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GUGLIELMO ED IL MEDELET IN VAL PALOT SUL 202-204-201 |
Ho voluto rispolverare una traccia del 2009, ben dieci anni sono passati dall'ultimo volta che feci il Medelet. Ho pensato allora di riproporlo con una discesa finale in Val Palot infinita. Premetto subito che non è un giro da prendere sottogamba. Il dislivello è importante ma se volete risparmiarvi circa 200 mt di dislivello, potete saltare la cima del Golem e il Redentore. Io ve li consiglio ma sta a voi la decisione. L'importante è arrivare a Malga Palamarusso da dove partirà il tratto per punta Caravina. Il resto è spettacolo puro per chi ama i tuor freeride-all mountain. Alla fine l'unico tratto impegnativo in discesa sarà da Punta Caravina al Rifugio Medelet dove il sentiero tecnico vi impegnerà non poco....ma nel dubbio....scendete dalla mtb nei tratti tosti. Questa Val Palot mi ha stregato ancora una volta, peccato averla snobbata per anni.... Cercherò di rivalutarla al meglio.
Lasciamo le macchine nel piccolo borgo di Toline ( se non trovate posto provate a Vello, appena dopo, vicino al cimitero ). Facciamo subito la bellissima ciclabile adiacente all'Iseo Lake fino a sbucare poco prima a Marone dove inizia la salita in direzione Zone. La affrontiamo fino all’imbocco a destra in via Della Rota. Questa parte generalmente rimane in ombra alla mattina e se anche l’asfalto scorrerà sotto le vostre gomme, la bellezza dei panorami si farà subito notare. La cornice del lago d’Iseo irromperà fin dalle prime pedalate nel vostro spazio visivo e tutto ciò allieterà la fatica a cui andrete incontro. Mi è capitato più volte in questa zona di avere la fortuna di incontrare scoiattoli e volpi. Questo per farvi capire come questa terra sia tutto sommato ancora incontaminata con la possibilità di vivere emozioni infinite a contato con la natura. Su fondo scorrevole giungeremo , con uno strappo finale, alla croce di Marone posta a 1166 mt. Adiacente noterete un primo rifugio ristorante dove se vorrete rifocillarvi è il momento giusto perché poi avrete ancora un bel pezzo per giungere in cima. Da questo punto inizia la seconda parte di salita al Guglielmo o Gòlem ( in bresciano ). Sarà quella più dura, ve lo anticipo. Infatti appena dopo la croce di Marone ci sono subito un paio di cementate con pendenza notevole per poi tornare su mulattiera comoda, dove sarà importante trovare la giusta cadenza di pedalata. Proseguiremo in sottobosco e dopo una serie di tornanti, sbucheremo all’aperto con vista sulla Valtrompia da mille e una favola. Continuando ci avvicineremo alla prima Malga di Sotto ( 1571 mt ) dove subito dopo un paio di pozze di raccolta acqua piovana rispecchieranno dentro di loro il sole e le nuvole. La successiva malga che incontrerete sarà la famosa Malga Guglielmo di Sopra ( 1744 mt ) o Malga Palmarusso. Qui vi consiglio di prendere un attimo di fiato perché alla cima manca poco ma avrete l’ultima insidiosa rampa cementata che vi condurrà al Rifugio Almici. In questo “ristoro” troverete dei prodotti locali davvero buoni e soprattutto la simpatica compagnia dei gestori. Da questo momento ci siamo quasi: oltrepassiamo una sbarra per terminare su sentiero che ci condurrà al monumento del Redentore quindi in cima al Gòlem. Dopo le foto di rito scendiamo da dove siamo venuti fino alla Malga dove imboccheremo la sterrata a destra. Sarà subito pedalabile poi un breve tratto a spinta fino alla Madonna della Caravina dove è posta una statuetta. Da qui siete quasi arrivati alla Punta della Caravina a 1847 mt. A questo punto tirate fiato, indossate le protezioni e prepariamoci per la prima parte di discesa tecnica con alcuni passaggi impegnativi e i tornantini finali fino al Rifugio MEDELET 1567mt. Da qui imbocchiamo il sentiero che ci porterà alle Gale 1557 mt quindi Malga Foppella 1436mt. Proseguiamo sulla strada dei roccoli fino al bivio dove avrà inizio il bellissimo n.202. Ci condurrà nel cuore della Val Palot dove sbucheremo su asfalto e dopo aver superato il ristorante Nuova Stella, circa 1,5 km svolteremo a sinistra con una breve risalita. Un tratto di forestale prima di imboccare il magico n.204 immerso nel bosco con up&down e tratti spettacolari. Sarà scorrevole,qualche rilancio e si prosegue seguendo la traccia. Giunti alle Grignaghe attenzione: inizia il n.201 che ci condurrà a valle fino a Govine, poco dopo Pisogne. Da qui in pochi minuti sarete alle macchine.
Un ultima cosa: quando parlo di sentieri spettacolari non parlo di sentieri tipo bikepark, bensì di singletrack generalmente ben tenuti dove se trovate qualche sasso o ramoscello...è perchè qualche volta piove e magari....si possono anche sporcare. Resta il fatto che nella Val Palot vi troverete davvero fuori dal mondo in una magica esperienza on bike.
GIRO CONSIGLIATO PER MOUNTAIN BIKE ALL MOUNTAIN O ENDURO e E-BIKE
BUONA PEDALATA
GIULIEN
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Commenti
matteofalasconi
30.08.2019 16:04
La salita è molto lunga e a tratti dura ma tutta pedalabile. Al limite si scende di sella nel pezzo di cementata finale ma il resto è fattibile.
Per evitare di scendere a piedi, noi abbiamo evitato il tratto da Punta Caravina al Rifugio Medelet preferendo la variante "classica" da Stalletti che non solo è pedalabile ma anche molto divertente come single-track.
Il single-track/bike park della Val Palot (202+204) è davvero stupendo, vale il prezzo del biglietto ;-)
Giro fatto con: MTB AM muscolare (Giant Trance Advanced)
Tempo in sella: circa 6 ore (7 ore inclusa sosta pranzo al Medelet)