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IL MONTE PAGANO E LA DISCESA SELVAGGIA |
Dedicato prima di tutto ad Enrico e ai bad boys di Edolo e limitrofi, nonchè a Claudio e Ronny che hanno creduto con me in questa ennesima avventura. Scendere dal Pagano in una versione Wild in sottobosco e antiche mulattiere è stato fortemente emozionante.
VIDEO DEL TOUR:
https://youtu.be/KiU3dorOmxQ
Premetto subito una cosa: in questo tour è indispensabile il gps per seguire attentamente la traccia. Infatti mezza discesa è completamente tra i boschi dove in alcuni tratti non esistono sentieri. Si vede il calpestio ed il passaggio di qualche bikers ma il mio consiglio è di non avventurarvi senza i giusti strumenti. Se avrete le carte in regola, beh allora il sound sarà perfetto. La partenza è prefissata in quel di Edolo, zona campo sportivo. Saliamo subito in centro paese per poi passare sulla ciclopedonale della Costa un pò su asfalto e un po su mulattiera sino a giungere Monno. Ora siamo ufficialmente sulla strada asfaltata classica per la salita verso il Mortirolo, teatro di memorabili momenti ciclistici che ci riportano a tanti campioni del passato e del presente che qui hanno compiuto le loro imprese. Troverete alcune fontane e vi consiglio di fare una buona scorta d'acqua perchè poi sarà lunga l'ascesa. Proseguiamo e lasciato il centro abitato, al secondo tornante,prenderemo a sinistra seguendo la bellissima "LA DRITTA". Da 891 mt arriveremo a 1.852 mt del passo del Mortirolo, con una pendenza media del 9,8% e massima del 25%. Quindi....non è da prendere sottogamba ma con il giusto ritmo la si affronta visto che il suolo è asfaltato e le gomme scorreranno senza problemi. Siamo sulla Karolingia nello stesso momento: ma di questo ne parleremo dopo.
Supereremo diverse baite e localirà dai nomi più simpatici. Da Pradalares ( 1308 mt ), Ruc (1420 mt ) ,Connel ( 1505 mt ), sino a giungere al Ponte Palu ed il torrente Ogliolo. Qui non seguite l'indicazione Pagano alla vostra destra ma continuate su asfalto dritti, oltrepassando il ponte, fino alla chiesa di San Giacomo. Ancora circa un km e ci collegheremo alla strada del Mortirolo che sale da Tiolo, appena dopo Tirano. Da questo momento la vista sulla Valtellina sarà impressionante e ci addentreremo in questa valle aperta di una bellezza unica. Qui troverete anche l'acqua se doveste averne bisogno. Proseguiamo ora verso il famoso Pianaccio, lasciandoci alle spalle le malghe Andrina e Salina bassa che vedremo alla nostra destra. Giunti a 2100 mt circa avremo un ultimo sforzo prima di raggiungere, su mulattiera, il Pianaccio. Ora lo skyline sarà completo e sua maestà l'Adamello la farà da padrone. La presenza di trincee e di una storia piena di battaglie, vi concederà una prima meritata sosta per godervi il momento fino in fondo.Da qui ci sarà uno dei singletrack più spettacolari e panoramici mai fatti fino a giungere all'imbocco con il sentiero che sale in cima al Monte Pagano. Il mio consiglio è di fare questo ultimo sforzo. Sono circa 300 mt di dislivello ma sarà ampiamente appagante. La vista lassù infinita e la pedalabilità quasi totale del sentiero vi darà la giusta forza per arrivarci. Questa cima non è altissima ma grazie alla sua posizione offre un fantastico panorama a 360 gradi ( Adamello, Baitone, Aviolo, Bernina, Cima Grom e Monte Serottini ). A Nord del Pagano la cima di Grom (2763m), che delimita ad Est la val Varadega, che, sull’altro versante, inizia con cima Resverde (2348m), dalla grande, caratteristica Croce, e termina con il monte Varadega (2634m), raggiunto da una strada militare di particolare bellezza. A Sud Ovest si ergono le cime Verda (2409m) e Cadì (2449m). Qui siamo al top dei panorami che si possano ambire on bike. Ora riposiamoci e prepariamoci per la discesa infinita verso Edolo. Le premesse le ho fatte subito: mi raccomando gps acceso e occhio alla traccia. Non sarà mai ne pericolosa ne impossibile. Il primo tratto ripercorriamo al contrario la salita fatta in precedenza sino ad un bivio dove ho messo il waypoint. Noterete alla vostra sinistra una mulattiera erbosa che sale con uno strappo: quella sarà la nostra via. Ora seguiamo tutta tra prati, sottobosco ed ombrose pinete. Passiamo da Dosso Castelletto ( 1589 mt ) e di nuovo sottobosco. Attenzione che ad un tratto la traccia devia a destra. Qui non esistono ad oggi sentieri sulle open ma noi proseguiamo tenendo fede al gps. Ci troveremo sulla mulattiera in direzione Monno sbucando quindi sulla Karolingia. Qui mi soffermo solo un attimo perchè parliamo di leggende. E la percorriamo la leggenda. Il passaggio di Carlo Magno in Valle Camonica, partendo da Bergamo fino a Carisolo in Val Rendena, è appunto una leggenda tramandata da alcuni manoscritti a partire dal XIV secolo. Karolingia vuole essere un nome che germina suggestioni a tutto tondo, partendo dalla mitica K con cui l'imperatore amava vergare i documenti ufficiali. Mi sembrava giusto segnalarvi la storia : se volete poi sulle tabelle in quel punto viene spiegata in maniera molto più minuziosa. Da Monno preparatevi perchè non è finita: ci saranno ancora alcuni strappi per evitare l'asfalto e terminare verso Edolo con tagli e un paio di singletracks carini nel boschetto. Ci siamo.....l'avventura è finita...almeno per oggi.
Spero vi sia piaciuta e che possiate ritornare presto in Valcamonica, nella nostra terra.
GIRO CONSIGLIATO PER MOUNTAIN BIKE ALL MOUNTAIN O ENDURO e E-BIKE
BUONA PEDALATA
GIULIEN
MTB ALL MOUNTAIN BS
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Come arrivare al punto di partenza
EDOLO (BS) - PARCHEGGIO CAMPO SPORTIVO
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Commenti
lazzaro54
28.06.2019 16:43