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Cima Molter Val Dorizzo Bagolino |
Spassosa gita in terra Bagossa al Molter, baluardo a protezione della Val Dorizzo.
Si parcheggia l'auto in località Val Dorizzo presso la chiesetta di Sant Antonio (camping) e con breve pezzo a ritroso imbocchiamo la forestale da prima asfaltata che si snoda nella Val Sanguinera.
Questa forestale altro non è che il sentiero 415 nella parte iniziale convertito in carrabile dalle rampe micidiali, cementate nei settori più critici che in breve ci innalza di 350m.
Dopo circa 3km passato un ponte in legno anziché procedere a destra verso P. Croce Dominii pigliamo a sinistra su sentiero tortuoso in discesa, il vero 415, perdiamo ora 60m D- e sopratutto finisce qui il nostro stare in sella per un lungo tratto.
Cuore in pace e si spinge la bike fino al primo Laghetto di Mignolo e alla sua bellissima Cascina appena restaurata e avanti sempre sul 415 fino al Mignolo superiore con la sua Cascina dismessa.
Procediamo ancora per un breve tratto bici a spinta fino a confluire nel 428 che fiancheggia il versante Sud del Dosso Pozzarotonda e finalmente riusciamo per tratti consistenti a rimanere in sella. Procediamo cosi per 1Km fino ad un trivio dove abbandoniamo il 428 e aggirando il Dosso Pozzarotonda imbocchiamo il 412. Fantastico sentiero a quota 2050 che in falsopiano tutto godibile in sella per 2,5Km ci condurrà nel punto più elevato possibile sulle pendici del Molter. Ora bici sulle spalle, non ci sono sentieri si sale il ripido pendio che in breve,15 minuti ci conduce sulla sommità. Bellissimo il paesaggio sulla Val Dorizzo e una moltitudine di valli adiacenti.
Indossiamo le protezioni e sempre senza sentiero discendiamo con molto divertimento lo spallone del Molter che torna nella direzione di provenienza fino quasi a lambire il sentiero 412 per poi, prima di confluire ”tuffarci”a destra in un canale ricchissimo di vegetazione che in breve e divertiti oltrepassiamo per sbucare su terreno meno erto. Si cicla con attenzione, non per difficoltà rappresentate dal tracciato (che non c'è) ma per gli inciampi nascosti dalla fitta vegetazione che via via si dirada fino a confluire nel marcato sentiero 418 che scende la Buco del Gatto.
Ora passando per la ex maga Bromino e fino alla Bromino di Mezzo il divertimento e assicurato, segmenti mai impossibili ma da non sottovalutare si alternano a passaggi su roccia fissa e altri su terra rossa, ma rossa che se non fosse per la lussureggiante vegetazione definirei “ambiente Marziano”.
Alla Bromino di mezzo finisce il single trek e inizia per fortuna una giocosa forestale da prima con fondo in erba molto veloce, poi con ghiaia compatta che ci condurrà affiancando il torrente Sanguinea in breve all'auto.
https://youtu.be/ebSRL7LRkfA
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Come arrivare al punto di partenza
abitato di Val Dorizzo appena si scollina chiesetta di Sant Antonio
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