|
918 Ponte Nelle Alpi, Faè Alto, Pian de Cajada e ritorno. |
Referente LUIGI - (
info@ruotalpina.it ) - Ultima ricognizione: 18/07/2021
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 39,5 Km - Dislivello Sal/Disc = +1000 m
Quote min/Max = 380 / 1260 - Tempo Standard ore 3:30 min
Velocità media = 11,3 Km/ora - Ciclabilità su tempo 100% (a piedi 1 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 47 MEDIO
Consumo Energia Elettrica =310 Wh
NOTA 1: nella traccia trovate anche una possibile digressione, non contemplata nella SCHEDA TECNICA: si tratta di una salita di 1,9 Km con 180 m di dislivello, su strada forestale, che porta alla Casera Becola (q.1420), in posizione panoramica ai piedi di cima Becola (q. 1520). Ritorno in discesa dalla stessa (i più abili in discesa potranno scendere a Fortogna seguendo il sentiero CAI n. 571) informandosi prima in loco circa la transitabilità attuale del sentiero),
NOTA 2: Non è stato sempre possibile evitare di ripetere al ritorno la stessa strada dell'andata; ad esempio la strada asfaltata Faè / Pian de Cajada, non offre alternative tra andata e ritorno. Anche il collegamento tra Ponte nelle Alpi e Faè che nella realtà è stato fatto con andata e ritorno totalmente distinti viene qui pubblicato con dei tratti in comune per evitare varie difficoltà riscontrate, come : tratti fangosi, sentieri sassosi e tratti esposti sul Piave causa erosione delle rive.
DESCRIZIONE
Si parte dal parcheggio di Piazzale Marinai d'Italia e si va a valicare il cavalca-ferrovia che porta a Polpet. Da qui (wpt B 405) si tiene una stradina ai piedi del monte che alterna sterrato ed asfalto, percorrendo tratti di antica strada romana e nuove ciclo-vie per il Cadore. Si passa per Fortogna e per il cimitero dedicato alle vittime del Vajont. Poco dopo, con indicazione di strada chiusa, si scende al ghiaioso letto del torrente Desedan. Si deve attraversare ma come spesso accade il torrente ha scavato un fosso che ha spazzato via il precario guado: per tenere la quota bisogna bagnarsi(meglio togliere le scarpe ). Io invece ho preferito perdere una 30-ina di m di quota passando più a valle dove il torrente scompare sotto la ghiaia (wpt F/P 440). Risaliti a q. 470 inizia la vera salita lungo la valle del T. Desedan: impegnativa, su versante sud ma coperta in buona parte dall'ombra della boscaglia. A q. 900 si incontra una galleria cui 2 ampie aperture laterali danno sufficiente luce. Si prosegue a ridosso della roccia ammirando le strapiombanti pareti e sicuramente varrà la pena di scattare qualche foto ricordo. A quota 1150 termina l'asfalto e si prosegue nel fitto bosco di abeti che Vaia ha solo parzialmente ridotto. Poi segue una radura idilliaca in contrasto con i dirupi che abbiamo lasciato alle spalle. Si rientra nel bosco e si superano brevi strappi (in asfalto) finché la strada spiana in una nuova ampia radura (wpt L/O 1255). Da qui inizia il breve ma assai suggestivo anello attorno alla conca prativa del Palughet. E' d'obbligo una sosta presso la Casera Palughet q. 1260 (con panche e tettoia; però non è, per ora, gestita). Riprendiamo il percorso dell'anello e dopo un Km troviamo un altro interessante punto sosta, panoramico, (wpt N 1240) dotato di panchina. Da qui si diparte la digressione facoltativa a Casera Becola, di cui detto in NOTA 1. Ripartiamo per completare l'anello del Palughet e troviamo subito una breve risalita durissima e con fondo smosso (per i muscolari non fortissimi 50 m a piedi); poi si riprende a pedalare agevolmente nell'ombra del bosco e se ne esce, a fine anello, ritrovando in wpt L/O dell'andata. Si scende a ritroso per la via di salita fino al punto F/P dove la stradina di servizio per la cava di ghiaia sottopassa la S.S. di Alemagna e scende verso il Piave. A fine rettilineo si prende a dx e si va inevitabilmente a riattraversare il ghiaioso letto del T. Desedan (guado asciutto perché l'acqua scorre sotto la giaia). Poi si percorrono dei bei sentieri immersi nella boscaglia della golena del Piave ed in P2 si arriva nei pressi di impianti sportivi. Per i motivi di cui detto in NOTA 2 si risale a Fortogna e si va a ripercorrere a ritroso un tratto dell'andata fino al wpt D/R dove ci si può nuovamente abbassare alla piana golenale del Piave. Si entra e si esce da una nuova cava di ghiaia attraversando subito dopo (R1 390) la S.P. di Soverzene. Da S 385 si risale e si va ad attraversare la S.P. d'Alemagna in T 410 (Loc. Cima I Prà). Per stradine secondarie, superato un cavalca-ferrovia, si rientra a Polpet e presto si ritrova il wpt A/U da cui si arriva al parcheggio percorrendo a ritroso il tratto iniziale.
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Come arrivare al punto di partenza
Da Mestre / Treviso si consiglia l'A27 fino all'uscita di Belluno. Si prosegue per Ponte Nelle Alpi ed alla rotatoria centrale del paese si prende a sx per Belluno; dopo 300 m si svolta a dx su Viale Dolomiti trovando subito il piazzale Marinai D'Italia.
Coordinate Decimali : N 46.1806 E 12.2805
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
zago.filippo
21.07.2022 13:47