747 Dolomites Bike Day 2019- Stile RUOTALPINA (70% su sterrato)

Referente LUIGI - ( ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 16/06/2019

SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 46 Km - Dislivello Sal/Disc = +1580 m
Quote min/Max = 1440 / 2200 - Tempo Standard ore 5:30 min
Velocità media = 8,5 Km/ora - Ciclabilità su tempo 100% (a piedi 1 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 77 DIFFICILE
Consumo Energia Elettrica =450 Wh

PREMESSA:
Anche quest'anno abbiamo approfittato dell'occasione di poter salire al passo Valparola in una domenica estiva, senza il tormento di auto e moto che ci sfrecciano accanto. In sintesi: solo 20 Km sono in comune con il percorso della Dolomites; tutto il resto è su sterrato o su stradine minori; ed abbiamo raggiunto cima Stoeres: il punto più panoramico di tutte le Dolomiti.
Si noti che NON si tratta di una fotocopia del Dolomites 2018: si è scelta una diversa e più impegnativa salita per raggiungere il Pralongià passando per il Piz Sorega ed il Bioch; e proprio questa grandiosa traversata dell'altopiano è quanto di più notevole si possa ammirare nelle dolomiti.

DESCRIZIONE :
Da Pieve di Livinallongo si sta in buona compagnia di stradisti e di e-bikers fino al passo di Valparola dove si tocca la quota massima del percorso (2200 m ). Non mi soffermo a descrivere la bellezza dei luoghi ... per me queste sono le montagne più belle al mondo !
Aggiungo una sola integrazione: a q. 1680 circa avrete intravisto, sul lato sx, la sagoma di un antico castello; a q. 1810 si trova la deviazione per ammirare da vicino il castello di Andraz (q. 1740); si tratta di aggiungere 2 km (A+R) e 70 m di dislivello.... ma ne vale la pena.
Dopo il passo, il punto più interessante per ammirare un grandioso panorama è nel wpt D1, nei pressi del museo della grande guerra. Percorsi in discesa 300 m dopo il Rifugio, si esce dal percorso della Dolomites (wpt E 2140) prendendo la sede della vecchia strada: tracciato abbandonato per le frequenti frane. Infatti dovremo superarne a piedi 3, ma brevi (circa 100 m a piedi in totale). Poi la discesa ci ripagherà di questo disagio. Si ritorna sulla strada in F 1990 ma dopo soli 600 m la si lascia ancora (in G 1935) per una forestale che ci porterà fino alla radura della malga Valparola e poi sempre in discesa fino a San Cassiano (wpt h2 1535) da dove si riprende a salire. Inizio tranquillo, su ottimo sterrato, poi si devono superare alcune dure rampe prima di uscire dal bosco e raggiungere l'idilliaco altopiano prativo di Piz Sorega. La forestale che collega varie cime di un vastissimo comprensorio sciistico (paradiso dello sci soft) prosegue verso il Bioch; poi, ridotta a sentiero, altalenante, tortuoso e sempre panoramicissimo, contornato da prati in fiore, si dirige verso il Pralongià ben visibile in quanto il più elevato tra i vari rifugi dell'altopiano.
NOTA: i sentieri in questa zona sono frequentatissimi da viandanti in passeggiata: va data loro precedenza assoluta; incrociando piano ed anche fermandosi all'occorrenza se vogliamo evitare che prima o poi cominciano a comparire, come già in altre zone, espliciti divieti alle bici.
Raggiunto il rifugio a q. 2130, si prosegue verso il punto più elevato: cima Stoeres q. 2180, con visione a 360° che permette di ammirare quasi tutte le più famose cime dolomitiche (Marmolada, Boè, Sasso della Croce, Lavarella, Tofane ....) oltre al vicino Setsass e le vedrette di Ries ancora innevate verso il confine nord. Appagati della vista, si torna verso il Rif. Pralongià. Sul lato nord del rifugio si trova un sentiero con ind. Punta Trieste; ben ciclabile tranne in un breve tornante, che ci porta al rifugio dove si trova anche l'arrivo della seggiovia che sale dal Planac. Si scende ancora prima per sentiero e poi, da L1 per tracce prative, sempre più evidenti, fino a raggiungere la Forcella Incisa (passare alla dx del rif. La Marmotta e non davanti). Dalla forcella si tiene a sx e dopo 200 m e si trova l'omonimo Rifugio dove si potrà fare una sosta ristoratrice ai tavoli di un ballatoio con vista sul ghiacciaio della Marmolada. Dopo la sosta si scende attraverso boschi e prati fino alla grande conca prativa di La Viza. Dopo un tratto piano, a q.1760, si devia a sx per una carrareccia serpeggiante sui pascoli di Casera Crepaz. Si arriva a Contrin dove riprende l'asfalto e poi giù per Lasta, fino a raggiungere la S.R. Dopo 300 m la si lascia per salire a Livinè; da qui si scende a raggiungere ancora la S.R. che si terrà, per poco più di un Km, fino all'arrivo.
NOTA: nel wpt p3 avevamo iniziato un sentiero che scende esattamente a Pieve ma dopo 500 m abbiamo dovuto desistere causa alberi caduti di traverso al sentiero e non superabili.

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Come arrivare al punto di partenza

Per arrivare a PIEVE di Livinallongo, da Mestre – TV, si passa per Agordo, Allege e Caprile.
Da qui si consiglia di prendere a sx verso malga Ciapela e dopo circa 2 km a dx per Pieve di Livinallongo. Qui si trova, ad inizio paese, sulla sx, un ampio parcheggio con fontana.

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Inserito da
RUOTALPINA
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
18.06.2019
Regione
Veneto
Tempo Percorrenza
ore 5:30 min
Distanza
46 Km
Dislivello
1580 m
Difficoltà tecnica
4/7 MEDIO
Condizione fisica
GD= 77 DIFFICILE
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