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Badia Prataglia - Camaldoli |
ATTORNO A CAMALDOLI
Caratteristiche:
Zona: Casentino - Badia Prataglia (AR) - Camaldoli
lunghezza: circa 40 km
Dislivello: mt 1.500 circa
Cartina: Carta Escursionistica 25.000 ed. Selca Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Carta 25.000 Foreste Demaniali Casentinesi – Regione Toscana
Touring Club Italiano carta 70.000 Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Luogo di partenza: Badia Prataglia
Questo splendido giro si svolge quasi interamente all’ombra dello stupendo bosco che copre i dintorni dell’Eremo di Camaldoli, nel Casentino. La partenza può avvenire dall’abitato di Badia Prataglia che si può raggiungere da Poppi, nella valle dell’Arno o dalla costa adriatica, passando per Bagno di Romagna ed il Passo dei Mandrioli. Se fosse un problema parcheggiare a Badia Prataglia, è possibile salire in auto per pochi chilometri, già all’interno del bosco, fino alla località Il Capanno ove si trova un campeggio con ristorante, strutture sportive ed ampio parcheggio. Da qui, scaricate le bici, si continua a salire su asfalto, fino alla località chiamata Aia di Tobia e da qui, a sinistra, al vicino Passo dei Fangacci. Proprio al passo, sulla sinistra, parte un evidente sentiero che sale a sfiorare il Poggio dei Tre Confini e, giunto a Prato alla Penna, comincia a scendere, sempre ampio, mai troppo difficile ma divertentissimo, alternando tratti di roccia a sterrato. Ci stiamo avvicinando all’Eremo di Camaldoli e, vista la notevole frequentazione del luogo specie nei giorni festivi, è bene prestare attenzione e freni pronti, poiché sul sentiero potremmo facilmente incontrare escursionisti, che ovviamente hanno la precedenza. Il sentiero è relativamente breve e ci conduce direttamente all’ampio piazzale di fronte all’Eremo; effettuata una doverosa sosta, si attraversa il piazzale ove, dalla parte opposta a quella da cui siamo arrivati, parte una strada asfaltata; imboccata questa, al successivo bivio occorre prendere a destra e proseguire su asfalto per alcuni km, sempre all’ombra del bosco. Seguendo un traccia, si incontra ad un certo punto uno stradello chiuso da un sbarra che parte a sx e lo si imbocca. Dopo una serie di saliscendi con tratti in salita anche piuttosto impegnativi, il bosco cambia aspetto e gli alberi ad alto fusto vengono sostituiti da un bosco più fitto e basso. Il sentiero comincia a scendere, su cresta, con alcuni brevi tratti impegnativi ed è piuttosto lungo. Superato il Rifugio Secchieta e superata una strada, attraversandola, si arriva all’abitato di Moggiona, allo scoperto, lungo la strada che sale da Ponte a Poppi. Risaliamo a sinistra, ma, dato che siamo in un tratto abitato e probabilmente all’ora giusta, varrebbe la pena fare una deviazione per trovare qualcosa da mettere sotto i denti ; la salita successiva che ci attende è abbastanza faticosa ed è l’unico tratto di tutto il percorso fuori da bosco, allo scoperto. Sempre seguendo la traccia ad una curva della strada, incontriamo un sentiero che risale a sx, ben pedalabile e che, incrociando nuovamente il sentiero che avevamo disceso precedentemente per arrivare a Moggiona, ci riporta alla sbarra che avevamo incontrato dopo l’Ermo di Camaldoli. Qui, ritrovato l’asfalto, torniamo all’Eremo, riattraversiamo il piazzale in senso opposto, ma non risaliamo il sentiero che porta apRato alla Penna, troppo duro. Ci arriviamo invece prendendo l’asfalto a destra. A Prato alla Penna si continua si strada fino al Passo dei Fangacci ed all’Aia di Guerrino. Qi, a sinistra, inizia un sentiero in salita, non lunghissimo ma estremamente ripido, che costringe a mettere il piede a terra ed effettuare un duro portage, a meno che non siate dotati di ebike con autonomia ancora sufficiente, nel qual caso dovrete ricorrere all’assistenza massima; il sentiero conduce a Poggio allo Spillo e successivamente a Passo della Crocina. Da qui, alla Crocina, si dipartono diversi “appetitosissimi” sentieri che purtroppo dovremo lasciare per future avventure, ttanne quello a destra, che prenderemo e che porta verso la Buca delle Fate, che ci riconduce infine alla località Il Capanno.
Per visualizzare un’animazione vedere qui:
https://ayvri.com/scene/7dj2p0x3ke/ck79guqc000013b73gplepc9g
oppure cercare sul sito
www.ayvri.com cercando con il nome “Badia Prataglia – Camaldoli”
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Come arrivare al punto di partenza
Località Il capanno sopra badia Prataglia verso Passo dei Fangacci
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