Becca di Moncorvè (3875 m), per il Ghiacciaio del Gran Paradiso

Grandioso itinerario di cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche ed esposte!

Partenza da Pont Valsavarenche e si pedala solo per i primi 50 d+ fino alla fine della sterrata, dove inizia la mulattiera che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II (2732 m), che in breve si raggiunge con comodo spintage (circa 700 d+). Da qui è tutto portage prima su sassaie, poi su cresta di morena e poi ancora su sassaie fino ad arrivare alla spalla del Ghiacciaio del Gran Paradiso (3330 m). Ora, con la giusta attrezzatura, si procede su ghiacciaio, si procede su ghiacciaio molto crepacciato tramite un traverso in falsopiano e ci si ricollega alla traccia che sale dal Rifugio Chabod (circa 300 m lineari). Da qui la traccia sale più ripifa a zig zag e a volte girando intorno ai crepacci, fino a giungere alla spalla del Ghiacciaio "Schiena d'Asino" (3710 m), dove la pendenza si fa più dolce e in breve si arriva alla base dei gendarmi della Becca di Moncorvè (3875 m). Panorama strepitoso su tutte le Alpi piemontesi, francesi, Gran Paradiso (solo 150 m più sopra) e Monte Bianco (proprio di fronte durante tutta la discesa sul ghiacciaio).

Le condizioni per la discesa oggi, 12 ottobre, non sono purtroppo delle migliori, 10 cm di neve ventata coprono in molti tratti le zone di ghiaccio, ma sicuramente meglio che con copertura assente! In ogni caso la discesa è la stessa della salita, per cui i passaggi già si conoscono. Il tratto più facile infatti sono i primi 150 d- sul ghiacciaio "Schiena d'Asino", dopo la traccia prosegue quasi sempre in contropendenza e il rischio stndo i sella aumentano. Terminato il ghiacciaio inizia la tecnica discesa per il rifugio Vittorio Emanuele II, in alto su una sassaia al limite del ciclabile in alcuni pezzi, poi qualche mentro in deportage e infine un bel trail su morena con fondo smosso. Dal rifugio a Pont poi è un sentiero più scorrevole che offre spesso anche dei tagli interessanti più tecnici e termina su mulattiera.

In conclusione un super giro per appassionati del genere, perfetto per chiudere la stagione dell'alta quota in MTB, ma da affrontare con la giusta preparazione e esperienza!




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Commenti

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izanola76

15.10.2019 08:57

Inutile e pericoloso portarsi la bici fin lassù!
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Marco Malcangi

15.10.2019 11:59

@izanola76 Inutile no, perchè in condizioni giuste di crosta il ghiacciaio è facilmente ciclabile!
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izanola76

15.10.2019 12:03

mah, può essere, resto dell'idea che certi giri è meglio farli a piedi...
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Marco Malcangi

15.10.2019 15:37

@izanola76 Sempre più bello avere un mezzo per scendere..bici, sci, parapendio..
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giannig

15.10.2019 19:23

izanola76, inutile il tuo modo di sentenziare. Se qualcuno lo fa perché è in grado e si diverte pure perché no? L'importante è avere ben chiaro cosa si sta andando a fare.
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sahara

15.10.2019 20:48

Concordo con Giannig ... io non ci riuscirei , ma sarei ben felice di farlo !

Infos

Inserito da
Marco Malcangi
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
15.10.2019
Regione
Val d'Aosta
Tempo Percorrenza
6 h (in movimento)
Distanza
22 km
Dislivello
1941 m
Difficoltà tecnica
OC+/S5
Condizione fisica
Molto duro
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