|
721 Conegliano, Colle Umberto, Tarzo, Costa di Zuel, Refrontolo. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 04/11/2018
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 69,5 Km - Dislivello Sal/Disc = +1150 m
Quote min/Max = 70 / 415 - Tempo Standard ore 5:0 min
Velocità media = 13,9 Km/ora - Ciclabilità su tempo 100% (a piedi 0 min)
Difficoltà Tecnica = 3/7 Medio/Facile - GD= 53 Medio/Difficile
Consumo Energia Elettrica =430 Wh
DESCRIZIONE :
Precluse le strade di montagna a causa dei disastrosi eventi meteo di questi giorni, abbiamo optato per un percorso sulle colline trevigiane, a nord di Conegliano, per stradine secondarie con un misto di asfalto e sterrato buono; in questa zona il bosco è rimasto sostanzialmente integro ed anche il sentierino finale, usato per il rientro, non ha presentato problemi.
Si sale dolcemente su dorsali collinari, in dir. nord, fino al punto B 110 dove si svolta a sx in discesa fino al ponte sul Monticanello; da qui inizia un buon sterrato che conduce allo scollinamento di q.140 cui segue una nuova discesa al fiume ed una impegnativa risalita fino a Carpesica. Da C quota 155, per stradine in facile discesa, si torna al piano scavalcando l'A27 e puntando poi verso Colle Umberto. Una breve sosta presso il poggio ci consente di ammirare il panorama e l'antica Abbazia. Discesi dal poggio, inizia un percorso tortuoso con alternanza di stradine asfaltate e sterrati campestri, che si dirige verso Cappella Maggiore; in periferia troviamo un bel tratto di ciclabile ricavato sull'argine del T. Carron. Dal wpt H 110 inizia l'impegnativa salita di via Prà da Forno che termina a quota 200; da qui si scende per Case Fossa
e chiesto il permesso di passare (in attesa dell'apertura al pubblico come agriturismo) si scende verso il laghetto Madruc. Attenzione: un cancelletto va aperto e richiuso e una breve ma ripida discesa cementata richiede prudenza in caso di bagnato e/o di fogliame.
Usciti dalla conca del lago con breve sali-scendi di una 20-ina di metri, si percorre un breve tratto di provinciale, quindi (da j1 150) per una serie di sterrati campestri, in dir. ovest, si raggiunge San Giacomo di Veglia. Da L inizia una frequentata ciclabile che scorre a lato del Meschio; scorci panoramici, archeologia industriale (opifici che usavano l'acqua del fiume) e parchi cittadini non mancano (ci si trova a meno di 200 metri dalla via principale che attraversa Vittorio v.to da Ceneda a Serravalle). Dall'incrocio m1 145 (vedi cannone sulla sx) inizia la salita più lunga (ma non la più ripida) del giro con 270 m di disl. su 4,4 Km di lunghezza (poco più di 6% di pendenza media). Se gradite una sosta, il posto ideale è presso la chiesetta di San Lorenzo (q.360) con panchine e un bel panorama. Scollinato a Borgo Castello si scende veloci verso Tarzo; da qui inizia una nuova salita verso la Costa di Zuel; si tratta di un bel tratto panoramico tra la valle dei laghi a nord e le colline di Refrontolo a sud. Da Resera, dove si trova una fontana, si prosegue in saliscendi fino a ZUEL di Là e poco dopo ha inizio la lunga discesa che attraversa ZUEL di Qua
(la deviazione in traccia è dovuta alla sosta pranzo presso la trattoria "Al Cacciatore"). La stradina scende ancora passando per Rolle ed infine spiana nei pressi del rinomato "Molinetto della Croda: una visita con breve deviazione fino alla cascata è d'obbligo. Segue un tratto quasi in piano fino al wpt T 175 dove, svoltato a sx, ci aspetta una breve ma durissima risalita: è un passaggio originale per Refrontolo che evita la più scontata strada principale; si tratta di soli 600 m, ma con pendenze a tratti attorno al 20% . A quota 240 le fatiche sono finite: in premio una bel tratto di bosco ed una discesa tra ricca ed esotica vegetazione fin quasi a Refrontolo. Raggiunto il paese, si deve risalire lungo la SP 86 fino allo scollinamento di quota 250. Poi si scende veloci fino alla rotatoria in V 220 dove si imbocca via delle Mire (caratteristica strada con numerosi, ampi tornanti ed in lieve discesa) che termina all'incrocio con la strada Corbanese (SP 635). Passato il ponte sul T. Cervano ci si immette su un percorso formato da un misto di stradine asfaltate, sterrati e sentierini quasi sempre lungo l'argine di sx che permettono di arrivare in periferia di Conegliano evitando il traffico. Nel wpt X conviene attraversare il ponte passando sull'argine dx; arrivati nei pressi di un campo sportivo (wpt Y) si abbandona l'argine per raggiungere la ciclabile a lato della S.P. In y1 si attraversa sul passaggio pedonale per proseguire sulla ciclabile fino a ritrovare l'ampio parcheggio delle piscine da cui è iniziato il giro.
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Come arrivare al punto di partenza
Se percorrete l' A27, uscite a Conegliano. Si seguono ind. per centro città e dopo il sottopasso della ferrovia si tiene a dx per poi seguire ind. x Ogliano e Piscine.
Aiutandovi anche con la traccia arriverete presto nell'ampio parcheggio del centro sportivo/piscine in periferia nord di Conegliano.
Nota: poiché il centro sportivo non garantisce un servizio bar, si consiglia di approfittare di quelli che si trovano nel tragitto uscita A27/centro città.
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
leonardoberna
04.12.2018 10:35