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Gran Fondo del Bramaterra 2019 |
Oggi sono in piacevole compagnia degli amici Claudio e Massimo del CAI Valserina che mi hanno onorato con la loro visita (e che doverosamente ringrazio aspettandoli per una più goduriosa endurata) con cui ho passato un piacevolissimo pomeriggio, diluendo un po' le dure fatiche di questo impegnativissimo tour.
Anche quest'anno, come i quattro anni precedenti, sono a recensire la Gran Fondo del Bramaterra che si correrà il 28 di Aprile.
La GF di quest'anno si svolge lungo tutto il lato orientale delle Rive Rosse e si sviluppa nell'intera verticalità di questo territorio, partendo da Brusnengo fino alla pendici di Cima la Guardia con una percorrenza di circa 41 km. e 1.600 mt. di D+.
Dico circa, perchè ho voluto allungare la GF con i due passaggi più suggestivi di questa zona che la gara non tocca: il passaggio a Cima Terla con la più bella balconata sul Lago di Asei e la Zona dei Salti, andando così a portare il chilometraggio a 44,5 km. e 1.700 mt. di D+
Questi due allunghi, ben visibili sulla traccia, possono benissimo essere evitati, percorrendo così la GF nella sua purezza.
Ho trovato la gara di quest'anno molto più dura degli anni precedenti, con salite velenose che non mollano mai (non mancano tratti a spinta per le forti pendenze e il terreno instabile su sassi, oltre ad un corto tratto in portage) dall'inizio alla fine, con il tratto più impegnativo da Vivaro fino a Colma (una vera mazzata per le gambe).
Si pedala più che altro immersi nei boschi, con panorami (ahimè) pressochè assenti (se si escludono i due allunghi da me citati poco sopra), eccezion fatta per il tratto iniziale che sale a Madonna degli Angeli e la zona del Monte Locala tra Colma e San Bononio.
Una GF quindi di grande sostanza tecnica e fisica, indicata ai biker che amano soffrire (e tanto) e con buona padronanza del mezzo anche in discesa, visto che queste non scherzano: specialmente per chi le vuole scendere a sella alta e non usufruisce del preziosissimo aiuto del telescopico (fate ballare bene gli occhi).
Quest'anno ci sono andati giù proprio duro!
Dopo un giro lancio iniziale lungo la via Centrale del Paese in strada asfaltata, si entrerà nella prima parte di sterrato che porta alle vigne di Caraceto, si attraversa la piccola frazione, per poi riportarsi sulla via centrale di Brusnengo. Da qui in poi comincia la vera gara, attraverso via Forte si salirà alla conosciutissima Madonna Degli Angeli, teatro importante delle passate edizioni. Una volta in cima ci sarà da divertirsi perché si attraverserà tutto il tagliafuoco panoramico con vista a 360°, che ci porterà nel paesello di Castelletto Villa (Villa Del Bosco); da qui devieremo verso il lago della Ravasanella, nel comune di Sostegno, dopodiché si entrerà trionfalmente nella seconda parte di gara. Entreremo di diritto nel comune di Curino salendo verso Vergnago: nelle passate edizioni lo si attraversava, quest’anno lo lasciamo alla nostra sinistra per proseguire attraverso il sentiero della Mazza, un suggestivo sentierino dei nostri avi che ci guiderà fino a Olzera, arrivando poi a Santa Maria.
Lasciata la frazione andremo a conoscerne altre due, passando così Vivaro e Ortovivaro, attraverso un'incantevole sottobosco fatto di castagni, querce, larici e pini, e si salirà verso la parte più dura della gara: il Monte Guardia nel territorio di Soprana. Una volta arrivati in cima la direzione da prendere sarà verso
Frazione Colma.Di qui in poi sarà tutto più facile: un bellissimo tagliafuoco con una vista spettacolare vi condurrà a San Bononio, attraversato il borgo, in discesa, si arriverà ad un ponte Romanico del 1300, e da qui la direzione da seguire sarà Cantone Mulino Perotti; attraversata la strada provinciale saliremo ai cantoni Livera e
Bioletto fino al famoso Galletto, dopodiché si scenderà dal “sentiero delle capre” fino a fianco al Comune di Curino arrivando a Cantone Chiocchetti-Gianadda.
Un altro bello strappo impegnativo in salita ci porterà nel territorio del Comune Di Roasio, a Noca, fuori dall’asfalto un piacevole sali e scendi condurrà all’entrata del Tempio del Bramaterra, dove un’incantevole vista dall’alto sulle vigne con lo sfondo di Brusnengo vi condurrà fino all’arrivo.
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Commenti
Warrel79
02.10.2020 00:04
Grazie