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PALOSSO, LE CRESTE DEL DOPPO, COLOMBERE E BOATICA WILD |
Un altro vero tour All Mountain a cavallo tra la valle del Garza e la Val Trompia. Sarà davvero impegnativo però ciò che vedrete e visiterete vi rimarrà dentro per molto tempo. La zona è una delle più belle della nostra terra e la pregevole manutenzione dei sentieri si noterà subito. Tuttavia la discesa finale detta di Boatica, nel periodo estivo potrebbe essere rigogliosa di vegetazione nella prima parte. Non spaventatevi perché poi si apre e diventa ben visibile. Il fatto di salire dal versante ovest prima sul Palosso per proseguire nella seconda parte verso il Doppo e le Gabbie, vi porterà ad un totale di circa 40 minuti a spinta e spalla con la mtb. Prendetevela con calma e soprattutto dosate le forze. Ci sono circa 1.800 mt di dislivello da fare e la presenza d’acqua sarà molto scarsa. Per il resto non vi rimane che provarlo e valutare di persona quanto sia bello lo skyline dall’Eremo di San Giorgio.
Lasciamo la macchina al supermercato San Marco di Nave e faremo un breve tratto di asfalto tra le vie interne con direzione Concesio, prima di giungere ad una sbarra da superare: da qui inizia la vera salita su mulattiera tutta pedalabile immersi nella natura e fuori dal mondo. Il terreno è da subito magnifico ed il grip ottimo. Arrivati a circa 700 mt di altezza, in località Corna Fessa ci sarà il tratto impegnativo. Inizialmente pedalabile nel sottobosco fino ad un breve tratto a spinta: sono circa 10 minuti che scorrono velocemente, in vista dell’arrivo a Cascina Grassi Carpini. Qui deviamo a destra con la pendenza più regolare, sotto Cima Valli Gemelle, proseguiamo verso sinistra in direzione del Palosso. Oltrepassiamo la colma della Sconfoia (980 mt) , il prato delle Pese (1.030 mt ) e dosso Tesa Vallelunga (1.085 mt ). Da qui l’ultimo tratto per la cima del Monte Palosso ( 1.158 mt ) dove potrete finalmente fermarvi prendere fiato e forze. Ora ci portiamo verso le Poffe( 1044 mt) quindi Cascina Cocca (830 mt) e deviare verso sinistra per la Forcella di Calone sul n.375. Ora inizia il tratto impegnativo dove ci sarà da stringere i denti. Passeremo per Dos de Burù, le Fraine ( 844 mt ) sino a Calone ( 893 mt ). Ora qui facciamo attenzione. Proseguiamo dritti davanti a noi sul n.374 e la presenza delle stazioni della via Crucis vi farà capire subito la dolce sofferenza della pedalata in questo tratto. Tenete duro….perchè dopo circa 800 mt lineari giunge il momento di scendere dalla mtb. Devieremo a sinistra sul n.381che sostanzialmente è una diramazione del 3V con direzione Eremo di San Giorgio. Qui ci saranno circa 1.000 mt lineari di pura All Mountain. Cosa vuol dire? Diciamo che alternerete dei pezzi pedalati ( pochi ) a tratti dove spingere la bici e se volete caricarla in spalla meglio ancora. Non perdetevi d’animo perché la sorpresa sta per giungere. Giunti alla Forcella di Calone ( 1.052 mt ) siete a metà fatica. Con un ultimo sforzo raggiungerete il bellissimo Eremo, sulla via del Sacro a Lumezzane, con vista sul Garda Lake mozzafiato. L’Eremo di San Giorgio della Corna risale al XIII secolo e sorge letteralmente su un imponente spuntone di roccia a 1125 mt s.l.d.m. Da qui si ammira un bel bellissimo panorama che, dal vicino monte Doppo ( 1216 mt ), spazia fino alla Garda Lake. Rientra in tutto quel prestigioso reticolo di cenobi, monasteri e santuari, dove i benedettini prima, i frati Umiliati e le monache di S. Caterina poi, oltre a dedicarsi alla meditazione e alla preghiera, avevano intessuto relazioni con funzioni di insegnamento e aiuto agli abitanti del luogo per la pastorizia, l’allevamento, l’arte casearia e della lana, le colture arboree e la manutenzione di sentieri e strade. Nel descrivere il territorio di Caino, il Rettore veneto, Giovanni da Lezze, cita esplicitamente l’eremo di S. Giorgio: “ San Zorzi della Corna, l’eremitorio fuori dalla terra in cima al monte detto Corna non è officiato ma vi habita el continuo l’eremita giovane che veste il beretino e vive di elemosine”. L’annessa chiesetta, parte integrnate del romitorio ( sulla destra ), conserva cinquecenteschi affreschi che rappresentano il Dio Creatore ( in alto ), Il Cristo Redentore ( al centro ), l’Annunciazione e gli Evangelisti (ai lati ), nonché una Madonna con Bambino e S.Rocco, S.Giorgio con altri santi. All’esterno, su una parete laterale, un antico affresco rappresentante S. Giorgio, è stato sostituito, in seguito, da una pregevole pala attribuibile a Grazio Cossali, ora conservata nella parrocchiale di Caino. L’aver dedicato a S.Giorgio questo piccolo eremo ci riporta sicuramente ad un retaggio culturale tipicamente longobardo: da santo guerriero protettore di rocche e castelli, la sua protezione si è estesa nel tempo ai contadini e ai loro campi fino a giungere, nel periodo delle crociate, all’erigersi come salvaguardia e difesa della fede. Infine, così recita la targa deposta sul’entrata laterale: “ In tempi non storicamente accertati a veglia di questi monti i padri eressero e decorarono questo tempio. Nel 1979 i figli di Caino animati da nobili ideali con l’aiuto di Lumezzane e Nave ne emularono la fede con l’obolo e il lavoro togliendolo all’oblio e alla rovina.” Insomma un posto magico, come altri visti nella nostra terra, ma davvero da visitare. Credetemi ne vale la pena. Ora proseguiamo in discesa prima di affrontare l’ultimo tratto a spinta che ci condurrà sotto il monto Doppo. Giungeremo in prossimità di una prateria in forte pendenza dove avrà inizio la prima discesa detta delle Colombere che ci condurrà, danzando sulle creste, a pochi metri dal passo del Cavallo. Devieremo infatti circa 300 mt prima verso destra seguendo la direzione dei pian di Baione su cementata. Inizia poi un tratto su singletrack prima up&down poi in leggera salita fino al passo delle Gabbie ( 900 mt ). Da questo momento l’ascesa è finita e vi consiglio di prendere un attimo di respiro e ritornare lucidi per affrontare una delle discese più spettacolari e wild che abbia mai fatto. Stiamo parlando della BOATICA WILD: l’inizio sarà poco segnato ma poi nella seconda parte diviene molto più visibile. Come ho premesso attenzione in estate perché la vegetazione potrebbe essere rigogliosa. Se la fate in primavera o autunno di certo vi darà molta più soddisfazione. Ciò non toglie che sia davvero impegnativa ma mai troppo veloce. I passaggi vanno ben misurati per poter lasciar scorrere la MTB. Nella seconda parte avremo un bel flow stretto e guidato per finire con una terza parte, dove inizia il sentiero dei Papi, ancora tecnica ma mai impossibile. Giunti a Caino potrete prima di tutto godere del sorriso che avrete stampato in faccia per poi sistemarvi , bere un sorso d’acqua alla fontana che troverete proprio in centro al paese. Ora avete due soluzioni. La prima è terminare il giro se siete stanchi su noioso asfalto….oppure la seconda che vi consiglio vivamente: è la traccia gpx che descrivo. In sostanza si risale per circa 150 mt di dislivello passando per la teleferica, giungendo alla chiesetta di S. Antonio Seradello ( 520 mt ). Da questo punto scenderete direttamente a Nave su sterrata e cementata ma comunque in sottobosco, lontano dal traffico respirando aria decisamente migliore.
GIRO CONSIGLIATO PER MOUNTAIN BIKE ALL MOUNTAIN O ENDURO e E-BIKE
BUONA PEDALATA
GIULIEN
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Commenti
lazzaro54
31.05.2019 19:03