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Pizzo Tracciora la riviera della Valsesia |
Itinerario di Cicloescursionismo con lungo portage.
Astenersi batterie scariche.
La Riviera della Valsesia, ottima esposizione e sole a catinelle in una bella zona tutta da esplorare.
Start da Chiesa 500 m con ampio parcheggio e acqua (ma valutate anche parcheggio da Balmuccia). Brutta provinciale fino a Guaifola dove prendiamo bella forestale in piano. Asfalto ancora fino a Rossa 850 m. Non mi sono fidato dell'intuito ma a posteriori ho scoperto che proseguendo in piano verso la valle Cavaione dovrebbe esserci un sentiero ristrutturato e allargato che fa il giro largo e porta in quota senza dover seguire la mulattiera diretta e ripida che ho fatto io. Questo rientra in un progetto locale di collegamento con Cervatto pensato soprattutto per i motorini perchè le pendenze sono comunque sostenute per le bici. La traccia sale fino al Pizzo seguendo invece itinerario escursionistico (1000 m di spintage / portage).
Dalla Cima panorama stratosferico a 360 con il Rosa in faccia. Spettakulo.
Discesa ON: valutazione sentieri non pervenuta in quanto gita fatta con 40 cm di neve. Quindi fino all'Alpe Campo navigazione a vista in freeride. Da Alpe Campo ad Alpe La Bonda bel traversone credo ben percorribile con asciutto. Poi ottimo sentiero fino a Folecchio piuttosto facile ma con la neve divertente. State attenti a seguire i tagli che portano fino a Cerva per evitare nuova strada agro silvo pastorale (che porterà fin quasi a La Bonda !). Rientro come andata ma con risalita breve a Sassiglioni per la storica mulattiera che ci scodella precisi all'auto.
In sintesi: itinerario piuttosto semplice in condizioni estive ma estremamente impegnativo in veste invernale.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
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Commenti
riky.sala
03.04.2023 16:58
Ho commesso gravi errori di valutazione e ne è uscita una giornata enduristicamente da dimenticare.
Compagna in fase di recupero post operatoria optiamo per giro con portage (adoro) e rientri all'auto separati chi a piedi chi in sella (almeno così speravo).
Salita tutto ok, in realtà si tratta di spintage 1000m buoni con la bici affianco ()nulla di drammatico).
Discesa ON: capisco di aver calpestato il merdone appena si lascia la traccia di salita per prendere un prato verticale con traccia appena marcata su zolle d'erba pettinate in giù dallo scioglimento della neve, si perdono cosi 250m culo su erba e bici in braccio.
Si prende dosso erboso molto istagrammabile, bellino dai, i 300m (lineari) più belli.
Si continua cercando un sentiero che non c'è per poi ritrovarlo in un bosco dove la foglia arriva alle ginocchia, sarebbe anche interessante questo pezzo ma non in questo periodo purtroppo.
Brevissima risalitina per ritrovarsi in un lungo traverso che taglia un bosco verticale su debolissima traccia interrotta da radici sotto 50 cm di foglia, non cera verso di stare in sella, molto difficoltosa anche la progressione a piedi, con le 5.10 non si stava eretti.
Mi ritrovo cosi all'Alpe La Bonda e da li decido di abbandonare la traccia JAG Team per seguire il sentiero più ad ovest che scende su Alpe Lavaggi, perchè più pulito.
Fino a qui con un paio di aggiustamenti di linea e magari percorso sul finire dell'estate il trail potrebbe anche risultare divertente, ma proprio quando penso di avere buttato via la giornata mi sono ritrovato dalla padella alla brace.
Dall'alpe Lavaggi mi riporto in traccia JAG Team e scopro che li dove correva il ST ora c'è una nuovissima Jeppabile che porta giù dritto a Cerva, chiudendo così in maniera ridicola il giro, son qui mica a consumare le pastiglie mi dico quindi ritorno sui miei passi e decido di seguire la traccia che dall'Alpe Lavaggi porta all'Alpe Pra Gian, Madonna con Bambino e poi a Solivo.
Non potevo prendere strada peggiore, dopo qualche centinaio di metri ero intenzionato a riprendere la Jeppabile ma non c'è stato modo di risalire il bosco verticale infogliato, peggio che stare sul ghiaccio vivo... eh niente, mi rotolo verso valle culo a terra e bici in braccio.
Dopo aver visto l'inferno ritrovo l'asfalto appena a monte di Cerva, velocemente raggiungo la mia compagna dove ci spazziamo via il più velocemente possibile.
In questa valle non ne combino mai una giusta che sia con gli sci con le pedule o con la bici.
Ripeto errori miei di valutazione, andare a percorrere un giro che è stato tracciato sulla neve non è stata un'idea vincente, il periodo poi non ha aiutato e poi ci si è messa la Silv(i)oPstorale nuova a rovinare la discesa.
Non per questo smetterò di seguire le tracce dei disagiati.
R.