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da gualdo tadino ad assisi (bici più treno) |
Da Gualdo ci si dirige verso la Rocca Flea e dopo 8 km si raggiunge la famosa Valsorda (ristoro, acqua), nota per la sua fioritura primaverile e i suoi laghetti carsici. Inoltrandosi nella faggeta, si raggiunge la Chiavellara (1254 m) punto panoramico. Da qui si prosegue per circa 1 km e si imbocca un sentiero a destra che taglia il pendio verso la sella di Pian delle Vescole (1280m). Si prosegue a sinistra verso sud per la arrotondata cresta su prato ripido. Per stretto sentiero (breve tratto a spinta), si costeggia M. Nero per poi scendere nella Val del Pero da dove si risale su prato fino al M. Penna (1432 m) che sta sulla destra del percorso ma vale la pena di una breve deviazione. Ora inizia una divertente discesa su ampia mulattiera fino ai Capannoni di San Giovanni (1060 m). Si scende a destra su sterrata sassosa per 200 metri e al primo incrocio si prosegue a sinistra fino al Trivio di Luticchio (21 km, 860 m). Raggiunto l’incrocio, si prosegue dritto in discesa per una mulattiera nel bosco misto di roverella, al primo bivio dopo 200 metri si va a sinistra, al successivo a destra, fino a raggiungere Capo d’Acqua (775 m, fontana). Si sale a destra su asfalto per circa 2 km fino al Passo del Termine (856 m) che si oltrepassa per proseguire dritto nel bosco su sentiero fino al MonteAlago (28 km, 953 m, ristoro). Si prosegue a sinistra verso sud in direzione Bagnara, per circa 1 Km, al primo bivio girare a destra per una carrareccia che scende in ripidi e stretti tornanti fino all’abitato di Schiagni (580 m). Lo si attraversa e tenendo sempre la destra si raggiunge la provinciale a circa 1 km da Nocera (500 metri). Si può fare tappa e pernottare nelle numerose strutture presenti (35km, dislivello 1530, quota massima 1422, pendenza media 7%).
Dal centro di Nocera imboccare la discesa verso il campo sportivo fino alla frazione Le Case, si passa il fiume e si sale su strada/balcone sterrata toccando le frazioni Mascionchie e Giove; ora proseguire per il castello del Poggio, la cui torre è molto ben conservata e domina la vallata. Continuare in quota fino alla frazione di Sasso. Qui inizia una discesa (attenzione ad una frana - brevetratto a piedi) fino alla località Opera Pia. Per strade comunali e provinciali arriviamo a Pontecentesimo e qui ci aspettano 2,5 km di sterrata compatta fino ad arrivare in località Cupacci. Prendiamo a sinistra fino ad una bella casa, ci giriamo intorno e qui inizia un tratto un po’ ripido e sassoso di km 1,5 con brevi tratti rocciosi ma pedalabili. Scolliniamo e scendiamo sempre su sterrato fino a raggiungere la provinciale che a sinistra ci porta a Collepino. E’un piccolo castello dell’alto medioevo appollaiato sulle pendici orientali del Monte Subasio. Il paese, dopo i danni subiti con il terremoto del 1997, è stato sapientemente ristrutturato mantenendo le caratteristiche della storia medievale, con le case in pietra rosa del Subasio e le stradine lastricate. Ora ci aspettano 4 km al 9% di asfalto, segue il fondo sterrato che con altri 4 km meno pendenti ci porta sull’altopiano sommitale. Raggiunta la massima quota di 1280 si scende regolarmente verso Assisi. Questo tratto sul monte Subasio è caratterizzato da grandi panorami con vista delle principali cime dell’Appennino. Si transita dall’Eremo delle Carceri e si arriva ad Assisi (45km, dislivello 1760, pendenza media 7%, quota massima 1280, MC+, sterrato 60%).
Per il rientro scendere a Santa Maria degli Angeli dove c'è la stazione ferroviaria.
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