Itinerari Mountain Bike

SOTTO IL PIZ DI OLDA NELLA DISCESA BRUNACCI FLOW

Ho deciso di pubblicare questo itinerario per diversi motivi....
Prima di tutto per il bellissimo e strepitoso lavoro che ha fatto e sta facendo Bruno per risistemare e ripristinare la discesa dal Dos Del Curù dopo i danni della tempesta Vaia.
Seconda cosa perchè vogliamo ( parlo al plurale essendo coinvolto indirettamente) che proviate questo tour dai panorami unici e impensabili, al cospetto della Val Camonica che sa darti sempre nuove emozioni. Alla fine, non arrivando in cima al Piz di Olda ( se volete andarci meglio ancora ) e fermandosi a circa 2240 mt, daremo la possibilità un pò a tutti di provare questa adrenalinica discesa flow, pennellata tra gli alberi che accarezza la terra in maniera perfetta tra rododendri ed una pineta magica.
La lunghezza è di 7,5 km per 1.100 mt passivi: una fucilata !!!
Mi raccomando occhio alla traccia perchè alcuni traversini non sono presenti ad oggi sulle open. Ciò premesso passiamo alla descrizione.
Lasciamo la macchina nella pineta di Cevo, un posto davvero bello, dove avrete anche la possibilità al ritorno di dissetarvi ad un rigogliosa fontana che sgorga acqua proprio nel centro del parcheggio. Saliamo in senso orario, seguendo la via per l'antica sentiero militare. Superati i Fienili Munsa 1552 mt, continuiamo fino a Malga Aret ( 1760 mt ). In questo tratto l'ambiente è davvero suggestivo e vi sentirete avvolti dal magico contesto camuno. Giungiamo a Malga Parte 1900 mt quindi al Dos Del Curù 2039 mt. Ora ci rimangono gli ultimi 200 mt di dislivello tutti pedalati sempre su questa bellissima mulattiera della Grande Guerra, talmente ben fatta che ancora oggi possiamo trarne i benefici. Il picco massimo sarà quota 2240 mt. Da qui se vorrete proseguire sarà tutta a spinta e spalla....ma visto che siete curiosi ...meglio che mi preparate per la libidinosa discesa.
Giriamo la MTB e la puntiamo verso valle....
Apriamo il gas (attenzione se trovate gente a piedi date sempre loro la precedenza ) e ritorniamo indietro fino al Dos del Curù 2039 mt. Da qui inizia, assaggiando come dice Bruno un breve tratto del single che scende dal Piz de Olda e dal Pian della Regina, la superlativa BRUNACCI FLOW che abbiamo descritto prima. Spettacolo puro....fidatevi. Soprattutto perchè non è mai troppo hard...ne tantomeno pericolosa. E' uno di quei flow naturali dove lasciar correre le ruote cercando i giusti appoggi tra gli aghi di pino e la terra compatta di fianco a larici e rododendri.
Passeremo per Malga Corti 1820 mt, Pradase 1280 mt poi ultimo tratto verso la Pineta quindi alle macchine.
Un giro veloce...ma dalle immense soddisfazioni ciclistiche che vi darà il sorriso per tutto il giorno.

GIRO CONSIGLIATO PER MOUNTAIN BIKE ALL MOUNTAIN O ENDURO e E-BIKE

BUONA PEDALATA

Come arrivare al punto di partenza

Cartina

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Commenti

Giulien

22.06.2021 18:33

VIDEO DEL TOUR: https://youtu.be/dH_IZIxWQq4

gottopardo

12.08.2023 22:26

Fatta oggi 12 agosto, con variante: invece che partire da Cevo alta sono partito dal centro storico di Cevo, poi ho proseguito in discesa sulla statale fino ad un bivio sulla destra poco prima di Monte, a 2 km da Cevo, direzione Furna. La salita è agevole e piacevole per i panorami fantastici sulla val Camonica e le sue montagne.
Il tratto finale prima della vetta, tra il paracarro che segna km 22 e l'ultimo tornante, è complicato, a tratti bisogna spingere e stare attenti a non scivolare. L'ho percorso con una E-MTB.
Poi il tratto in cresta fino al piz Olda l'ho fatto a piedi, sono circa 700 metri, ma c'è chi lo fa spingendo la bici.
La discesa è fantastica! Ci sono dei punti dove bisogna prestare attenzione, magari sarete costretti a scendere due o tre volte dalla bici se non siete super tecnici, ma è ben poca cosa rispetto alla pura goduria del tracciato.
Nell'ultimissimo tratto, quando si è al camping Pian della Regina, ci sono dei lavori in corso e hanno chiuso il passaggio. Tuttavia si può proseguire a destra verso il camping e prendere un bellissimo sentierino nel bosco di pini per sbucare allo chalet Pineta (400 m.).
Grazie Giulien, e soprattutto grazie a Bruno, che ho avuto il piacere di conoscere a fine percorso.