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720 Da FAEDIS alla cima del monte JOANAZ |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 24/10/2018
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 47,5 Km - Dislivello Sal/Disc = +1300 m
Quote min/Max = 115 / 1150 - Tempo Standard ore 4:10 min
Velocità media = 11,4 Km/ora - Ciclabilità su tempo 96% (a piedi 10 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 55 Medio/Difficile
Consumo Energia Elettrica =400 Wh
DESCRIZIONE :
La salita inizia su asfalto con pendenze tranquille e strade poco trafficate. A q. 670/680 si attraversa l'unico paese della salita: Canebola. Si raggiunge un crinale (Bocchetta di Sant'Antonio) da cui si dipartono altre strade per interessanti escursioni (siamo a soli 5 Km dal confine con la Slovenia); la traccia suggerisce una breve digressione per vedere la chiesetta ed ammirare il panorama che si apre verso nord. Dopo un breve tratto piano si riprende a salire per raggiungere a q.960 (wpt D) la via di salita al monte Joanaz. La carrareccia è stata purtroppo rovinata dall'acqua che ha scavato in più punti; a q. 1085 si incontra la strada che consentirebbe il periplo del monte e si continua a salire; il panorama si fa sempre più aperto ed in e1 non possiamo rinunciare ad una sosta per qualche foto; in particolare si ammira l'imponente parete sud dei monti Musi in direzione nord/ovest. La cima dista ancora 500 m ma causa la boscaglia non presenta una gran visuale per cui conviene prendere il sentierino che si stacca sulla dx risalendo la dorsale di pochi metri. Siamo subito ripagati da una vista eccezionale (si noti, in dir. est/nord/est, a 9 Km in linea d'aria, l'inconfondibile sagoma del Matajur q.1640, già meta di nostre escursioni). E per chi ama la discesa tecnica ma non pericolosa, ora viene il bello: la possibilità di scendere per il crinale su sentierino in terra fino alla Madonnina del Domm da cui si completa il giro tonando rapidamente nel punto D. In f1 e f2 ho indicato 2 punti di possibile rientro per chi volesse tornare sulla strada di salita. Completato l'anello del monte, ha inizio una lunga discesa su asfalto che passa per Tamoris (q.825) quindi scende a Masarolis (q.670) dove abbiamo deviato per il centro per fruire di una bella e generosa fontana in pietra. Si procede su una facile forestale con lievi saliscendi fino in vista del borgo Reant dove da i1 si può decidere per la strada bassa che evita il paese o per quella più alta che lo attraversa. Dopo un tratto piano la salita si fa più impegnativa fino al punto di scollinamento K 785 dove ritorna l'asfalto. Si taglia la base del monte san Lorenzo poi si comincia a scendere a tornanti e presto si arriva a VALLE di Soffumbergo (q. 680). Qui ci si può concedere una sosta per conoscere questo caratteristico paese dove si tengono sagre di notevole richiamo. Risaliti al bivio L, si sale di ancora di 30 m per un tratturo poi inizia una inedita discesa. In m1 660 la strada finisce in un podere mentre si prosegue, svoltando a sx, su stretto sentierino. Nota: contrariamente a quanto indicato nella carta Tabacco 026, il tratto che segue m1 - m2 (circa 1 Km) non è una strada ma un sentiero, spesso invaso da rovi (consiglio guanti lunghi, evitare la stagione estiva e tubeless con buon liquido auto-riparante). In m2 la pista si allarga ma causa massi resta difficilmente ciclabile fino al punto N 530 . Qui inizia un bella forestale in prevalente discesa fino all'innesto in O 400 sulla strada principale (Valle - Colloredo). Si scende veloci verso Colloredo, fino a q. 265 (inizio paese) dove si prende a sx per un'altra inedita discesa. La stradina è abbastanza larga tuttavia, da p1 220 a p2 170, appare in stato di abbandono complice l'azione erosiva dell'acqua. Dopo p2, superato a piedi qualche guado, la situazione va via via migliorando e l'ultimo tratto prima di raggiungere la SR.76 è addirittura asfaltato. Ormai in piano si percorre un lungo rettilineo su strada bianca dir. sud. Poi, su ciclabile (FVG-3) si raggiunge l'argine del Grivò. Da qui, in dir. nord si risale dolcemente, tra campi arati e vigneti, verso Faedis. Da W 150 si deve percorrere un tratto della SR.356, fino in periferia di Faedis, dove la si lascia svoltano a sx per i campi sportivi (proprio di fronte alla Trattoria Scozzir) NOTA: qui abbiamo trovato ottima accoglienza, cibi tradizionali e genuini, nonostante fossimo arrivati molto in ritardo rispetto all'orario previsto. Dopo l'eventuale sosta pranzo, il rientro avviene rasentando il campo da calcio, passando il ponticello sul Grivò e prendendo subito a dx via 27 Settembre e via Della Roggia che termina proprio in piazza 1° Maggio, dove abbiamo parcheggiato.
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Come arrivare al punto di partenza
Se percorriamo la A23 consigliamo l'uscita di Udine Nord ( vi si può arrivare anche da Conegliano - A 28 - Cimpello - Codroipo). In entrambi i casi si prosegue poi per Povoletto - Ronchis - Faedis. Si parcheggia ad est del Duomo, in piazza Primo Maggio.
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