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Punta Maurin 3227 m |
Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi portage impegnativi e discese tecniche.
Astenersi smutandati.
Punta Maurin 3227 m semi sconosciuta Cima della Valgrisenche, zero info disponibili. Già che ci siamo attacchiamo anche un breve tour Savoiardo.
Start da Surier 1780 m ma volendo potete anche partire dalla diga usando la nuova poderale che costeggia il lago oramai semi svuotato dopo la riduzione del Barrage.
Normale amministrazione fino al Rifugio Bezzi 2270 m prima su poderale poi ST e qualche spintarella. Al Rifugio breve giretto verso le pendici del Ghiacciaio della Gilaretta, optional.
Attraversata la Dora takiamo zu sul 12 fino al colle Vaudet 2830 m (unico bivio quota 2640 m tenere la sx sul D). Vallone magnifico ed isolato che ci regala non solo fatica a due zampe ma anche inaspettato pedale. Affaccio bifronte sulla Baguette's Land. Ottimo.
Zo de le senza bidè fino a quota 2350 m di Les Balmes. Bella discesina con vista ghiacciaio des Balmes e caratteristiche rocce bianche (volendo ho visto sentierini che permetterebbero di tagliare senza scendere fino agli alpeggi). Cambio assetto e risalita a tratti faticosa fino al lago Nero 2620 m. Zero pedale o quasi. Riscaldamento finito. Mo' so' Razzi Amari ! Il sentiero finisce e non ci sono indicazioni di sorCa. Ad intuito prendiamo la sponda dx del lago (unica via apparentemente possibile) e ci infrattiamo in una pietraia infernale. Fortunatamente qualche anima pia ha messo pseudo ometti da seguire ma spesso si perdono o non sembrano molto logici. Fino al Colle del Lago Nero 2870 m sono lacrime e sangue. Al colle branchi di stambecchi e un Gipeto rasoterra salutano i ciclobigoli. Che copada !
Trulli trulli senza sentiero risaliamo ora verso la cima di giornata cercando di sfruttare l'ottimo terreno finanche pedalabile a tratti. Tutto bene fino a circa 3000 m. Ambiente TOP !
Gli ultimi 200 m sono un'altra mazzata negli zebedei. Ripido, instabile e franoso. La famosa ciclo-piccozza torna sempre utile. La pietraia del lago Nero una passeggiata a confronto (seguite la traccia di discesa anche in salita perché oggi la visibilità era scarsa e non vedevo un klinz).
Cima ! Panorama Ultra a 360 (cosi deduco perché io ho visto solo un muro bianco di nebbia).
Discesa e mutande di ghisa ON.
Per i primi 200 m dovete avere un amico veloce a scattare foto perché gli attimi in sella sono veramente pochi (ma magari senza nebbia qualcosa in più si puo' portare a casa).
Dai 3000 in poi si torna stabilmente in sella fino alla macchina (tranne qualche passetto qua e là). Fino al Passo (poco sotto in realtà) sfasciumi perfetti e ottimamente rullabili tutto freeride poi riguadagnato il sentiero 12E diletto Alpino con vista 5 stelle. A quota 2620 ci si ricongiunge sulla via dell'andata. Brevi e piacevoli praterie con qualche passaggino ad allietare e finale su gran Traversone. Qui ocio, non particolarmente difficile ma molto esposto (qualche torrentello da attraversare a piedi potrebbe essere molto delicato ad inizio stagione). Dal Bezzi tiriamo il fiato ma il breve tratto hard ci fa raschiare veramente il fondo delle energie mono-neurone.
Bacio di rito alla poderale e siamo alla macchina.
In sintesi, itinerario di Cicloalp inedito e affascinante ma ancora una volta SOLO per appassionati e disagiati del degenere.
Stay Wild
#JAGTeam
#Ciclodisagio
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yura
09.09.2019 08:12