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943 Palafavera, Rif. Città di Fiume, malga Prendera e Fontanafredda |
Referente LUIGI - (
luigizanon@alice.it ) - Ultima ricognizione: 18/06/2022
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 30,5 Km - Dislivello Sal/Disc = +1200 m
Quote min/Max = 1490 / 2150 - Tempo Standard ore 3:0 min
Velocità media = 10,2 Km/ora - Ciclabilità su tempo 97% (a piedi 5 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 48 MEDIO
Consumo Energia Elettrica =330 Wh
DESCRIZIONE:
Si parte lungo la bella stradina di recente sistemazione che segue il corso del rio Canedo. Nel bivio A 1705, in vista di malga Vescovà, ci si abbassa al ponte quindi si imbocca la forestale che con andamento altalenate va a collegarsi alla S.P. che sale a Forcella Staulanza. Dopo il valico si scende velocemente verso Pescul fino a q. 1665. Si esce dall'asfalto e si attraversa un ampio parcheggio sterrato ai piedi della Val d'Arcia (ghiaione sul versante nord del Monte Pelmo) e si inizia a salire verso il rif. Città di Fiume. Nel wpt F 1910 si lascia il rifugio sulla sx (lo raggiugeremo poi in discesa) e si continua a salire con qualche rampa impegnativa. Aggirata la dorsale della Puina la strada spiana fino all'omonima forcella; qui suggeriamo di tenere la direzione per una 20-ina di m per ammirare i monti verso la valle del Boite (spicca, in dir. est, l'imponente Antelao che con i suoi 3264 m è secondo solo alla Marmolada). La forestale, di recente costruzione, prende da qui la dir. nord e scende alla forcella Roan (40 m più in basso) quindi riprende a salire con impegnative rampe. Poco dopo si trova un tratto che a causa della pendenza (25/30 %) e del fondo ghiaioso costringerà a piedi anche i più forti e gli e-bikers... ma solo per una 50-ina di metri o poco più, poi di nuovo in sella e la bellezza del panorama farà presto dimenticare quest'ultima fatica. In fondo si intravvede già la meta cui fanno da sfondo le pareti dolomitiche del Becco di Mezzodì e delle Rocchette di Prendera. Raggiunta malga Prendera, si può fare una sosta ristoratrice prima di prepararsi ad una lunga discesa a ritroso, per la strada percorsa in salita, fino al Città di Fiume e poi fino alla S.P. (wpt E 1665).
NOTA: c'è anche chi, assicurate le bici con catena e lucchetto, procede a piedi fino alla forcella di Col Duro (150 m di dislivello e 2 Km A+R) o alla vicina panoramicissima cima (meno di 1 ora per A+R e sosta).
Scendiamo dalla Prendera, con qualche facile contropendenza, ma il tratto fatto a piedi in salita, quasi tutti, lo faranno a piedi anche in discesa. Poi nessuna difficoltà fino al rifugio dove si può trovar ristoro (nei periodo estivo di apertura). Raggiunta la provinciale si scende veloci in Val Fiorentina fino a q. 1525 da dove si risale fino al Rif. Aquileia. Poco sopra al rifugio si imbocca una bella forestale (pista da fondo in inverrno) che seguiamo fino a tornare sulla S.P. a quota 1490. Poco più a monte (K 1495) si imbocca una forestale che nella parte alta è stata di recente allargata dall'originale sentiero. Pendenze impegnative e fondo non ancora del tutto compatto ma pur sempre pedalabile anche grazie all'ombra del fitto bosco su versante nord. Si arriva allo scollinamento (e cambio di versante) raggiunta la Forcella Pecol a q. 1780. Da qui si scende veloci fino alla malga Fontanafredda (possibilità di ristoro) e poi su asfalto fino al bivio B 1715 incontrato all'andata. Rimane ora il tratto di rientro a ritroso per la strada già percorsa all'inizio del giro.
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Come arrivare al punto di partenza
Per arrivare a Palafavera imbocchiamo la Valzoldana da Longarone; si passano Forno di Zoldo e Mareson (Zoldo Alto); dopo alcuni Km di salita a tornanti si arriva nell'ampia spianata di Palafavera da cui si gode la vista sui due monti, tra i più belli delle dolomiti: il Pelmo a dx ed la Civetta a sx. Da qui si dipartono gli impianti sciistici di un esteso comprensorio .
Sulla sx del grande parcheggio trovate il rifugio/ristorante Palafavera.
Coordinate decimali : N 46.4025 E 12.1012
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