Campagneda-Prabello-Zoia-Bignami

Inserisco questo itinerario che completa secondo me quest'altro, https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/13561, da cui ho preso spunto, aggiungendo la salita al bellissimo Alpe Prabello e la traversata alta verso i laghi, di ritorno a Campagneda. Partenza dall'ampio parcheggio dove la strada che da Franscia sale alle dighe, dopo le prime due gallerie, incontra la pista forestale per Campagneda e Prabello. Risalita tutta la pista sorpassando l'alpeggio e il Rifugio Cà Runcasch si arriva in breve al fantastico Alpe Prabello col Rifugio Cristina. Si prosegue seguendo la pista fra i pascoli alti dell'Alpe e poi rimontando dossi erbosi/rocciosi e seguendo i triangoli gialli dell'Alta Via della Val Malenco. In questa parte brevi tratti a spinta a meno di gamba e tecnica sopraffina o E-bike!! Arrivati sopra il primo lago si segue la traccia che lo costeggia e scende di nuovo a Campagneda. Giunti all'alpe si passa il ponte e si imbocca il sentiero a destra. Pochi minuti di spinta per superare un dosso roccioso e inizia la discesa più dura e tecnica del giro, fino al rifugio Zoia. Qui serve buona tecnica e tenuta fisica per stare in seĺla, passaggi difficili su roccia ma comunque mai esposti e non estremamente ripidi. Sotto il rifugio si prende a destra in piano l'asfaltata che costeggia il lago di Campo Moro in direzione della diga di Gera, che in breve diventa sterrata e aumenta di pendenza per rimontare fin sopra l'imponente sbarramento. Da qui si prosegue costeggiando il lago di Gera per una bella pista con brevi gallerie, prima quasi in piano, poi con un deciso aumento di pendenza in prossimità dell'imbocco della Val Poschiavina. Dopo il ponticello di ingresso alla valle, la traccia prosegue subito a destra verso l'Alpe Gembré, ma se avete tempo e voglia proseguite brevemente fino alle baite: la Val Poschiavina è un'altro paradiso naturale, col torrente che scorre ampio e potente attraverso i suoi ripiani erbosi sotto le pareti del pizzo Scalino. La traccia prosegue diventando quasi subito sentiero, per larga parte pedalabile fino all'alpe Gembré, con bella vista a picco sul lago. Dopo l'alpeggio, caricato ancora regolarmente di bestiame tutte le estati, nonostante sia irraggiungibile con mezzi motorizzati, il sentiero prosegue scendendo verso il fondo del lago, ma qui la pedalabilità diminuisce. Giunti sotto le cascate che scendono dal fronte della vedretta di Fellaria, si attraversano i ponticelli sugli impetuosi torrenti e poi è d'obbligo spalleggiare la bici per circa 30/45 minuti(250 m+) lungo gli sfasciumi che risalgono al dosso su cui è posto il rifugio Bignami, punto più alto dell'itinerario. Il tratto è ben segnalato da bolli bianco/rossi e dal triangolo giallo dell'Alta Via. Dal rifugio di nuovo protezioni, e via per l'ultima discesa che torna alla diga dall'altro lato del lago, piuttosto semplice e totalmente pedalabile, se si sopporta l'esposizione a picco sul lago che regala visuali fantastiche. Dalla diga rientro in discesa per la jeppabile prima e per la strada poi fino al parcheggio. Punti d'appoggio nell'ordine Rifugio Cà Runcasch, Rifugio Cristina, rifugio Zoia(bike friendly), rifugio Bignami. Acqua abbondante in tutte le stagioni, con fontanelle agli alpeggi e torrenti alimentati direttamente dai ghiacci perenni; da fare con bici di buona escursione e montaggio pesante, meglio diametro ruota ampio(io l'ho pedalato con una Ragley 29 front da trail in acciaio con Pike 150, gomme Magic Mary 2.40 davanti e Ardent 2.25 dietro). Meglio munirsi di illuminazione davanti e dietro specialmente per le sei gallerie stradali di discesa al parcheggio, buie e alcune mediamente lunghe.

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Come arrivare al punto di partenza

Alla rotonda prima del Centro sportivo di Chiesa Valmalenco si prende a destra per Lanzada. Superato il paese si prosegue sulla strada che sale tra tornanti e gallerie fino a Campo Franscia, dove la strada si restringe ulteriormente per proseguire verso le dighe di Campo Moro e di Gera. Dopo qulche km di tornanti si incontrano delle gallerie. Usciti dalla seconda ampio parcheggio sulla sinistra e sulla destra partenza della pista forestale verso Campagneda, ben visibile e segnalata da paline metalliche

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Commenti

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burdenbike

12.07.2020 23:54

Fatto oggi... le parti pedalabili del secondo anello sono state meno di quelle previste, ma si sa, gioca l'abilità del biker ed i cambiamenti del terreno nel cosrso degli anni... Quello che non cambia è la discreta fatica per arrivare al rifigio Bignami... (faccina che ride) nel compenso il panorama ripaga la fatica.

Infos

Inserito da
beppe.goetz
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
28.07.2019
Località
Lanzada
Regione
Altro
Tempo Percorrenza
4 ore
Distanza
26.0 km
Dislivello
1050 mt circa
Difficoltà tecnica
Difficile
Condizione fisica
Duro
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