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Toden Hard |
Itinerario di Cicloalpinismo con portage e discese tecniche ed esposte.
Astenersi Ciucia Lusertul.
Parco Nazionale della Val Grande la più estesa area Wilderness d’Italia, andiamo a vedere o quantomeno ad assaggiarne le potenzialità.
Start da Cambiasca 300 m comodo parcheggio con acqua. Un paio di km sterrati e poi tranquilla salita bitumata fino a quota 1100 m passando da Intragna e Gabbio. Qualche spintarella e a Sunfai 1250 m comincia la gita. Appena più sopra nei pressi del villaggio fantasma di Trecciura (ultima acqua) dal sentiero principale si stacca traccia non segnalata per il Pizzo Toden 1650 m. 350 m verticali in Portage Asburgico.
Dalla cima panorama Totale su Lago Maggiore, Rosa e Zeda.
Discesa ON: la cresta fino ai Balmit 1667 m con la poca neve ghiacciata di questo gennaio 2020 è praticamente interamente pedalabile
con gusto e chiappe strette in qualche punto. Idem dal Balmit a poco sotto il Pizzo Pernice (qui anche su secco ricordo essere sicuramente ciclabile a parte brevi tratti).
Se non avete intenti suicidi potete tranquillamente proseguire, sempre in cresta, verso il Todum e andare a divertirvi sul noto km verticale.
Altrimenti fate testamento e … zo de lè !
Fin poco sotto il Bivacco Curgei 1350 m normale amministrazione ma i successivi 1000 m D- fino al Rio Pogallo sono mortali e ipertecnici.
Sentiero ripido, esposto, sporco, radici, tornanti, rolling stones … il tutto spesso coperto da foglie ! Almeno 1h di discesa con avambracci a perdere e chiappe blindate.
Anche i più forti trialisti troveranno pane per i loro denti (ammesso che non ne perdano lungo il sentiero).
Ad intuito credo che in estate col caldo a tutte le difficoltà sopra menzionate vadano ad aggiungersi anche covi di vipere a nastro.
Insomma sentiero solo per intenditori ed amanti del genere.
Atterrati alle acque cristalline del Rio riassembliamo le ossa e cambiano assetto. Occorrono infatti 250 m di Portage su bella mulattiera lastricata/gradonata per guadagnare la civiltà a Cicogna 700 m.
Da Cicogna semplice mulattiera e torniamo di nuovo al Rio evitando quasi comlpetamente l’asfalto.
Le Gorge sono impressionanti e spettacolari. Passato l’incredibile ponte prendiamo il faticoso ma pedalabile (quasi tutto) sentiero medioevale fino a Cossogno. Bellissimo ma ocio che alcuni punti sono veramente esposti. Da Cossogno è meglio risalire un duocentello a Ungiasca in modo da tornare alla macchina in off road direttamente. Noi ci siamo un po’ incasinati dovendo poi rientrare su asfalto.
In sintesi: itinerario estremamente vario e completo con discese ammazzacristiani ma anche panoramico pedale in luoghi poco conosciuti ma incredibili. Da non perdere.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
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