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Roero (Verduno-Sinio-Alba-Vezza-Torion-Sommariva-Macellai-Verduno) |
Siamo in vacanza nelle Langhe-Roero e oggi tocca al Roero.
Si parte da Verduno dove abbiamo la nostra base logistica e raggiungiamo Alba seguendo delle strade secondarie per niente impegnative, che lo potrebbero diventare se ha piovuto copiosamente il giorni prima per il fango che rende difficoltoso l'incedere.
Superata Alba ci aspetta il battesimo del Roero: il primo tratto di sterrato è ripido tanto che qualcuno, pensando alla strada ancora da fare, ha preferito scendere e risparmiare le forze.
Superato questo primo ostacolo si entra nel vivo del Roero, il passaggio e completamente diverso dalle Langhe: poche vigne, alberi da frutto e boschi e un panorama delle Alpi meraviglioso.
Ci si alza leggermente di quota su asfalto, quindi, in corrispondenza del 4 waypoint, si prende un sentiero che scende con davanti la vista di un torrione. Sarà il nostro prossimo ostacolo da superare, una salita impegnativa che bisogna prendere piano perché il tratto più ripido è negli ultimi metri.
Dal Torion si può ammirare un bel panorama. Si prosegue quindi seguendo la segnaletica "sentiero del Torion", un bel pezzo in mezzo al bosco. Anche qui potete trovare fango.
Scesi in valle si raggiunge il centro di Vezza d'Alba che abbiamo trovato completamente deserto... forse per l'ora...
La parte successiva è lungo il "sentiero del tasso" che non seguiamo fino alla fine. Qui incontriamo altri ciclisti del posto che ci consigliano di proseguire lungo questo sentiero, ma dovendo tornare in Langa preferiamo non modificare il tragitto pianificato.
Usciti dallo sterrato si arriva ad un punto di sosta dove troviamo una fontana dove rabboccare le borracce (waypoint 10).
La parte successiva è un po' meno interessante, sarà la stanchezza che un po' placa l'entusiasmo. Si pensava di fermarci a visitare i borghi che abbiamo inserito nel tragitto, invece proseguiamo senza fermarci per cui non so cosa consigliarvi.
Scendendo però percorriamo un bellissimo tratto di sentiero (S1), velocissimo da percorrere in pieno, la sensazione è quella di essere all'interno di una pista di bob. Merita davvero.
Superato il Tanaro, l'ultima salita poi una birra ghiacciata anche se siamo nel regno del vino.
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