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Periplo del Lago di Ridracoli |
Periplo Ridracoli (giro in senso orario):
Zona: Foreste Casentinesi - Ridracoli (FC)
Lunghezza: 42km
Dislivello:2600m
Cartina: Carta dei sentieri – Istituto geografico adriatico N°19 o N°20 1:25000
Luogo di partenza: Ridracoli, di Santa Sofia (FC)
Giro All Mountain che ci porta nel cuore del parco delle foreste casentinesi.
Il luogo di partenza è il piccolo borgo di Ridracoli ai piedi dell’omonima diga, sbarramento artificiale del fiume Bidente e del più breve rio Celluzze.
Lasciata la macchina nel piccolo parcheggio poco sotto l’antico ponte romanico a schiena d’asino, il nostro itinerario parte seguendo la strada che sale verso est incontrando quasi subito la chiesetta di San Martino.
La prima parte di salita si sviluppa su comoda strada asfaltata per circa 2 km. Strada che diventa poi carreggiabile ma sterrata mantenendo pendenze costanti intorno al 10%. La lunga risalita si addentra nella foresta del casentino passando per il rifugio dell’Alpicella e per il passo del Vinco a quota 925m. Qui arriviamo sul bellissimo crinale che divide la valle del Bidente di Ridracoli e quelle del Bidente di Pietrapazza. Il panorama si apre a nord sulle colline romagnole e a sud ovest sulle cime di monte Falco e Falterona, uno spettacolo di crinali e foreste, colori e profumi che fanno brillare gli occhi e curano l’anima.
La salita ora è più rilassante e ci si può immergere nel contesto naturale godendo appieno del connubio bici e natura.
Dopo 10km circa dalla partenza, raggiungiamo il piccolo abitato di Casanova in Alpe e con successivi sali e scendi terminiamo la prima parte di salita in località Paretaio a quota 950m.
Qui lasciamo la nostra strada principale per portarci a destra (sbarra) sullo stradello di collegamento che si innesta nella vecchia linea ferroviaria tra la Lama e cancellino (ora trasformata in una comoda strada sterrata).
Continuiamo il nostro giro in direzione monte circondati da foreste di abeti e antichi faggi, in certi punti le chiome degli alberi si chiudono su di noi e sembra di pedalare in delle galleria. Dopo alcuni km passata fonte di Cavalle (fonte del faggio), la parte pedalabile della salita finisce dopo più di 16km. Prendiamo ora a destra la deviazione per il sentiero 205 all’altezza di una piccola radura che con un “portage” di 25 minuti circa su fondo scavato e rovinato dai boscaioli ci porta ai 1250m del passo della Bertesca. Punto più alto toccato dal giro.
Finalmente dopo esserci rifocillati e preparati, iniziamo la prima discesa della giornata seguendo a sud il sentiero 223 verso la Lama. Il trail scende veloce nella sua prima parte con pendenze costanti e anima “flow”. Nella parte centrale e finale, rimanendo pur sempre all’ombra della foresta, acquisisce un carattere più nervoso con rocce e ripidi che si susseguono e rendono più adrenalinica la discesa (soprattutto quando bagnate).
Il ruscello della Lama segna il termine della discesa e l’arrivo al paradisiaco pianoro nel cuore del parco del casentino. Siamo alla Lama, circondati da foreste secolari di abeti ad est e dalla riserva integrale di Sasso Fratino con i sui faggi ad ovest.
Dopo 2:30 di giro ci possiamo godere un meritato riposo seduti sulle panchine in riva al ruscello.
Il giro riprende a salire in direzione ovest per lo stradello n° 17, stradello che rappresenta il limite inferiore della riserva integrale patrimonio Unesco di Sasso Fratino. La strada è ancora lunga ma le pendenze non sono proibitive e in più il magico ambiente forestale rende meno pesante il macinare di km e di salite. Nei pressi di Ponte della Sega, lasciamo a sinistra la riserva e dopo aver attraversato una sbarra iniziamo a salire con pendenze più decise per 4/5 km. Torniamo così sopra quota 1000m e con qualche sali e scendi finale ci portiamo alla radura di San Paolo in Alpe. Le forze iniziano a mancare ma la vista del capitello votivo del santo e del rudere in ristrutturazione pongono fine alle sofferenze della salita.
Finalmente possiamo buttarci a capofitto nel sentiero 233 che si stacca a destra 150m dopo il passaggio al capitello.
Il single track, con passaggi su crinali alternati ad altri in mezzo al bosco, mostra subito la sua personalità decisa e forte. Nonostante qualche rilancio e punti esposti fra rocce e gradoni, il sentiero rimane sempre ciclabile richiedendo però una guida sicura ed un passo veloce.
In uno dei tornanti alti della discesa è possibile ammirare un ramo della diga di Ridracoli (l’unico caso nell’intero giro).
La discesa però non lascia molto spazio ai panorami e la concentrazione deve essere sempre massima per poter goderne appieno.
A quota 500m la discesa del trail termina e la strada asfaltata di avvicinamento all’arco della diga ci riporta alla macchine, stanchi ma felici.
Note: -Per alcuni tratti del giro la copertura del segnale dei cellulari è scarsa o addirittura assente.
-Consigliamo di percorrere questo giro in autunno, da metà ottobre in poi per godere appieno dei caldi colori della stagione e pedalare sul letto di foglie della foresta. Spettacolo assicurato.
PS Se si vuole visualizzare un’animazione vedi qui:
https://ayvri.com/scene/7dj2p0x3ke/ckh0wkt1q00013b7d0guiolrf
oppure visitare il sito
www.ayvri.com ed eseguire ricerca con “Periplo lago Ridracoli”
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Come arrivare al punto di partenza
Da Santa Sofia dirigersi verso la diga di Ridracoli
Cartina
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