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Dosso Sassello |
Gita al Dosso Sassello, breve se guardiamo i numeri ma non priva di impegno sia in salita che in discesa.
Io sono partita da casa (Vestone) ma la logica per chi proviene da fuori paese è il ponte sul torrente Abbioccolo dopo l'abitato di Lavenone se si proviene da Brescia.
Finito il ponte la statale curva bruscamente a destra mentre sulla sinistra noteremo una rampa cementata, è l'inizio della nostra gita. Abbiamo appena imboccato la bella e selvaggia Val di Canale che percorreremo per circa 80% della sua estensione. La strada si fa sterrata e alterna ripide rampe a volte cementate a tratti dove si può rifiatare ma nel suo proseguo rampe smosse non sempre pedalabili (per me) diventano la costante e quindi salgo con bike a spinta.
Arrivati con fatica sotto la cima Valscura ci ritroviamo ad un bivio, se si procede diritti si giunge ai ruderi della malga Marmentere ( verso passo Zeno) mentre noi piegheremo a sinistra sempre in salita ma con meno impegno. Cominciamo proprio sotto il monte Paghera anche se ancora in salita il "giro di boa" passando per la località Remano (Remar) fino all'omonima cascina dedita al ricovero di ovini nei mesi estivi.
Ora, sempre salendo per i prati di Remar, seguendo flebili traccie di sentiero andiamo ad intercettare una porzione, il 458 del favoloso itinerario che snodandosi per creste dalla Pieve di Idro termina alla chiesetta di S.Petronilla sopra Anfo, passando anche con un breve apposita ansa dalla Croce del Minatore.
Inizia qui, appena innestati nel 458 la nostra discesa ma non in bike, anzi ora inizia il segmento più tribolato della gita, molto tribolato. Il percorso in cresta presenta difficoltose discese per camini rocciosi piuttosto angusti, meglio essere in due in questi frangenti per passarsi la bike, il resto della fatica è rincarato dalla fitta vegetazione.
Le nostre difficoltà terminano solo al passo di Costa Verde dove il sentiero 458 piegando decisamente a sinistra precipita in località Tre Capitelli, ma noi ignoriamo il bivio e tirando diritti con pochi sali/scendi passando sotto il monte Canale siamo in breve sulla sommità del Dosso Sassello.
Incredibile balcone panoramico sul basso lago che lascia gli occhi sbigottiti, bellissimo!
Meritato riposo presso la rustica croce di vetta e con il cuore che non vorrebbe mai staccarsi da lì calziamo le protezioni e ci predisponiamo per la discesa.
A ritroso per 50m, poi percorriamo tutto il sent.457 sulle bellissime Coste della Pieve che tranne in un punto sono completamente ciclabili, altre interruzioni ci saranno “strappate” solo da scorci di paesaggio che proprio lo meritano.
Arrivati in loc. Zeler proseguiamo sul 457 a sinistra e giù con tanto divertimento fino alla Pieve Vecchia con il solo rammarico che la discesa sia già finita.
https://youtu.be/C-7BYeSWDMw
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