761 Da Dogana Vecchia al passo Son Forcia, val Padeon e Podestagno.

Referente LUIGI - ( ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 3/08/2019

SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 45 Km - Dislivello Sal/Disc = +1230 m
Quote min/Max = 1100 / 2110 - Tempo Standard ore 5:30 min
Velocità media = 8,2 Km/ora - Ciclabilità su tempo 95% (a piedi 15 min)
Difficoltà Tecnica = 5/7 Medio/Difficile - GD= 73 Medio/Difficile
Consumo Energia Elettrica =380 Wh

NOTA: come diremo poi con più dettagli, il giro si può semplificare notevolmente con l'ausilio della seggiovia di Rio Gere (q. 1680) che porta sopra al Rif. Son Forcia (q. 2230) risparmiando la durissima salita dal passo Tre Croci a passo Son Forcia. La lunghezza viene così ridotta a 42 Km con 800 m di dislivello in salita (il dislivello in discesa aumenta invece di 120 m)

DESCRIZIONE:
Dal park di Dogana Vecchia, attraversata la strada, si imbocca subito la ciclabile delle Dolomiti. Si superano alcune frane in via di sistemazione e si arriva facilmente alla periferia di Cortina. La ciclabile è condivisa con i pedoni (non sempre disciplinati) per cui si procede con rilassante andatura. Nel piazzale della ex stazione la pista sembra perdersi: tenete la linea gialla tratteggiata ed arriverete all'altro capo del piazzale dove la pista ridiventa evidente.
Superati vari incroci si sottopassa la strada per Chiave; un po' più avanti (wpt D) si trova il sentiero che permette l'immissione. La salita in pendenza sostenuta ma su buon asfalto conduce alle frazioni di Chiave e poi di Chiamulera mentre la vista su tutta la valle Ampezzana si fa più ampia e spettacolare (munitevi della carta Tabacco 03 per riconoscere alcune tra le più belle cime delle dolomiti). Poco oltre inizia lo sterrato abbastanza facile fino alla stazione a monte della seggiovia Col Trondo.... poi la salita si fa durissima sia per la pendenza che per tratti smossi che non permettono l'aderenza; noterete che la traccia si discosta dalla strada principale: è possibile evitare i tratti più dissestati deviando su tracce erbose a lato; la pendenza non cambia ma l'aderenza ne guadagna sensibilmente (attenti però alle canalette di drenaggio... si tratta di piste da sci!). Con un'ennesima rampa si raggiunge il Rif. Mietres a q. 1700 dove una gradita sosta permette di riposare ed ammirare i dintorni. Si riparte e poco dopo si affronta l'ultimo strappo prima dello scollinamento a q. 1725. Ora si scende veloci fina a Malga Larieto dove si imbocca il sentiero (CAI n° 211) che, attraverso un bel bosco di larici, conduce alla località Rio Gere. Da qui si dipartono impianti a fune e strada per il Faloria oltre alla seggiovia che sale a Son Forcia. Come anticipato in NOTA, se volete evitare la durissima salita risparmiando 430 m di dislivello, prendete l'impianto: spenderete 12 € che non rimpiangerete!
Se volete invece cimentarvi con il giro completo allora prendete subito a dx per l'ampio parcheggio e risalite la strada bianca che si tiene subito a dx della S.S. Al passo Tre Croci si imbocca subito la strada per Son Forcia; l'inizio è facile e asfaltato poi, a q. 1945 appare cosa vi aspetta: la salita verso il passo, 160 m più in alto. La via diretta più larga (lungo la pista da sci) è impedalabile; non solo per le pendenze (tratti al 30%) ma per il fondo ghiaioso e smosso, con scarsa aderenza. Il sentiero che si prende, svoltando a dx, ha una pendenza media del 13 % ma con punte del 25% e vari gradoni da fare a piedi; inoltre, nella piena stagione estiva troverete molti escursionisti cui è obbligo dare la precedenza e costringeranno, nei punti più stretti, a frequenti "stop and go". Comunque in circa 1/2 ora arriverete in cima e vedrete che ne è valsa la pena. Chi sale con la seggiovia arriva invece poco sopra al rifugio (q. 2230) di fronte all'incombente parete sud del Monte Cristallo ed abbigliati per una "fresca" discesa si raggiunge dopo pochi minuti il Passo Son Forcia (wpt N 2110).
Si riparte verso la val Padeon ma prima di iniziare la lunga discesa è consigliabile una breve digressione al punto panoramico (wpt O 2090). Inizia la discesa verso la val Felizon: un po' insidiosa in una prima parte, poi veloce e gradevole nel lungo tratto intermedio infine ripida nel finale: comunque un gran bella discesa ! A fondovalle si risale presto a raggiungere la Famosa ciclabile Cortina/Dobbiaco. Se serve ristoro (o ricarica e-bike) si può raggiungere il vicino Rifugio/Albergo Ospitale, sulla SS. appena 20 m più in alto (c'è anche una fontana).
Ora sarebbe facile concludere che per la suddetta ciclopista si arriva facilmente al punto di partenza (tutta discesa salvo brevi contropendenze nel finale). Invece la traccia vi farà fare 2 interessanti deviazioni: giunti in R, si svolta dx, in salita, per portarsi verso la Rocca di Podestagno (ruderi). Da S per un breve ma ripido sentiero si sale alla cima dove si trovano le rovine (illustrate da tabelloni didattici) e l'eccezionale punto panoramico sulla valle del Boite, fino a Cortina. Tornati in S si scende per il bel sentierino che torna sulla ciclabile poco prima del Ponte Felizon dove si ammira l'orrido sul rio omonimo. In rilassante, veloce, discesa si arriva all'altezza del centro sportivo di Fiames (siamo 40 m più alti) e dal wpt U, con inedita discesa, ci si abbassa sul fondovalle. Per ombrose forestali, quasi in piano, ci si ricollega alla ciclabile nel wpt W 1305; poco dopo si ripassa per il wpt D (bivio per Chiave) quindi si prosegue a ritroso sulla traccia percorsa all'andata fino al parcheggio di Dogana Vecchia.




Come arrivare al punto di partenza

Sulla SS 51 tra San Vito di Cadore e Cortina d'Ampezzo (4 Km dopo San Vito di Cadore)
Si trova la località DOGANA VECCHIA.
Parcheggio sulla dx; ristorante/bar a sx, dove passa la ciclabile delle Dolomiti

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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
07.08.2019
Regione
Veneto
Tempo Percorrenza
ore 5:30 min
Distanza
45 Km
Dislivello
1230 m
Difficoltà tecnica
5/7 Medio/Difficile
Condizione fisica
GD= 73 Medio/Diffici
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