine della discesa ci troviamo su una strada bianca forestale, dove svoltiamo a sinistra in discesa.
Pochi metri dopo entriamo nel bosco in un bellissimo single track che gira intorno al Poggio Trauzzolo e che attraversa numerosi massi di trachite; con un po' di attenzione è possibile percorrerlo quasi interamente in sella.
Da sentiero il percorso si allarga e sempre in discesa (attenzione: tratto sassoso) arriviamo ad un bivio in corrispondenza del quale svoltiamo a destra, in salita.
Percorriamo ora la strada principale che a breve inizia a scendere ripidamente su una forestale sassosa.
Alla fine della lunga discesa ci troviamo su una strada bianca in corrispondenza della quale svoltiamo a destra e nuovamente a sinistra al 2° bivio successivo.
Ci attende una pedalata su un percorso pianeggiante per qualche chilometro (Pian delle Mura) per poi scendere verso la frazione delle Bagnore.
Giunti ad un bivio (altra crocina dell'Audibert) svoltiamo a sinistra arrivando alla strada asfaltata che collega Santa Fiora con Arcidosso.
La percorriamo verso destra fino al Bivio delle Aiole (ristorante) e scendiamo verso Arcidosso su asfalto.
(NOTA: da qui è possibile arrivare a Arcidosso anche su sterrato: al bivio dell'Hotel Colle degli Angeli proseguiamo oltrepassando l'albergo in direzione Merigar; giunti dopo un tratto in salita al centro studi tibetano giriamo a destra e raggiungiamo Arcidosso seguendo i segnali bianco rossi attraversando la zona delle Puzzole e Torricella fino al Monumento).
Al tornante successivo dritto su asfalto direzione Capenti fino alle case della frazione Piane del Maturo.
A sinistra dopo l'ultima casa e in discesa verso Bagnoli, passando sotto al Molinaccio (attenzione alle persone a piedi ....) per poi ritrovarsi sulla strada percorsa all'inizio del giro.

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Come arrivare al punto di partenza

Arcidosso (GR) - Piazza Indipendenza (di fronte all'ufficio postale)
E' il punto dove confluiscono le strade che provengono da Paganico/Grosseto, Casteldelpiano e Santa Fiora

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Commenti

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Epiro

20.08.2011 19:38

Un plauso al "cugino" Orsetto, traccia impeccabile e descrizione precisa. Abbiamo fatto il percorso ad Agosto con 24° in partenza alle 8.30..... molta ombra ma tanti tafani... per fortuna avevamo previsto il perfido insetto. Fondo insidioso per i tanti rami rotti nei sentieri, qualche difficolta nell'ultimo tratto dovuta ai percorsi rovinati e poco visibili malgrado la precisione del gpx. Tutto bene, tanta salita e tanta tecnica, con un bel pranzo finale alla Tagliola a Bagnoli credo..... Bella giornata in compagnia degli enogastrobike !! Ancora un grazie a Orsetto.
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Orsetto

22.08.2011 08:48

Grazie a voi; l'Amiata non delude mai ... nemmeno quando si mettono le gambe sotto il tavolino !!
;-)
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condormarco

28.01.2012 20:04

Ciao!
avevo intenzione di fare questo itinerario verso fine febbraio! dite che trovo la neve? ed eventualmente riesco comunque a vedere il percorso?? grazie in anticipo!
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Orsetto

30.01.2012 08:31

Te lo sconsiglio ... Febbraio può essere un mese nevoso, e spesso la neve scende anche intorno ai paesi dell'Amiata. Ti suggerisco di rimandare a primavera inoltrata !
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condormarco

16.05.2012 15:03

cioa orsetto! scusa un'altra domanda... dici che senza gps (con l'ausilio della tua descrizione e di qualche mappa dei sentieri riuscirei comunque a concludere il giro senza perdermi nei sterminati boschi dell'amiata?
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Orsetto

16.05.2012 15:20

Te lo dico per esperienza: perdersi tra i boschi dell'Amiata è facilissimo !! Le cartine sono scandalose, le deviazioni sono piuttosto numerose.
I tratti nei castagneti sono pieni di deviazioni che raggiungono i vari appezzamenti privati, e anche quando si arriva nella faggeta è probabile trovare strade nuove non segnalate nella mia descrizione aperte per operazioni di taglio del bosco che possono ingannare.
E' da due anni che non pedalo sulla Montagna, la descrizione puo' quindi non tener conto di questi imprevisti .... io ho cercato di farla piuttosto dettagliata ..... buona avventura ......
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Epiro

16.05.2012 17:33

Sconsiglio di partire senza gps, la descrizione è molto dettagliata, ma i bivi sono veramente tanti e specialmente nell'ultimo tratto durante il rientro le insidie sono molteplici, ciccare uno o più bivi significa perdere ore. Il giro però è veramente divertente
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condormarco

21.05.2012 16:53

Ok grazie per il consiglio! Vorrà dire che mi comprerò un gps non cartografico tipo edge200 o 500 così per lo meno ho la traccia dell'itinerario da seguire!
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Epiro

21.05.2012 17:35

Attenzione, i modelli da te menzionati non sono cartografici, quindi non riesci a percorrere una traccia gps, occorrono edge 605-705-800 e serie oregon, dakota, non ho visto gli ultimi e-trex, ma credo che il 20 e 30 vadano bene
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condormarco

21.05.2012 18:07

si che non sono cartografici lo so grazie! però ho visto che caricandoci le traccie gps mi da comunque una linea nello schermo da seguire... così almeno posso seguire quella e non perdermi, e sopratutto il prezzo è moooolto più contenuto! grazie comunque per il consiglio!
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Nonnopanno

14.08.2013 11:31

Orsetto,complimenti!!!Ottimo percorso!!Fatto domenica 11 Agosto 2013,mi sono divertito assai,grazie.
Ciao Stefano
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Orsetto

19.08.2013 08:30

Mi fa piacere ... ;-)
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tcianca

11.09.2013 13:04

Hai altri giri da propormi in zona amiata o val d'orcia ??
grazie !
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Orsetto

11.09.2013 15:42

In zona Amiata ne conosco quanti ne vuoi ma purtroppo senza traccia GPS..... e descrivere i percorsi in zona Amiata è una impresa folle ..
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tcianca

11.09.2013 15:58

Immagino... sarò in zona dal 13 al 29 settembre, se sei libero organizziamo quando vuoi !
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Orsetto

11.09.2013 16:08

Purtroppo non ci sarò .... non abito sull'Amiata .... ;-)
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GOo

23.09.2013 03:12

Di ritorno dalla prima parte del giro (per motivi di tempo chiuso al bivio poco dopo prato della contessa).. Complimenti per la descrizione, rispecchia fedelmente la traccia, soprattutto per il passaggio roccioso che probabilmente nemmeno bear grylls avrebbe voluto affrontare ;).. Peccato per i molti tratti di sentiero coperti di legname!
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Sale

16.08.2014 16:07

Ciao Orsetto. Fatto il tuo percorso il 15/08. Bellissimo. Purtroppo non siamo riusciti ad individuare il passaggio in mezzo alla spaccatura che dovrebbe ricongiungere il sentiero. Potresti essere più preciso oppure suggerire un'alternativa?
Grazie
Sale
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Orsetto

16.08.2014 19:33

Ad un certo punto la strada sembra finire in uno spiazzo erboso, delimitato da massi di trachite. A questo punto occorre andare oltre, incamminandosi nel bosco con la bici a fianco. Sulla destra si nota una roccia con una spaccatura nel mezzo, nella quale occorre fare passare la bici con molta attenzione a non scivolare, visto che è al margine di una ripida parete. Una volta attraversato questo passaggio occorre camminare nel bosco rimanendo in costa. Dopo pochi metri si nota un castagneto poche decine di metri più avanti, verso il quale ci si deve dirigere, sempre con la bici a mano. Ci sono passato stamattina, c'e un albero abbattuto da aggirare e per non perdere l'orientamento è utile passare nel mezzo a due abeti vicini. Spero di essersi stato utile. :-)
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Orsetto

16.08.2014 19:37

Dimenticato; arrivati a quel punto non ci sono alternative. Un altro modo per raggiungere Bugnano sarebbe quello di salire dalla valle grande ( si prende una forestale con indicazioni che sale dalle piane, una frazione sopra arcidosso), deviando poi per la pozza di Catana, Madonna del camicione, capanna del guardiano. Prima di arrivare alla capanna del guardiano c'è un single sulla SX segnato bianco rosso che porta proprio al sasso sul fosso di bugnano.
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Sale

16.08.2014 22:32

Scusa Orsetto, ma non ho capito se la roccia spaccata sta sulla destra del sentiero salendo tra il bosco da dove esso termina oppure oltre i sassi che stanno alla fine dove ho visto si una roccia spaccata, ma nella quale la bici va calata più che fatta passare. Non è che hai qualche foto...sai, sono un po' duro di comprendonio, anzi, preferisco non sbagliare
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Orsetto

16.08.2014 23:20

Oltre i sassi. La bici va proprio "calata", il passaggio è stretto. Fai attenzione, le pietre sono ben fissate, ma la ripa sulla sinistra è piuttosto alta ..... Purtroppo non ho foto con me, in questo momento.
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Orsetto

16.08.2014 23:26

Altra nota: più avanti di pietra porta è stato aperto e segnalato un sentiero per il primo rifugio, che evita di dover prendere la strada asfaltata.
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Sale

17.08.2014 14:19

Grazie Orsetto, temevo questa risposta.
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GOo

18.08.2014 17:53

Ciao, qui http://imgur.com/1PVEQza una foto del passaggio tra le rocce che feci lo scorso anno. La foto e` stata scattata dal basso, appena dopo averlo superato. Bisogna calarsi nell'insenatura tra le rocce che mi pare profonda circa 2 metri.. da fare veramente con molta attenzione e pazienza!!
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Raul Bonciani

13.08.2015 21:58

Il percorso è descritto molto bene. Alla fine discesa di Fonte Monache è possibile ora dirigersi verso le quattro strade, cioè a destra invece che a sinistra (il single track sotto il Trauzzolo si chiama "Sasso Corbaio"), perchè per scendere zona Bagnore-Santafiora il gruppo MTB Santa Fiora ha disegnato bellissimi single track che Orsetto dovrà venire a conoscere. Dimenticavo: il passaggio tra i sassi é chiamato "le camere". Ciao.
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Orsetto

16.08.2015 12:27

Grazie Raul per le precisazioni. L'itinerario, come vedi, è stato inserito nel 2010, quando il gruppo MTB s. Fiora non aveva ancora tracciato i single intorno al trauzzolo. A tal proposito consiglio il carosello trail, che può essere abbinato al sentiero di sasso corbaio, il ringolini trail (anche questo abbinabile al precedente), e soprattutto l'omone tra il, a mio avviso il migliore della zona. Se hai altri suggerimenti sono bene accetti. E un plauso ai ragazzi del club per la cura dei sentieri sopra menzionati.
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leomar

27.08.2015 20:27

ciao orsetto, volevo passare qualche giorno in mtb sul monte amiata, mi pare che le tue tracce siano fatte bene, oltre alla presente, hai altre tracce (o dove posso trovarle) per percorrere tutti i nuovi single. Ciao e grazie
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Raul Bonciani

28.08.2015 08:11

nelle mappe OpenStreetMap (https://www.openstreetmap.org/search?query=santa%20fiora#map=15/42.8519/11.5871) sono tracciati i percorsi sopra Santa Fiora con i nomi. Scaricate nel Garmin non ci si può sbagliare. Qui la procedura https://openmtbmap.org/it/.
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Orsetto

29.08.2015 19:31

@ Raul: Bel lavoro !
@ Leomar: ho un po' di tracce nel GPS, vedo se trovo qualcosa di decente.
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motonick1962

28.09.2017 17:36

Ciao Orsetto. Siamo un gruppo di attempati bikers padovani che per la prima volta si cimentano con le ebike prese a noleggio in loco. Non conoscendo la zona ed avendo a disposizione una sola uscita ci consigli questo itinerario? E ancora percorribile o ci sono variazioni rispetto alla traccia gpx che hai lasciato inizialmente?. Se hai consigli di altri giri in zona sono ben accetti. Grazie
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Orsetto

28.09.2017 18:21

Ciao, quest'estate ho percorso solo alcuni tratti dell'itinerario, per cui ti segnalo che:
Salita delle camere:
nell'itinerario è descritto come "Qui inizia il tratto che ci porterà faticosamente sopra il fosso di Bugnano, oltre i mille metri tra i castagni del versante grossetano.
Le rampe cementate si susseguono frequenti ....."
Hanno recintato un breve tratto che attraversava una proprietà privata; la traccia vi inviterà a girare a sinistra, dove troverete una recinzione. Occorre risalire a dx in salita (tratto da fare a piedi, rovinato dalla pioggia e sassoso) e poi ritornare verso il percorso scendendo un po' sulla sx.
Tratto da Capo Vetra - Ermicciolo - Fonte Barbara fino alle Macinaie: non l'ho percorso l'estate scorsa; spesso arrivano i taglialegna e distruggono tutto .... spero non abbiano stravolto il tracciato.
Contessa - Bracieri - Pian dei Partigiani - Metatelle: hanno tagliato il bosco, forse troverete qualche variazione
Single intorno al Trauzzolo (sasso corbaio); dopo il tratto sassoso trovate un sentiero segnalato come Ringolini (sulla sx), che vi consiglio di fare (non è nel tracciato perchè è stato aperto dopo); se seguite la segnaletica del MTB Santa Fiora troverete sentieri molto ben tenuti e divertenti. Vi riportano in zona Pian delle Mura.
Visto che siete elettrici vi consiglio infine di chiudere l'itinerario salendo al Merigar dalle Aiole.
Buon giro.

Infos

Inserito da
Orsetto
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
06.09.2010
Località
Piazza Indipendenza, 21-28, 58031 Arcidosso GR, It
Regione
Toscana
Tempo Percorrenza
3,5 - 4 ore
Distanza
43
Dislivello
1350 circa
Difficoltà tecnica
medio
Condizione fisica
media
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