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934 FOLLINA, Combai, Castelbrando, monte Pallone, Gai. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 20/03/2022
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 45 Km - Dislivello Sal/Disc = +1250 m
Quote min/Max = 180 / 530 - Tempo Standard ore 5:30 min
Velocità media = 8,2 Km/ora - Ciclabilità su tempo 97% (a piedi 10 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 74 Medio/Difficile
Consumo Energia Elettrica =380 Wh
DESCRIZIONE :
Dal parcheggio di Follina ci si dirige a sud , lungo il torrente, arrivando al borgo di Premaor. Nel wp A si apre e richiude un cancello e si inizia a salire. In a1 si apre il panorama (casale con chiesetta) e da qui si prosegue in saliscendi attraverso vigneti e poi per sentiero nel bosco; si arriva in B nella val Tenade e la si percorre tutta (salita e poi discesa); si prosegue per la val Serre fino ad aggirare la dorsale sul versante nord. Dal wp D si può fare l'anello D1 - D2 - D3 - D4 che va a percorrere una parte del panoramico crinale. Poi si prosegue per Combai, bel paesino nascosto alla vista dal colle della chiesa/cimitero. Attraversato il paese si scende sulla S.P. per meno di 100 m e subito si imbocca una stradina in salita (F 385). Si attraversa, alti sulla valle, scollinando poi a q. 415 dove inizia la ripida discesa per Vergoman. Per sentieri, stradine e piste ciclabili si torna a Follina attraversandone la periferia nord e passando accanto alla famosa Abbazia. Seguendo la Via dell'Acqua lungo il torrente Corin si arriva a Valmareno dove possiamo fare una piccola sosta approfittando della fontana e di alcune panchine anche perché tra poco affronteremo la salita più impegnativa del percorso. Da L3 275 si stacca la ripida forestale che a q. 350 circa si riduce a sentiero; in M 385 si ritrova una forestale ed in breve si va a scollinare all'innesto su una strada carrozzabile. Per questa si scende alla strada Valmareno/Praderadego, la si attraversa e si riprende a salire sul versante opposto. In N1 450 ci si immette sul percorso che conduce a Castelbrando: inizia come strada ma presto si riduce a sentiero, anche con tratti esposti sul lato dx.; in particolare, da N3, per almeno100 metri sarà opportuno procedere a piedi (molto esposto e dissestato !)
Nel wp O 425 anziché proseguire per il Castello, optiamo per un sentiero che a stretti tornanti sale alla forcella P 450: il primi tornanti (circa 100 m) verranno fatti a spinta poi la pendenza ridotta ed il fondo migliore consentirà di procedere in bici. La sella, crocevia di vari sentieri, è dotata di tavolo e panche: ottimo luogo per una meritata sosta. La discesa è più facile; il largo sentiero poi diventa una bella carrareccia; si passa appena sotto il Castello e si scende veloci fino a Q 300 dove si lascia l'asfalto per un buon tratturo in salita. Breve discesa tra Q1 e Q2, poi ancora saliscendi per sentiero nel bosco con due brevi tratti da superare a piedi. Raggiunta la strada della valle delle Penne Mozze la si discende fino al prato del Mazarol (panchine e fontana) poi, lungo il Ruio di Cison, si scende in loc. Campo Molino (faremo un tratto a piedi in discesa, rasentando un mulino). Per facile e panoramica stradina, si perviene al wp T 280 ai piedi del monte Pallone (q. 805) dove inizia la seconda impegnativa salita. La strada inizia ripida e asfaltata ma dopo una sbarra prosegue con buon fondo e pendenze minori; si sale così, fino a q. 530 con ampia visuale sulla valle solcata dal torrente Soligo. La discesa dal culmine è generalmente ben percorribile, con qualche tratto ripido, spiana nel finale e termina sopra Tovena sulla strada per passo San Boldo. Scesi alla S.P. di fondovalle si raggiunge presto la collina di Gai; in W1 ci si addentra nel borgo antico e si prosegue, in ripida salita, fino alla chiesetta/cimitero che domina la valle. Il giro prosegue sul sentiero nord della lunga dorsale e poi, da Y 295 si inverte la direzione percorrendo il sentiero sud; si ripassa sotto Gai e si prosegue in discesa fino a Mura. Lambito l'originale parco giochi con attrezzature ginniche all'aperto, si prosegue in piano lungo il corso del T. Soligo: Restando a sud di una vasta area artigianale si arriva con un'ultima discesa, alla periferia ovest di Follina e poco dopo, al parcheggio a sud del paese, da cui è iniziato il giro.
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Come arrivare al punto di partenza
Provenendo da Treviso la strada obbligata passa per Spresiano, Ponte Priula, Soligo; al bivio in periferia sud di Follina si tiene a sx (per il centro) e subito dopo si parcheggia sulla dx (nei pressi si trovano bar e fontana).
Coordinate Decimali Parcheggio: N 45.9491 E 12.1222
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