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Piz Galin |
superlativa gita cicloalpinistica dove non sarà la discesa il settore di maggior pregio ma la forza immane dei suoi suggestivi paesaggi Dolomitici incastonati in un ambiente decisamente severo.
Se soppesiamo la fatica con bike in spalla in salita e nella prima parte della discesa e la discesa on bike il disequilibrio propende deciso, è maggiore la fatica.
Si parte dall'abitato di Molveno e ci si inerpica sulla remunerativa forestale (sent. 319) che conduce in meno di un ora al rif. Croz dell'Altissimo.
Ora si carica la bike sulle spalle e possibilmente la si dimentica lì, per molte ore non scenderà a terra se non per farci riposare.
Imbocchiamo ora il sent. 344 nella Val Perse e lo manteniamo piegando a destra al bivio con i 322 percorrendo la Vallazza fino a quello che dal basso sembrava irraggiungibile, il Passo del Clamer.
Ora si sale il maestoso spallone della Lasteri sul 344bis, non deve incutere timore il cartello che al Clamer recita “difficile sentiero alpinistico” si riferiva a quello appena percorso. Si procede senza difficoltà con scorci sul Brenta strepitosi fino al bivio che conduce alla sommità della Lasteri, qui inizia un breve e divertente tratto in discesa (si indossano casco e protezioni) fino al Passo Lasteri che oltrepassiamo e al primo bivio giriamo decisamente a sinistra su sentiero tecnico se non ostico. Interrompiamo la discesa al margine dei ghiaioni che scendono dalle pendici della Lasteri e ci incamminiamo bike in spalla attraversando queste bellissime balze carsiche prive di sentiero fino alle pendici della nostra meta, il Piz Galin.
Il colpo d'occhio è impressionante, ripidissimo con un finale in ghiaione per niente rassicurante anche se ciò non ci deve sorprendere sapendo che da lì non sale nessun sentiero.
Noi saliamo proprio da lì seguendo a tratti il solco tracciato da animali e in men che ci aspettiamo siamo allo schuss finale, i ghiaioni sotto la sommità. Un'ultima rifiatata e su con decisione ed in breve si supera l'ultimo ostacolo in salita e la via verso la Croce di Vetta è ora agevole ed infinitamente emozionante circondati da decine di vette Dolomitiche che maestose ci accompagnano. Indossiamo casco e protezioni e iniziamo ora il segmento più complicato in assoluto della gita, la discesa dalla vetta alla Bocca del Galin, 200m D- circa su cresta a tratti esposta dove un cavo metallico ci aiuta ma meglio essere in due per potersi passare le bike nei tratti delicati, manteniamo in questo segmento alta la concentrazione.
Incrociamo ora il snt.353, si monta in bike e fino al lago non si scende più.
Il 353 non è mai troppo “cattivo” lo seguiamo fino la bivio con il 352 che ora seguiremo piegando a destra. Il sentiero procede facilotto e divertente fino quando incrociamo il sentiero denominato F23 che fra curve e radici ci porta spassoso fino al parcheggio sul lago.
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Come arrivare al punto di partenza
parcheggio gratuito subito dopo il ponte all'ingresso dell'abitato di Molveno
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